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Tango, Sir? |
L’inattesa
sconfitta del Chelsea a casa del Crystal Palace, con tanto di polemica di José
Mourinho con un raccattapalle (l’ennesima, ma hanno un problema con i
bambini?), sembrava aver riacceso un barlume di speranza per i Gunners di
rientrare nella corsa per il titolo, però prima di tutto c’era da affrontare la
grande favorita per la vittoria finale – ovvero la squadra guidata da
Pellegrini.
Dopo le brutte
figure rimediate in trasferta contro ognuna delle pretendenti al titolo,
l’imperativo in casa Arsenal era quello di evitare un’altra disfatta e dare una
bella sterzata alla tendenza che ci vede in grande difficoltà contro le dirette
rivali.
Per quanto
l’inizio non sia stato brillante (eufemismo) e il vantaggio degli ospiti quasi
una naturale conseguenza di ciò, la reazione della squadra nella ripresa è
stata davvero confortante: la paura che ha dominato nel primo tempo è stata
sostituita dall’intraprendenza e dal coraggio in occasione dei secondi
quarantacinque minuti, durante i quali l’Arsenal ha pressato a tutto campo,
infastidito l’avversario fin sulla trequarti e saputo trovare i varchi giusti per
rendersi pericoloso dalle parti di Hart.
Finalmente una
sostituzione azzeccata da parte di Arsène Wenger!
Una sfida che
sembrava destinata a terminare nell’ennesima sconfitta contro una rivale si è
prima trasformata in un pareggio e poi per poco è diventata una vittoria, che
per quanto non del tutto meritata a livello statistico avrebbe permesso ai
Gunners di ritrovare entusiasmo ed autostima.
È chiaro che
il pareggio uscito sabato dalla sfida dell’Emirates Stadium è il risultato più
corretto, però c’è mancato davvero poco perché un secondo tempo giocato con
ardore e passione non venisse premiato con il gol della vittoria.
L’occasione
giusta l’ha avuta Lukas Podolski sul suo piede sinistro, però la conclusione
violenta del tedesco è stata deviata in angolo da Hart, con buona pace di noi
Gunners.
La sfortuna ha
certamente giocato la propria parte perché il tentativo di Lukas Podolski ha
incocciato un polpaccio di Hart e, anziché finire in fondo alla rete come
sarebbe successo otto volte su dieci, è finito appena fuori e dal calcio
d’angolo successivo non è scaturito nulla d’interessante. Come sempre,
d’altronde.
Però da quella
posizione e in quella circostanza, Lukas Podolski avrebbe potuto non lasciare
il minimo scampo al portiere avversario.
Sono episodi
come questo a fare tutta la differenza nelle partite cruciali, peccato che
raramente l’Arsenal sappia concretizzare l’occasione giusta al momento giusto.
Ecco un altro
aspetto sul quale lavorare per rendere questa squadra competitiva da Agosto a
Maggio e non solamente per una parte della stagione, tuttavia ora ci sono la
trasferta a Goodison Park e la semifinale di FA Cup da preparare perciò
restiamo ben concentati sugli obbiettivi ancora a portata di mano.
Il titolo sarà
pure sfuggito – sette punti sembrano tantissimi da recuperare – però bisogna
andare a casa dell’Everton per vincere e chiudere il discorso che riguarda la
qualificazione alla prossima Champions League e poi battere lo spauracchio
Wigan e guadagnarsi un nuovo viaggio a Wembley, questa volta per giocarci la
finale di FA Cup.
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