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L'errore contro il Fulham è storia, The Wig non sbaglia più dal dischetto! |
La trasferta di DW Stadium, letteralmente il peggior campo dell’intera Premier League, poteva essere una discreta buccia di banana per i Gunners ed invece l’Arsenal è riuscito ad uscire da Wigan con tre punti molto importanti, sudati ma decisamente meritati.
Nonostante una prestazione non certo brillante, infatti,
l’Arsenal ha corso davvero pochi pericoli di fronte ad un avversario affamato e
volenteroso e ha invece saputo controllare l’assalto finale dei ragazzi di
Roberto Martinez, la cui unica occasione resta un contropiede fulminante di
Arouna Koné, imperdonabile nel mancare il bersaglio da pochi passi.Dall’altra parte invece i Gunners hanno messo in grossa difficoltà il portiere Al Habsi, reattivo sulle conclusioni ravvicinate di Alex Chamberlain e Theo Walcott e attento sul tentativo di Lukas Podolski, pur senza davvero convincere nella fase offensiva: Santi Cazorla ha perso tanti palloni, Mikel Arteta ha faticato nel controllare il centrocampo e i due esterni difensivi non hanno mai saputo creare seri problemi alla difesa ospite e quindi la manovra dell’Arsenal è risultata lenta, prevedibile e macchinosa – un altro universo rispetto a quanto visto contro il Reading lunedì scorsa.
A proposito di Reading, appunto, bisogna sottolineare che
le lodi al “nuovo” Theo Walcott in versione centravanti si sono dimostrate
troppo affrettate, complice una difesa al limite del presentabile: davanti ad
una difesa meglio organizzata, infatti, Walcott ha faticato tantissimo nel
trovare lo spazio giusto alle spalle dei due centrali difensivi avversari, non
riuscendo mai ad avere quel guizzo decisivo da centravanti vero.
Sono sicuro che Theo Walcott diventerà un attaccante
letale, però dovrà avere la pazienza di continuare a lavorare in allenamento
come chiede Arsène Wenger e sarebbe una cosa buona giusta se smettesse di
pestare i piedi a mezzo stampa per forzare la mano al suo manager.
Theo Walcott ha il merito di aver conquistato il rigore
decisivo ai fini del risultato (nell’unica occasione nella quale ha potuto
incunearsi in area in maniera incisiva), trasformato da Mikel Arteta e
dimostratosi sufficiente per permettere all’Arsenal di registrare il terzo
successo consecutivo in Premier League e salire fino al terzo posto in
classifica.
Niente male per una squadra in netta difficoltà, un
manager che ha perso la bussola ed un gruppo di giocatori da troppi considerati
non all’altezza.
Visto il rinvio (confermato) della partita che si sarebbe
dovuta giocare il giorno di Santo Stefano contro il West Ham all’Emirates
Stadium, i Gunners avranno modo di preparare al meglio la prossima sfida contro
il Newcastle del 29 Dicembre.
Gli uomini di Pardew rappresentano un altro buon test per
l’Arsenal, soprattutto se pensiamo al momento delicato che i Magpies stanno
attraversando in questo momento: risulta incredibile credere che questa stessa
squadra è stata in corsa per un posto in Champions League nell’Aprile scorso,
lottando fino all’ultimo con lo stesso Arsenal e il Tottenham, perché oggi i
vari Ben Arfa, Papiss Cissé, Demba Ba e Fabricio Coloccini non riescono proprio
a trovare quella continuità necessaria a competere ai massimi livelli.
Non per questo, tuttavia, il Newcastle dev’essere
sottovalutato perché con quell’organico tutto è possibile – soprattutto se
anche solo un paio dei giocatori citati sono in giornata.
Per quanto abbia fatto arrabbiare i tifosi (a ragione),
il rinvio della partita contro il West Ham potrebbe rivelarsi un vero toccasana
per il prosegui della stagione: il calendario sarà già abbastanza saturo nel
periodo primaverile, poter approfittare di qualche giorno di calma in un
periodo complicato come questo è solo un vantaggio, soprattutto visti gli
infortuni che restringono pericolosamente la rosa a disposizione di Arsène
Wenger.
COMMON ARSENAL!
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