Faccio ancora
vagamente fatica a realizzare che il piccolo Wigan – già protagonista della
sorpresa dell’anno quando ha battuto il Manchester City nella finale di FA Cup la
scorsa stagione– abbia fatto di nuovo lo scherzetto ai giganti in divisa da
ospedale geriatrico.
Gli uomini di
Uwe Rösler hanno sbancato l’Etihad Stadium battendo i favoritissimi padroni di
casa con merito, qualificandosi così alle semifinali di FA Cup che si terranno
a Wembley il prossimo 12/13 Aprile.
I campioni in
carica vanno quindi a completare il quadro del penultimo atto della
competizione più antica del mondo con Arsenal, Hull City e Sheffield United.
Wigan
Athletics.
Sheffield
United.
Hull City.
Questi tre
squadre sono rimaste le ultime in lizza per soffiare il trofeo da sotto il naso
di un Arsenal ora largamente favorito. Senza voler mancare di rispetto a
nessuno, non le avversarie più temibili che ci siano in circolazione al
momento.
Inutile
nascondersi dietro ad un dito e fare gli scaramantici, questo Arsenal ha
un’occasione enorme di rimettere le mani su un trofeo e zittire finalmente i
fastidiosi ritornelli cui siamo fin troppo abituati.
Ovvio che le
partite siano facili solo dopo averle vinte e che il ricordo della disfatta
contro il Birmingham del 2011 sia lì a ricordarci quanto talento abbiamo nel
rovinare tutto sul più bello, però i centottanta minuti che ci separano da un
potenziale trionfo sono tra i più facili che si potessero desiderare fin dalla
vigilia del primo sorteggio stagionale.
Non vuol dire
che sarà tutto rose e fiori, che vinceremo la semifinale e la finale con brio
(anche se un po’ ci spero, per una volta sarebbe bello allentare la tensione)
ma di certo potremo mostrare al mondo intero di aver imparato dai nostri
errori.
Verosimilmente
ci saranno in campo alcuni dei reduci di quel pessimo pomeriggio di tre anni
fa, tra cui il grande protagonista di quell’ultimo, dannato minuto di partita:
Laurent Koscielny.
Quel suo
rinvio svirgolato nonostante l’uscita comoda di Wojciech Szczesny è l’incubo
più ricorrente delle mie serate post-peperonata (scappellotto di Barry Ferguson
compreso) e l’emblema di tutto ciò che di orribile l’Arsenal sia in grado di
produrre quando si tratta di autodistruzione; se dovessimo arrivare alla finale
e Laurent Koscielny dovesse giocare titolare, l’occasione sarebbe troppo
propizia per non rimettere finalmente a posto le cose e chiudere i conti con il
passato.
Oltre ai due
già citati, quel giorno tra campo e panchina a Wembley c’erano anche Bacary
Sagna, Tomas Rosicky, Kieran Gibbs, Jack Wilshere e Nickals Bendtner perciò
conto sulla loro esperienza e sulla loro maturità per evitare di ripetere un
errore che sarebbe imperdonabile.
Qualcuno con
ogni probabilità non sarà nemmeno in panchina se dovessimo raggiungere la
finale – penso a Wojciech Szczesny e Nicklas Bendtner, seppur per ragioni
diametralmente opposte – però tutti hanno bene impresso il sentimento
collettivo al triplice fischio dell’arbitro e sono certo che non ripeteranno l’errore
commesso.
Per lo stesso
motivo, se dovessimo fallire l’obbiettivo sarà troppo difficile digerire il
fatto che questi giocatori – già segnati dallo smacco del 2011 – non abbiano
saputo imparare la lezione.
L’Arsenal ha
un’enorme possibilità e deve fare in modo di non sprecarla; ha il dovere di
farlo per noi in primis e poi per loro stessi, da Arsène Wenger a ogni singolo
giocatore.
Un vittoria in
FA Cup – anche se dovesse essere l’unico trofeo della stagione – toglierebbe
dalle spalle di chiunque sia legato al Club un peso enorme, accumulatosi in
pomeriggi come quelli del 2011.
Con umiltà e
determinazione questa squadra può finalmente rialzare la testa e tornare ad
essere considerata una potenza in Inghilterra e non più la sorella sfigata tra
i Club di testa.
A patto di
tenere bene a mente cosa non fare per evitare l’ennesima figuraccia.
Per fare in
modo che nessuno dimentichi quanto partite del genere possano tramutarsi in
trappoloni implacabili, ecco un brevissimo elenco delle peggiori figuracce cui
l’Arsenal si è esposto nell’ultimo secolo.
Prendetelo
come un memorandum che servirà a tenere tutti ben svegli quando andremo a
Wembley!
Come dice Bob Marley…in this great future, you can’t
forget your past…
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