Chiunque di
voi legga in maniera assidua questo blog (e lo so che siete milioni!) sa
perfettamente che non mi piace molto parlare di mercato, tuttavia un commento lasciato
questa mattina sulla pagina FB “Italian Gooners” mi ha dato la spinta giusta
per riprendere il discorso relativo ai trasferimenti.
Giuseppe,
commentando un articolo di TMW.com, sottolinea quanto si aspettasse di meglio
rispetto all’accostamento fatto dal sito internet tra l’Arsenal e il giovane
attaccante del Real Madrid Alvàro Morata: non voglio affatto entrare nel merito
del giocatore in sé né tantomeno esprimermi sul commento di Giuseppe, vorrei
però condividere qualche pensiero circa le necessità dell’Arsenal in sede di
mercato e le aspettative generate dall’ottimo momento di forma della squadra e
da quella che sembra una nuova tendenza lanciata dal Club con l’acquisto di
Mesut Özil.
Punto primo: a
patto che l’acquisto del fuoriclasse tedesco sia parte di una tendenza e non si
tratti di un evento straordinario, quanti di voi si aspettano concretamente l’arrivo
di un attaccante il cui valore sia equivalente a quello del fantasista
prelevato dal Real Madrid?
Personalmente,
non mi aspetto affatto che Arsène Wenger investa cifre esorbitanti in Gennaio e
soprattutto – attenzione all’eresia in arrivo – non credo ce ne sia bisogno a
questo punto.
Qualsiasi
attaccante di grande fama ha già giocato in Champions League quest’anno, il che
lo renderebbe inutilizzabile in Europa, e anche qualora ce ne fosse uno
disponibile, il suo arrivo sarebbe una vera e propria mazzata nei confronti di
Olivier Giroud.
Inutile
sottolineare che il francese non meriti affatto di essere declassato proprio
nel momento in cui sta diventando sempre più efficace e importante nel gioco
della squadra, l’arrivo di un titolare inamovibile – perché di questo stiamo
parlando, al pari di Mesut Özil – lo affosserebbe proprio nello stesso modo in
cui il rientro di Robin van Persie ha minato in maniera irrecuperabile il
morale di Marouane Chamakh.
Per chi se lo
ricorda, all’inizio della carriera in maglia Arsenal il marocchino segnava con
preoccupante regolarità.
Se dovesse
arrivare un nuovo attaccante – e ciò è tutto da vedere – sarà piuttosto una
valida alternativa a Olivier Giroud, in modo da tenere il francese sulle spine
e poter farlo rifiatare quando necessario.
Una sorta di
Nicklas Bendtner ma più motivato, più in forma e più utile rispetto al danese.
Non saprei
dire se Arsène Wenger preferisca un centravanti simile a Olivier Giroud per
avere un ricambio quasi identico oppure se voglia aggiungere un attaccante con
altre caratteristiche, la mia unica certezza è che non si fionderà su Karim
Benzema, Falcao, Edinson Cavani o chi per loro.
Non arriverà
una superstar, chi di voi crede il contrario dovrebbe prepararsi al rischio di
vedere le proprie attese deluse quando Gennaio sarà finito.
Se conosco un
po’ le abitudini di Arsène Wenger, la rosa resterà verosimilmente invariata e
nel caso decida di investire nell’acquisto di un attaccante si limiterà ad un
prestito o un trasferimento poco oneroso, possibilmente di un giocatore già
abituato alle esigenze della Premier League.
Non è
impossibile che cerchi l’affare sottocosto (come potrebbe essere quello di Pato)
ma personalmente credo punterà su Yaya Sanogo – finito nel dimenticatoio a
causa dell’infortunio – e Lukas Podolski, nel caso voglia apportare una
dimensione diversa alla manovra offensiva.
Il giovane
francese avrà sicuramente beneficiato della lunga sosta ai box per accumulare
muscoli e malizia, il fatto di restare lontano dai riflettori gli avrà
certamente giovato e gli permetterà di scendere in campo molto più rilassato.
L’arrivo di un
altro attaccante si concretizzerà solo ed esclusivamente nell’ottica di una
cessione definitiva di Nicklas Bendtner, altrimenti il danese resterà fino a
Giugno e tapperà i buchi quando Lukas Podolski sarà impiegato sulla corsia di
sinistra e Yaya Sanogo non offrirà garanzie sufficienti.
Non so se sarà
la scelta migliore e non voglio stare ad analizzare i pro e i contro dell’arrivo
di questo o quell’attaccante.
Nel mio
piccolo, mi limito ad assecondare la scelta di Arsène Wenger perché col tempo
ho imparato che Arsène Knows.
COMMON
ARSENAL!
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