
Non pensavo
avrei mai scritto le parole che state per leggere, però ho riflettuto parecchio
e alla fine sono giunto alla conclusione che un tale ruolino di marcia non è
più accettabile.
Racimolare
appena cinque punti sui diciotto disponibili negli scontri diretti contro le
principali concorrenti per il titolo sfiora il ridicolo e non è degno di un
Club di cotanto lignaggio.
Non è parte
della storia del Club e non deve diventarlo assolutamente.
Ovvio che le
responsabilità cadano innanzitutto sull’allenatore, dopotutto è lui che decide
come mandare in campo la squadra ed è sempre a dover motivare le truppe nei
momenti topici della stagione.
I giocatori
hanno il dovere di mettere tutto l’impegno possibile nel realizzare il disegno
immaginato dal proprio allenatore e sono responsabili unicamente dell’applicazione
messa in ogni partita e in ogni allenamento. Da questo punto di vista, nulla si
può rimproverare a chi è sceso in campo.
Al contrario,
l’approccio alla partita che conta dipende dalla carica che riesce a
trasmetterti l’allenatore e le troppe volte in cui la squadra (non) è scesa in
campo e ha incassato gol a freddo sono lì a testimoniare che esiste un problema.
Non può essere
solo una coincidenza, esiste un problema psicologico che impedisce ai
calciatori di entrare in campo con la giusta carica fin dal primo minuto.
Attenzione
poi, adesso stiamo parlando di calciatori esperti e già affermati – quindi teoricamente
abituati a sfide di vertice.
Stessimo
parlando di ragazzini, forse qualche scusa la si potrebbe pure accampare ma non
è questo il caso.
Una sola
vittoria, tra l’altro ad inizio stagione e contro la meno quotata delle
concorrenti, non può bastare a noi tifosi.
Non si possono
steccare sempre le partite decisive per la stagione e trovarsi ogni volta al
punto di partenza, non si possono tradire le aspettative nel momento in cui
bisogna fare il salto di qualità.
Ciò non è più
accettabile!
E il mercato,
poi?
Non parliamone
nemmeno!
Nonostante sia
stato superato il record di spesa per un giocatore, siamo sempre un passo
indietro rispetto alla concorrenza; i ruoli chiave non sono stati rinforzati,
la difesa pur non convincendo appieno è rimasta invariata; si è aggiunto nella
sola area – quella dei centrocampisti offensivi – nella quale le soluzioni di
certo non mancavano. E per tutti quei soldi, poi...
Nemmeno questo
approccio è più difendibile,le conseguenze di queste scelte stanno diventando
difficili da digerire.
I punti
negativi stanno diventando troppi e le scuse sempre meno, è ora di alzare la
voce e far capire al Club che è ora di cambiare strada.
Per questo,
voglio gridare ad alta voce:
Ancelotti OUT!
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