Alexis
Sanchez.
Mesut
Özil.
Aaron
Ramsey.
Tre nomi che
fanno sognare tutti noi Gooners ; tre nomi che dovranno trascinare la
squadra verso quei trofei che sfuggono da tanto tempo – o che non sono mai
arrivati ; tre nomi indicati in maniera unanime da tifosi, stampa ed
esperti come quelli in grado di fare la differenza in campo.
Troppo facile
scommettere su questi tre nomi, quindi ve ne propongo tre alternativi:
Jack Wilshere.
Alex Oxlade-Chamberlain.
Héctor
Bellerín.
Se vi avanzano
due monetine e non sapete che farvene, puntatele su questi tre – il guadagno
potrebbe essere inimmaginabile.
Se permettete,
provo a spiegarmi meglio di seguito.
Jack
Wilshere, centrocampista – 22 anni
Il ragazzo non ha ancora
23 anni, è bene non scordarselo.
Recentemente è
balzato su tutte le prime pagine dei giornali per qualsiasi ragione che non
fosse una buona prestazione sul campo.
Le foto della
festa in piscina a base di ragazze, champagne e sigarette sembra averlo fatto
sprofondare in coda alle preferenze di Arsène Wenger e dei tifosi, nessuno lo
da ormai come titolare in squadra e per questo sembra destinato ad un’altra
stagione piuttosto anonima, passata a fare da tappabuchi sulla linea mediana.
A guardare la
rosa dell’Arsenal pare ci sia sempre uno migliore di lui per le varie posizioni
che Jack può coprire: Mesut Özil e Santi Cazorla come trequartisti; lo stesso
spagnolo, Alexis Sanchez e Lukas Podolski sulla corsia di sinistra; Theo
Walcott, il cileno e Alex-Oxlade Chamberlain per la fascia opposta; Aaron
Ramsey per quello di incursore.
Resterebbe
scoperto il ruolo di centrocampista difensivo, però nessuno lo vede in quella
posizione: troppo piccolo, troppo tendente a perdere il pallone in posizioni
pericolose con le sue accelerazioni palla al piede, troppo indisciplinato.
Senza parlare
poi del possibile arrivo di un grande nome per quella posizione e la già
agguerrita concorrenza rappresentata da Mikel Arteta, Mathieu Flamini e Abou
Diaby.
Senza voler
sembrare un illuso, un Jack Wilshere in forma non è inferniore a nessun altro
dei nostri centrocampisti – poco importa quale sia la posizione.
Passare due
anni fermo mentre i tuoi compagni crescono, si costruiscono una carriera e
diventano i beniamini della tifoseria non è facile – e lo è ancora meno se hai
le stimmate del predestinato.
Il nuovo Liam
Brady, ha detto qualcuno.
Non se sia
esagerato oppure no, so che certe prestazioni di Jack Wilshere ce le ho ancora
stampate in mente e mi confermano che il ragazzo tornerà a quei livelli.
Quale momento
migliore se non ora? Adesso che i riflettori si sono spostati altrove, adesso
che nessuno si aspetta nulla da questo ragazzotto che sembra prendere una
brutta piega?
Per
convincermi – e convincervi – ancora più forte voglio ricordare le parole di
Arsène Wenger, pronunciate appena pochi mesi fa:
“He's starting to think 'what Ramsey can
do, I can do as well”
Come sapete,
mi fido dell’alsaziano – quindi credo che Jack possa arrivare ai livelli di
Aaron Ramsey.
Dopotutto
nemmeno Aaron Ramsey sembrava poter diventare Aaron Ramsey e guardacaso anche
lì c’era di mezzo un brutto infortunio e una lunga convalescenza...
Alex
Oxlade-Chamberlain, centrocampista offensivo – 21 anni
Ecco un altro
giovane veterano – 21 anni non ancora compiuti e già oltre cinquanta presenza
con la maglia dei Gunners tra Inghilterra e Europa.
Come per Jack
Wilshere, nessuno sembra prenderlo in considerazione per un ruolo da
protagonista: errore!
Pochissimi in
squadra hanno la sua vivacità e la sua aggressività, per non parlare poi del
tiro forte e preciso. Aggiungiamo poi il fatto che è veloce, possiede un
dribbling preciso e ha una potenza fisica degna di un rugbista ed ecco che il
ritratto diventa subito molto interessante.
Arsène Wenger
lo vede in posizione più centrale rispetto agli esordi, però le sua
caratteristiche possono diventare molto pericolose anche sulgli esterni –
indifferentemente a destra o a sinistra, dal momento che è virtualmente
ambidestro – e ciò lo rende universalmente scomodo per qualsiasi marcatore.
Dati i vent’anni
pecca ovviamente di continuità, però la voglia di emergere non gli fa difetto e
questa potrebbe essere decisamente la sua stagione – qualsiasi sia la sua
posizione in campo.
Magari non
sarà un titolare fisso, magari fungerà da jolly offensivo per larghi tratti
della stagione ma potrebbe ripercorrere perfettamente le orme di Freddie Ljungberg
e diventare l’uomo del finale di stagione, la scheggia impazzita che risulta
determinante con un singolo inserimento.
Occhio ad Alex
Oxlade-Chamberlain quest’anno...
Héctor
Bellerín, terzino destro – 20 anni
Il suo arrivo
a Londra nel 2011 è stato completamente oscurato dal compagno Jon Toral, sbarcato
dallo stesso aereo con la scomoda etichetta di nuovo Cesc Fàbregas.
Con tutta la
stampa e i tifosi impegnati a studiare da vicino il nuovo fenomeno strappato al
magico vivaio del Barcellona, l’ennesimo centrocampista dai piedi vellutati che
avrebbe fatto sognare l’Emirates Stadium con le sue giocate (come Fran Mérida,
più o meno...), solo Arsène Wenger e Steve Bould hanno fatto caso all’altro
spagnolo – quello “scarso”.
Arrivato
formalmente come ala, Héctor è immediatamente divenuto un terzino e da allora
la sua progressione è stat impressionante: titolare con l’U18 e subito dopo con
l’U21, lo spagnolo è stato spedito a farsi le ossa in Championship al Watford,
dove ha brillato fin da subito – impressionando sia in difesa che in attacco,
come dimostrato dallo splendido assist nella partita contro il Leeds.
Fino all’estate
nulla sembrava far presagire un ingresso immediato di Bellerín in prima squadra
ma la decisione di Arsène Wenger di mandare Carl Jenkinson – il vice designato
del titolare Mathieu Débuchy – in prestito al West Ham ha fatto capire che l’alsaziano
punta forte sul giovane difensore catalano.
Non mi
sorprenderebbe affatto se l’ascesa rapida del terzino continuasse la propria
parabola e permettesse a Bellerín di accumulare un buon numero di partite sia
in Premier League che in Champions League – playoff permettendo.
Se c’è una
persona che non guarda alla carta d’identità ma solamente alle prestazioni,
quello è Arsène Wenger, quindi lo spagnolo ha tutte le possibilità per rendere
la stagione indimenticabile.
È la scommessa
più ardita, quindi anche la più affascinante.
Il gioco sta
per cominciare, fate le vostre puntate...
wilshere è classe 92, ha ancora 22 anni...
RispondiEliminaOops...mai stato forte in matematica!!!
RispondiElimina