Chiuso – molto
a fatica, per quel che mi riguarda – il capitolo relativo alla bruciante
sconfitta contro il Borussia Dortmund in Champions League, l’attenzione ora dev’essere
tutta rivolta alla trasferta di sabato contro il Crystal Palace.
Scosso dalle
dimissioni di Ian Holloway, il Club neopromosso in Premier League è nelle
peggiori condizioni possibili alla vigilia della partita contro i Gunners
perché si trova già con l’acqua alla gola nonostante le appena otto giornate di
campionato trascorse.
Con a referto
una sola vittoria e sette sconfitte, le Aquile sono penultime in classifica e
una delle principali candidate alla retrocessione e sembrano in netto ritardo
rispetto alla totalità della concorrenza, già distante cinque punti rispetto ai
rossoblu.
Attenzione
però a non sottovalutare l’impegno contro il Crystal Palace, o saranno dolori.
Se vincere
partite come questa sembra la cosa più facile del mondo per una squadra del
livello dell’Arsenal, basta un minimo calo di concentrazione per ritrovarsi a
rimpiangere punti buttati via su uno dei campi meno pericolosi della Premier
League.
Gli avversari
non hanno nulla da perdere, l’Arsenal invece è il favorito designato e quindi
avrà un surplus di pressione, derivato anche dalla sconfitta di Champions
League.
Un bell’esame
insomma, utile soprattuto a testare ancora una volta la maturità di questo
gruppo.
Da questo
punto di vista mi sento piuttosto tranquillo e devo dire che sarei stato molto
più in apprensione se avessimo vinto martedì sera, temendo il potenziale
pericolo di rilassamento dopo una partita tesa come quella di Champions League.
Avendo perso,
invece, punto forte sulla voglia di riscatto immediato da parte di tutta la
squadra – quindi resto fiducioso.
Pur con alcuni
giocatori in evidente appannamento fisico, mi aspetto che l’Arsenal porti a
casa la vittoria in maniera autoritaria e confermi che lo scivolone in
Champions League – al pari della sconfitta contro l’Aston Villa – è stato solo
un incidente di percorso.
Mi aspetto da
Arsène Wenger qualche ritocco alla formazione titolare, soprattutto a
centrocampo: al Aaron Ramsey appare stanco, Jack Wilshere sarà in dubbio fino
all’ultimo e Mesut Özil ha disputato la prima partita “normale” da quando è
sbarcato all’Emirates Stadium, perciò mi aspetto che solo uno dei tre parta
titolare sabato all’ora di pranzo.
Con Mathieu
Flamini pronto al rientro e Mikel Arteta autore di una prova superlativa contro
i tedeschi, credo che Arsène Wenger si affiderà a loro due per il centrocampo,
mentre Serge Gnabry potrebbe ritrovare una maglia da titolare sulla fascia
destra.
Tutto sommato
penso che Mesut Özil sarà al proprio posto dietro a Olivier Giroud, in caso
contrario Tomas Rosicky aigrà da trequartista e il tedesco siederà in panchina.
Chiunque
scenda in campo dal primo minuto avrà abbastanza qualità per avere la meglio
sul proprio dirimpettaio perciò un turnover più o meno accentuato non dovrà fungere
da alibi per nessuno.
I primi della
classe affrontano i penultimi, quindi niente scuse e sotto con altri tre punti
per continuare a guardare tutti dall’alto in basso!
Questa la
formazione che a mio parere scenderà in campo sabato:
Szczesny,
Sagna, Mertesacker, Koscielny, Gibbs, Flamini, Arteta, Gnabry, Özil, Cazorla,
Giroud.
In panchina:
Fabianski, Jenkinson, Monreal, Vermaelen, Ramsey, Rosicky, Bendtner.
COMMON
ARSENAL!
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