
Probabilmente
una delle prestazioni più autoritarie sciorinate dall’Arsenal nelle ultime
settimane, non c’è molto altro da aggiungere.
La manovra
offensiva dell’Arsenal è stata
semplicemente troppo ardua da arginare per un avversario volentoroso ma poco
più, eppure capace di rifilare tre gol al Liverpool appena tre giorni fa.
Ora è facile
dire che l’avversario era poca cosa, sarebbe profondamente ingiusto
accontentarsi di catalogare la sfida di ieri come una di quelle “facili” perché
se é diventata tale è esclusivamente per merito delle tante qualità degli
uomini di Arsène Wenger, bravi a mantenere altissima la concentrazione e
partire subito forte, impedendo all’avversario di arroccarsi in difesa e
provare a strappare un pareggio.
In quella che
sembra diventare una bella abitudine, i Gunners sono passati in vantaggio in
meno di due minuti con uno sfondamento sulla destra, sugli sviluppi del quale
il cross perfetto di Carl Jenkinson ha trovato la testa di Nicklas Bendtner.
Da quel momento in poi – una volta assorbito lo shock
dovuto alla segnatura del danese – la partita è stata povo più che una passeggiata
per Per Mertesacker e compagni e un vero incubo per gli ospiti, incapaci di
trovare contromisure efficaci alla ragnatela di passaggi orchestrata da Aaron
Ramsey, Mesut Özil, Santi Cazorla e Tomas Rosicky.
Gli unici
brividi della partita sono venuti da un paio di disimpegni sciagurati di
Laurent Koscielny, prontamente disinnescati da Wojciech Szczesny e dal resto
della difesa, mentre per tutto il resto della panchina si è visto un Arsenal
giocare un calcio veloce, preciso, spettacolare e arioso; finalmente si è
rivisto un Mesut Özil brillante e incisivo, Aaron Ramsey ha sfornato un’altra
partita da applausi e perfino Nicklas Bendtner, con tutti i suoi limiti, è
sembrato di nuovo un giocatore di calcio.
Meritano una
citazione anche le prove dei due terzini, brillanti e assolutamente al livello
dei due titolari, e la generosità con cui Santi Cazorla ha lottato contro un
periodo in cui non sembra riuscirgli nulla.
Presto lo
spagnolo tornerà ad incantarci come fatto la stagione scorsa, nell’attesa è
rassicurante vederlo lottare e impegnarsi nonostante l’evidente difficoltà.
Adesso sotto
con l’Everton per una partita che si annuncia scoppiettante tra due delle
squadre più in forma del momento, entrambe portate ad un gioco offensivo e
tecnico.
Reduci dal
successo da Old Trafford, gli uomini di Roberto Martinez vorranno confermarsi
come la sorpresa del campionato mentre per l’Arsenal si tratterà dell’ennesimo
esame.
Ben venga, in
questa stagione è fantastico vedere gli uomini di Arsène Wenger alle prese con
sfide complicate e sarà un piacere anche questa volta.
Peccato per il
risultato finale, striminzito rispetto al reale divario tra le due squadre, perché
la partita di ieri sera ci avrebbe potuto permettere di migliorare la nostra
differenza reti.
Non un grosso
problema comunque, dopotutto la differenza reti diventa importante solo in caso
di arrivo in parità.
Per ora, in
testa da soli ci siamo noi.
COMMON
ARSENAL!
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