
Nell’anteprima
di venerdì ho scritto di come mi sarebbe piaciuto vedere un Arsenal che parte
forte e mette il risultato al sicuro il prima possibile, permettendo così ad
Arsène Wenger di dosare le energie in squadra e di far riposare qualche
titolare in vista della delicatissima sfida contro il Besiktas.
Ecco, le cose
non sono andate proprio così.
Diciamo che il
copione non è andato a memoria.
La scusante
dell’inizio di stagione e delle gambe pesanti ci sta tutta, sicuramente ho
sottovalutato l’impatto che la preparazione avrebbe avuto sulla prestazione
della squadra e di conseguenza sono stato troppo ottimista per il debutto in
Premier League.
Fortuna che la
volontà degli uomini di Arsène Wenger e un pizzico di fortuna hanno indirizzato
l’esito della partita verso un ottimo – malgrado non fosse del tutto meritato –
risultato.
Il due a uno
con cui siamo risuciti a piegare la resistenza del volenteroso Crystal Palace è
di fondamentale importanza per lanciare al meglio le prime, complicatissime
settimane di questa nuova stagione: domani si va a Istanbul per sfidare il
Besiktas nel preliminare di Champions League, sabato si gioca a Goodison Park
contro l’Everton e il mercoledì successivo c’è il ritorno del preliminare di
Champions League – un trittico di partite che si annuncia molto pesante da
sostenere sia a livello fisico che a livello mentale.
Vincere la
prima – poco importa come – ci darà lo slancio necessario per affrontare queste
tre partite con la giusta dose di fiducia.
Difficoltà a
parte, la partita ci ha regalato qualche ottima notizia: che Calum Chambers avesse
la stoffa giusta per diventare un elemento importante per il futuro dell’Arsenal
lo si era capito, prestazioni come quella di ieri confermano però che il
giovane difensore potrà essere importante anche per il presente dei Gunners –
nonostante gli appena 19 anni.
Altra nota
estremamente positiva è la prestazione di Mathieu Débuchy, impressionante per
continuità e autorità sulla corsia di destra e autore della conclusione
ravvicinata che ha portato al gol della vittoria di Aaron Ramsey. Il terzino
francese ha giocato una bella partita nonostante un’intesa tutt’altro che
eccellente con Alexis Sanchez, ha lottato fino all’ultimo con il migliore degli
avversari e ha aiutato la fase offensiva con proiezioni continue e precise –
soprattutto nel primo tempo.
La grande
qualità di Bacary Sagna era la continuità di rendimento, se Mathieu Débuchy
riuscirà a mantenere questi livelli di prestazione lungo la stagione, il
terzino del Manchester City resterà un ricordo e non un rimpianto.
L’ultima
ottima notizia del pomeriggio è stata la prestazione superba di Mikel Arteta,
fondamentale nell’alzare il baricentro della squadra nel momento di maggior
pressione e coprire le avanzate di Jack Wilshere e Aaron Ramsey. Lo spagnolo ha
recuperato un’infinità di palloni, ha controllato il ritmo della partita da
campione e ha coperto le spalle alle avanzate di Calum Chambers, sempre più
intraprendente quando ha la palla al piede.
Senza l’equilibrio
che Mikel Arteta porta al nostro centrocampo, la partita di ieri avrebbe potuto
trasformarsi in un incubo a causa della velocità del contropiede avversario,
con lui a sorvegliare la trequarti difensiva e interrompere cinicamente le
ripartenze altrui, il Palace non ha potuto fare granché dei palloni recuperati
a centrocampo.
Purtroppo la
sfida di ieri ha portato anche qualche notizia non eccellente, in primis la
scarsissima intesa dei nuovi arrivati con il resto della squadra – soprattutto Alexis
Sanchez.
Nulla di
preoccupante, tuttavia i tanti palloni buttati via dall’ex attaccante di
Udinese e Barcellona non hanno certo aiutato a premere davvero sulla difesa
ospite – mai troppo inquieta di fronte agli attacchi dell’Arsenal.
Il cileno non
ha sicuramente effettuato un esordio da sogno ma ha lavorato come un matto per
tutta la partita e pennellato la punizione che ha permesso di Laurent Koscienly
di segnare il gol del pareggio appena prima dell’intervallo.
Alexis Sanchez
avrà modo di diventare decisivo e sono certo lo diventerà, per ora però
dovrebbe limitarsi a cedere il pallone in maniera più veloce e non
intestardirsi con il dribbling – vera pecca della partita contro il Crystal
Palace.
Come detto,
nulla di troppo grave.
La zampata di
Aaron Ramsey ci ha regalato i tre punti e questo è tutto ciò che conta ad
inizio stagione.
Gli
automatismi, le giocate, la velocità e tutto il repertorio tipico dell’Arsenal
arriveranno pian piano, non dimentichiamoci dell’enorme qualità dei giocatori
che abbiamo a disposizione.
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