
Non
prendentemi per matto, però l’infortunio di Aaron Ramsey potrebbe essere una
benedizione per noi.
Ovviamente non
parlo dell’Aaron Ramsey della passata stagione, parlo di quello che stiamo
vedendo dall’inizio della stagione ad oggi: impreciso, appensantito, egoista,
il gallese non assomiglia minimamente al giocatore determinante della passata
stagione e non ha ancora azzeccato una partita che fosse una da metà Agosto a
fine Settembre.
Non fosse
stato per i gol contro Crystal Palace e Everton, forse staremmo parlando del
giocatore più deludente di questo primo scorcio di stagione.
Per uno che ha
svolto l’intera preparazione, non deve recuperare dal Mondiale e non ha avuto
particolari problemi durante l’estate, la preoccupazione è tanta.
Ovviamente
Arsène Wenger lo ha schierato titolare nonostante la pessima forma – come sempre
fa quando un giocatore deve ritrovare minuti e fiducia – ma ha dovuto
stravolgere il nostro modo di giocare per poter schierare anche Jack Wilshere,
nettamente più in forma del gallese e quindi scelta logica per il ruolo di
centrocampista centrale al fianco di Mikel Arteta.
Il modulo non
sembra proprio funzionare, Mesut Özil spostato a sinistra ha collezionato prestazioni
mediocri e la nostra difesa è apparsa troppo esposta con il solo Mikel Arteta a
fare la guardia davanti alla difesa.
Data la
naturale predisposizione di Aaron Ramsey e Jack Wilshere a lanciarsi in avanti
senza remore, le conseguenze sono tutt’altro che sorprendenti.
Potrebbe
quindi questo infortunio rappresentare la forzatura indispensabile ad Arsène
Wenger per tornare al vecchio modulo?
Con Jack
Wilshere che salterà unicamente la sfida di mercoledì contro il Galatasaray, il
manager potrebbe riproporre il vecchio 4-2-3-1 che ci ha dato soddisfazioni la
passata stagione e rimettere i giocatori nelle proprie posizioni preferite –
aspetto determinante per la fluidità della manovra e per la coordinazione tra
reparti.
Con la sola
eccezione di Mikel Arteta – fuori per tre settimane – la squadra potrebbe
andare a Stamford Bridge con l’undici ideale e provare a portare a casa un
risultato positivo dalla trasferta più proibitiva dell’anno.
Immaginando
che un colpo di follia lo induca a schierare Abou Diaby o Francis Coquelin al
posto di un Mathieu Flamini non all’altezza, Arsène Wenger avrebbe Jack
Wilshere a fare il classico box to box, Mesut Özil in cabina di regia, Alexis
Sanchez e Santi Cazorla/Alex Oxlade-Chamberlain sulle fasce e Danny Welbeck
davanti – il che dovrebbe essere sufficiente a dare qualche grattacapo alla
difesa di José Mourinho.
Credo sia
folle pensare di tornare da Stamford Bridge senza aver incassato nemmeno un
gol, tanto vale quindi provare a segnarne uno in più degli avversari...sperando
di non tornare con un altra goleada sulle spalle.
È davvero
assurdo che sia necessario un infortunio (ad uno dei nostri migliori giocatori,
per giunta) per far cambiare idea ad uno dei manager più testardi della storia,
però non credo che nessuno di noi possa dirsi davvero sorpreso – sbaglio?
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