Domenica
pomeriggio il Liverpool torna di scena all’Emirates Stadium, stavolta in palio
c’è la qualificazione alle semifinali di FA Cup.
Inutile
sottolineare che la partita è tra le più importanti della stagione e che cade a
pennello per rimettere a posto in conti dopo l’umiliante sconfitta del weekend
scorso, tuttavia mercoledì arriva il Bayern Monaco in un’altra delle partite
più importanti dell’anno e la squadra appare molto stanca – soprattutto in
alcuni dei propri elementi.
Che fare
quindi?
Lasciare a
riposo qualche titolare e rischiare d’un solo colpo di farsi sfuggire uno dei
trofei in palio?
Mandare in
campo i titolari con il rischio che qualcuno esaurisca definitivamente le pile
prima dei quarti di finale di Champions League?
Scelta non
facile, bisogna ammetterlo.
È vero, come
si legge un po’ ovunque, che la FA Cup rappresenta la possibilità più concreta
per l’Arsenal di interrompere il digiuno da trofei, però sarebbe davvero saggio
chiedere a giocatori come Olivier Giroud o Jack Wilshere di giocare altri
novanta minuti intensi dopo la trasferta ad Anfield e la sfida contro il
Manchester United di mercoledì scorso?
Non vorrei
essere nei panni di Arsène Wenger quando dovrà decidere la formazione per
domenica sera: le contestazioni sono già pronte, a prescindere dalle scelte che
il manager compierà.
Dovesse
mandare in campo la formazione titolare qualcuno direbbe che non crede nelle
proprie riserve e mette a repentaglio il cammino in Champions League e in
campionato; dovesse invece applicare un ampio turnover molti gli
rinfaccerebbero di mandare all’aria la possibilità più realistica di vincere un
trofeo a fine stagione.
La scelta
migliore, con ogni probabilità, sarà applicare un turnover leggero – magari cambiando
un massimo di tre giocatori rispetto alla formazione tipo.
Sicuro il
rientro di Mathieu Flamini dopo la squalifica di tre giornate, più che
probabile l’utilizzo di Lukas Podolski anche se non è chiaro in quale posizione
e spazio magari anche per Serge Gnabry, scomparso dal panorama nelle ultime
uscite.
Chi non ci
sarà è Santi Cazorla, fermato dall’influenza, mentre dall’infermeria non ci
sono notizie positive – purtroppo.
È aperto il
dibattito circa la conferma o meno di Olivier Giroud, il più stanco durante le
ultime partite, perché seppur non in forma smagliante il francese è l’unico
centravanti affidabile attualmente in squadra: Lukas Podolski non ha mai
convinto quando schierato attaccante, Yaya Sanogo è un oggetto misterioso e
Nicklas Bendtner – pur tornato ad essere un giocatore accettabile – non dà
garanzie a sufficienza per partite come quella di domenica.
Voi che
fareste al posto di Arsène Wenger? (Rispondere avrei speso due soldi sul
mercato non vale...)
Io schiererei
comunque Nicklas Bendtner, almeno per buona parte della partita.
Olivier Giroud
ha davvero bisogno di tirare il fiato e preferisco perderlo per una partita –
seppure molto importante – piuttosto che rischiare di dover finire la stagione
con Nicklas Bendtner e Yaya Sanogo a giocarsi il posto da titolare.
Lukas Podolski
per me non è un centravanti, lo vedrei bene a supporto di un altro attaccante
ma tutto solo là davanti è inutile.
A meno che
Arsène Wenger non rispolveri un vecchio 4-4-2, preferirei vederlo fare l’ala
sinistra.
Possibile
invece che Arsène Wenger lo schieri da attaccante centrale, dandogli un’altra
possibilità di riscatto e al contempo avendo in squadra un giocatore più
abituato alle grandi sfide rispetto ai due citati in precedenza.
Staremo a
vedere insomma, per quanto mi riguarda il turnover non è un problema perché i
vari Serge Gnabry, Alex Oxlade-Chamberlain e lo stesso Lukas Podolski possono
benissimo regalarci la qualificazione – nonostante l’avversario.
La squadra è
veramente corta, i giocatori sono contati e quindi Arsène Wenger deve contare
su ognuno di essi, anche il meno preparato.
Una scelta
rischiata fatta in sede di mercato della quale solo lui è il responsabile e per
la quale, ovviamente, si assumerà le responsabilità in caso di fallimento.
Questi gli
undici che credo scenderanno in campo domenica pomeriggio:
Fabianski,
Sagna, Koscielny, Mertesacker, Monreal, Arteta, Flamini, Gnarby, Özil,
Oxlade-Chamberlain, Podolski.
In panchina:
Viviano, Gibbs, Jenkinson, Wilshere, Rosicky, Bendtner, Sanogo.
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