



Letto da me come
da molti di voi, il post pubblicato sul blog Arsenal
I Love You appare quantomeno severo nei confronti della squadra e in
particolar modo del reparto difensivo della nostra cara squadra.
Non credo sia
un caso che l’articolo abbia fatto capolino subito dopo una partita, quella a
casa del Southampton, in cui la fase difensiva degli uomini di Arsène Wenger
non è stata efficace come al solito e in concomitanza con gli ultimi giorni
della sessione invernale del mercato: dopo un pareggio che ci ha visti offrire
la possibilità al Manchester City di scavalcarci in vetta alla classifica, la
prima reazione è ovviamente quella di puntare il dito contro i difensori e
guardare ai verdi pascoli del mercato, dove l’erba appare sempre più verde.
Come detto
inizialmente, l’articolo mi è apparso eccessivamente severo se non del tutto
ingiustificato ma – come
mi ha spiegato Ilario – sicuramente il mio essere tifoso deve aver
appannato le mie facoltà intellettuali e distorto il mio giudizio.
Sicuramente è
così perché sono un tifoso viscerale e
detesto vedere la squadra perdere ma proprio perché conosco i miei limiti m’impongo
di non scrivere mai nell’immediato dopo-partita, lasciando passare il tempo
necessario perché la temperatura scenda sotto il livello di allerta.
L’ho fatto
anche in occasione del pareggio a casa del Southampton e, per quanto il primo
tempo sia stato orribile e il risultato non ideale, ribadisco che attaccare i
nostri difensori e puntare l’indice contro la nostra linea difensiva sia
oltremodo duro.
Non mi piace
interpretare il calcio attraverso i numeri e le statistiche, però ogni tanto
anche questi aiutano a capire quali siano i punti di forza e i talloni d’Achille
di una squadra – e nel caso dell’Arsenal i numeri ci raccontano che la nostra
squadra sa difendere molto bene, sia a livello individuale che a livello
collettivo.
Se non bastano
i dieci clean-sheets ottenuti da Wojciech Szczesny nelle 23 partite disputate e
non bastano i 21 gol incassati fino a qui (solo il Chelsea ha fatto meglio con
20 gol al passivo), vorrei ricordarvi che un terzo di tutti questi gol sono
arrivati in un’unica partita – quella a casa del Manchester City – il che
abbassa notevolmente la media dei gol incassati dalla squadra.
Tralasciando i
numeri, invito Ilario e tutti voi a pensare ai gol incassati fino a qui e
rivedervi il modo in cu sono arrivati perché è ovvio che qualche errore sia
stato commesso ma da lì a considerare la nostra difesa come debole ce ne passa.
Ogni tanto è
bene ricordare che ci sono anche degli avversari in campo e che non sempre la
squadra può esprimersi ai livelli eccezionali mostrati da inizio stagione ad
ora perché in fin dei conti esiste una differenza tra la realtà e i
videogiochi; per quanto possa costare fatica è d’obbligo rendere omaggio all’intensità
del pressing del Southampton o alla qualità degli attaccanti del Manchester
City – per fare qualche esempio – senza attaccare quei giocatori che fino a qui
si sono dimostrati assolutamente affidabili.
Personalmente
non cambierei né Per Mertesacker né Laurent Koscielny con nessuno dei difensori
in forza ai nostri avversari e lo stesso vale per Bacary Sagna e Kieran Gibbs;
abbiamo la fortuna di avere in rosa riserve del calibro di Thomas Vermaelen e
Nacho Monreal e un giovane di prospettiva come Carl Jenkinson, perciò guardare
al mercato per rinforzare la difesa non mi sembra assolutamente la priorità.
Certo,
potremmo avere in squadra Philipp Lahm, Thiago Silva o qualche altro assoluto
fuoriclasse della difesa ma a quale prezzo? Poi saremmo sicuri che incasseremmo
meno gol?
L’arte della
difesa è una questione collettiva prima che individuale e fino a che manterremo
la concentrazione e l’umiltà mostrate fino a qui io dormo sonni tranquilli.
Ci saranno
battute d’arresto e altri avversari ci renderanno la vita difficile – il Bayern
in primis – però ad esempio i tanto osannati Luis Suarez e Daniel Sturridge che
avrebbero dovuto mettere a ferro e fuoco la difesa dell’Arsenal sono finiti a
secco, come tanti altri prima e dopo di loro.
Non vuol certo
dire che la prossima volta che incontreremo il Liverpool l’esito sarà uguale ma
– allo stesso tempo – nel caso dovessimo incassare gol non vorrà per forza dire
che i nostri difensori siano dei bidoni o che la nostra difesa sia comparabile
ad un colabrodo.
Sarò di certo
un tifoso che ha perso la bussola, tuttavia non credo di non essere l’unico.
COMMON ARSENAL!
Nessun commento:
Posta un commento
I Vostri Commenti