Per essere –
in teoria – l’avversario più abbordabile, il Marsiglia si è dimostrato un
cliente estremamente scomodo per gli uomini di Arsène Wenger.
Il dinamismo,
l’aggressività e l’attenzione difensiva della squadra di Elie Baup hanno messo
in seria difficoltà l’Arsenal, non tanto per la pressione offensiva di Mathieu
Valbuena e soci quanto per l’impossibilità di tenere il pallone e creare pericoli
dalle parti di Steve Mandanda: la riduzione drastica dello spazio tra
centrocampo e difesa ha di fatto annullato qualsiasi velleità creativa di Mesut
Özil e Jack Wilshere, rendendo difficilissma la vita di Olivier Giroud e Theo
Walcott.
A livello difensivo
i Gunners non hanno sofferto in maniera esagerata, pur concedendo qualche
occasione ai padroni di casa, e hanno controllato le avanzate di Dimitri Payet
e soprattutto Mathieu Valbuena senza eccessivi patemi ma non sono stati
tuttavia capaci di proporre un possesso palla preciso ed efficace, complici
probabilmente la stanchezza accumulata e gli acciacchi di molti dei titolari.
A tratti, lo
spettacolo offerto a centrocampo è stato davvero poco lusinghiero nei confronti
di alcuni tra i giocatori con il migliore possesso palla d’Europa, incapaci di
mettere insieme tre passaggi di fila e spesso colpevoli di lanci sballati e
palloni regalati all’avversario.
Siamo andati
in difficoltà a livello di ritmo e di controllo del pallone, tuttavia ancora
una volta siamo stati eccellenti per spirito di sacrificio e maturità, calmando
gli ardori di un avversario che stava prendendo coraggio e colpendo in maniera
cinica al primo errore della retroguardia dell’Olympique Marseille.
La conclusione
a lato di Rod Fanni e il colpo di testa di André Ayew sembravano indirizzare la
partita verso una vittoria dei padroni di casa, così come il salvataggio sulla
linea di Kieran Gibbs dopo il pasticcio tra Wojciech Szczresny e Per
Mertesacker, però i nostri hanno saputo tenere la testa bassa ed essere
pazienti, lasciando che la tempesta si calmasse.
Poi, con la
freddezza di una grande squadra, hanno colpito con Theo Walcott e messo il
risultato al sicuro con l’ennesimo gol di Aaron Ramsey – pur aiutato dalla
deviazione di Nicolas N’Koulou.
Una vittoria
forse non del tutto meritata però sofferta e voluta, una vittoria di rara
importanza che mette già pressione ad un Borussia Dortmund sconfitto a Napoli e
costretto a far punteggio pieno contro un OM nella stessa identica situazione.
In genere
questo si chiama agire “da grande squadra” ma ironicamente la cosa sembra
applicarsi solo a Chelsea e Manchester United in Inghilterra, ragione per la
quale la vittoria dell’Arsenal sembra essere considerata più fortunosa che
altro.
Va bene così, ridiamoci
su: le squadre frotunate sbancano il Vélodrome, le grandi invece perdono in
casa con il Basilea...
Concentrazione
ora tutta rivolta all’arrivo dello Stoke City, che sarà di scena all’Emirates
Stadium domenica all’ora di pranzo.
Come sempre,
la partita della vita è la prossima!
COMMON
ARSENAL!
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