
Sarà certamente una coincidenza, però rimettere i
giocatori al proprio posto e giocare con una formazione già mandata a memoria
ha funzionato.
Dopo una partenza piuttosto blanda e due parate molto
importanti di Wojciech Szczesny, i nostri ragazzi hanno preso il controllo
della partita e segnato tre gol in appena tre minuti e quindici secondi: prima
Mesut Özil ha freddato Guzan su assist di Danny Welbeck, poi i sue hanno
invertito i ruoli per la prima marcatura dell’inglese con la maglia dell’Arsenal
e infine Aly Cissokho e il suo goffo tentativo d’intervento hanno chiuso la
partita ben prima che la prima frazione arrivasse al termine.
Da lì in poi è stata pura accademia.
Aaron Ramsey, ancora Mesut Özil e Alex Oxlade-Chamberlain
hanno avuto l’occasione di arrotondare ulteriormente il risultato ma la loro
mira non è stata precisa, mentre dall’altra parte l’Aston Villa di Lambert ha
saputo rendersi pericoloso solo sugli sviluppi di un calcio d’angolo regalato
in maniera incomprensibile da Aaron Ramsey – fortuna che Alex
Oxlade-Chamberlain ci abbia messo il piedone ed evitato che una partita
ampiamente chiusa si riaprisse all’improvviso.
Risolto il piccolo giallo che ha accompagnato la presenza
e la successiva (e repentina) assenza di Alexis Sanchez sulla formazione
ufficiale, il pomeriggio di noi Gooners è stato sorprendentemente tranquillo:
il cileno ha semplicemente goduto di un turno di riposo dopo aver giocato tutte
le partite dall’inizio della stagione, niente infortuni dell’ultima ora quindi
ma piuttosto una scelta di rotazione che ha premiato l’entusiasmo e la
determinazione di Alex Oxlade-Chamberlain più che condannato l’ultima prestazione
del cileno, in ombra a Dortmund.
Niente psicodrammi, niente attacchi di panico, niente
lunghe apnee sotto gli attacchi avversari.
Piuttosto un pomeriggio in cui il nostro miglior
giocatore ha dimostrato di saper fare la differenza, il nostro nuovo attaccante
ha messo in evidenza tutte le qualità che potrebbero farne il socio ideale per
i nostri fantasisti e la nostra difesa non ha sofferto il martirio di Dortmund
o dei minuti finali vissuti contro il Manchester City.
La grande domanda ora è: Arsène Wenger andrà avanti così
oppure tornerà al vecchio/nuovo 4-1-4-1 quando Alexis Sanchez sarà di nuovo tra
i titolari?
La risposta non l’avremo certo martedì, giorno ci Capital
One Cup, ma piuttosto in occasione del derby che si giocherà sabato prossimo,
quando arriverà il giorno del derby.
La mia speranza è che Arsène Wenger confermi il 4-2-3-1
abituale e – se lo ritiene necessario – continui a perfezionare il nuovo modulo
durante gli allenamenti; soluzione non ideale, ovviamente, però non è ideale
nemmeno assistere a prestazioni come quella di Leicester o quella di Dortmund.
Dovendo scegliere, preferisco riavere la mia squadra
compatta, attenta e coperta piuttosto che quella bozza di formazione vista in
questo primo scorcio di stagione.
Questo porterà probabilmente ad un periodo di adattamento
più lungo per Alexis Sanchez e ad un dualismo difficilmente risolvibile tra
Aaron Ramsey e Jack Wilshere, però l’insieme della squadra sembra giocare
nettamente meglio quando ha i propri punti di riferimento belli chiari in
testa.
Avanti con il Southampton in Capital One Cup ora, una
delle squadre più in forma del momento.
Dopotutto, l’Aston Villa che abbiamo appena azzerato era
secondo in campionato...
Nessun commento:
Posta un commento
I Vostri Commenti