Raramente
avevo assistito ad un tale dibattito a proposito di una sconfitta, quindi vorrei
approfondire qualche punto.
Le versioni
dei fatti e le spiegazioni si sono moltiplicate negli ultimi giorni, tra chi
rendeva onore ad un Borussia Dortmund e chi – come me – non ha potuto esimersi
dal far notare come i vice campioni d’Europa abbiamo offerto un gioco brillante
solo inizialmente, subendo l’avversario per buona parte della ripresa.
Io faccio
parte di coloro che si aspettavano molto di più da una squadra dipinta come una
delle migliori d’Europa e per questo motivo la sconfitta è difficile da
digerire; resto infatti convinto che sia stato più per demeriti dell’Arsenal
che per meriti degli uomini di Jürgen Klöpp se la partita è terminata com’è
terminata, però ovviamente potrei sbagliarmi.
Potrei non
aver notato la prestazione ineccepibile di Mats Hummels o il grande lavoro in
attacco di Robert Lewandowski; potrei non aver fatto caso al pressing che ha
impedito al centrocampo dell’Arsenal di giocare come sappiamo; potrei non aver
colto a sufficienza l’efficacia dei due terzini tedeschi ma fatto sta che – con
i miei occhi da tifoso – ho soprattutto visto un certo disordine tattico sulla
trequarti, alcune difficoltà fisiche a centrocampo e nessuno sfondamento sulle
fasce; tuttavia, ho visto anche un centravanti in grande spolvero e una coppia
centrale difensiva che ha chiuso tutti gli spazi ad uno degli attaccanti più
prolifici d’Europa.
Ho certamente
notato l’incredibile facilità con cui Tomas Rosicky, Jack Wilshere e Aaron
Ramsey hanno regalato tanti palloni all’avversario, anche e soprattutto quando
completamente liberi; ho visto con quanta testardaggine Mesut Özil e Jack
Wilshere abbiano insistito nell’accentrarsi anziché provare a sfondare sull’esterno
–più per natura che che cattiva volontà – e ho visto come spesso Bacary Sagna e
Kieran Gibbs non siano stati premiati nelle loro sovrapposizioni, rendendo vane
tante delle corse ognuno lungo la propria fascia di competenza.
Il Borussia
Dortmund ha aspettato pazientemente e si è limitato a chiudere gli spazi sulla
propria trequarti, creando così i presupposti perché i giocatori dell’Arsenal
finissero col perdere il pallone a causa dell’intenso traffico.
Una tattica
più che lecita (e vincente) ma che certamente non mi aspettavo fosse così sistematica
da parte di una squadra che si autoprofessa intraprendente e propositiva.
Le mie
critiche a Jürgen Klöpp si concentrano proprio qui e non sono nemmeno
indirizzate direttamente a lui, quanto piuttosto a quegli osservatori e
giornalisti che dipingono questo Borussia Dortmund in una maniera che non
sempre riflette la realtà del campo.
L’atteggiamento
dei tedeschi – ad esclusione dei primi venti minuti – non è nè innovativo nè
impressionante, è solamente un vecchio canovaccio tattico che vediamo
sistematicamente applicato dalle squadre in visita all’Emirates Stadium.
Il Bayern
Monaco che ci ha rifilato tre gol (ed è andata bene così) l’anno scorso non è
nemmeno paragonabile a questo Borussia Dortmund: i bavaersi sono arrivati a
Londra e ci hanno sequestrato il pallone, sovrastato a livello fisico e
surclassato a livello tattico, impartendo una durissima lezione ai ragazzi di
Arsène Wenger.
Ci sono state
poche squadre che sono arrivate all’Emirates Stadium e hanno dominato la
partita – a memoria ricordo il Barcellona di Ibra nel 2011, con un Almunia
incredibile ed un pareggio che più insperato non si può e lo United di
Cristiano Ronaldo e Tevez nella seminfinale del 2009, finita con un netto 3-1
per gli uomini di Ferguson, oltre al già citato Bayern di Heynckes l’anno
scorso.
Fossimo stati
surclassati avrei reso onore all’avversario.
Ma non è stato
il caso martedì sera.
Saremmo potuti
essere meno ingenui e accontentarci di un pareggio più che acquisito,
probabilmente.
Avremmo sette
punti e ne avremmo conservati tre di vantaggio sui tedeschi.
La sicurezza
con cui stavamo giocando e la sempre maggiore pressione dalle parti di
Weidenfeller però sembrava sul punto di dare i frutti sperati, perché fermarsi?
La traversa di
Santi Cazorla sembrava il preludio alla vittoria e conseguente “mezza”
qualificazione, chi in quel momento avrebbe potuto pensare ad un Borussia
Dortmund anche solo in grado di immaginare
di tornare in vantaggio?
Un pallone
perso ha fatto tutta la differenza, una sovrapposizione di Bacary Sagna non
premiata ed ecco che è arrivata la sconfitta.
Vorrei fosse
chiaro che il Borussia Dortmund di martedì sera ha fatto una partita onesta, operaia
e attenta – niente di più.
Elogiamo gli
avversari quando sono migliori di noi, non a prescindere come successo dopo la
partita contro gli uomini di Jürgen Klöpp.
I giocatori
del Borussia Dortmund sono certamente eccezionali, però non lo sono stati
contro l’Arsenal.
Non lo è stato
Hummels, non lo è stato Lewandowski e non lo è stato nemmeno Reus.
Forse anche per
merito dei nostri, che tanto male non sono dopotutto.
La partita di
Champions League l’ha persa l’Arsenal, non l’ha vinta il Borussia Dortmund.
Una sottile ma
allo stesso tempo fondamentale differenza che mi permette di essere ottimista
per il futuro.
COMMON
ARSENAL!!!
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