
Quattro a uno,
stesso identico risultato mandato a referto contro il Galatasaray.
Questa volta
però ad incassarlo non è stata una squadra allo sbando come quella turca, bensì
una delle squadre più in forma della Premier League – ovvero il Newcastle di
Pardew.
La squadra che
aveva appena battuto il Chelsea, arrivata all’Emirates Stadium con intenzioni
bellicose, è ripartita con quattro gol
sul groppone – che sarebbero potuti essere perfino di più.
Non è ancora
il caso di farsi trasportare dall’euforia, però sembra che finalmente arrivino
quei risultati che non siamo riusciti a mettere in cascina ad inizio stagione:
ritrovata la fluidità offensiva e aggiustati i movimenti a centrocampo, i
Gunners sono finalmente capaci di creare problemi alle difese avversarie senza
esporsi ad invasioni barbariche in difesa.
Nonostante le
assenze di Calum Chambers, Laurent Koscielny e Nacho Monreal, infatti, l’inedita
linea difensiva composta da Hector Bellerìn, Mathieu Débuchy, Per Mertesacker e
Kieran Gibbs non ha concesso praticamente nulla al Newcastle: escluso il gol –
arrivato per una disattenzione del giovane spagnolo – e la doppia conclusione
ravvicinata di Cissé – magistralmente respinta da Wojceich Szczesny – il pomeriggio
dei nostri difensori è stato molto tranquillo.
L’ottimo
lavoro a centrocampo di Mathieu Flamini, Alex Oxlade-Chamberlain e soprattutto
Santi Cazorla ha impedito agli avversari d’imbastire la benché minima
ripartenza, soffocando sul nascere qualsiasi velleità di contropiede degli
uomini di Pardew; perso il pallone nei pressi della trequarti avversaria, i
nostri ragazzi hanno immediatamente iniziato la caccia alla sfera e chiuso in
fretta ogni linea di passaggio, in maniera precisa e sistematica.
Partendo da
Olivier Giroud ed arrivando a Mathieu Flamini, la rete costruita attorno al
portatore di palla avversario ha fatto in modo che spostare il pallone dalla
retroguardia agli attaccanti diventasse un incubo per il Newcastle; così
facendo, tra l’altro, gli uomini di Arsène Wenger hanno spesso recuperato palla
in posizione molto favorevole, trovando la squadra avversaria sbilanciata e
aperta in difesa.
Un disegno
tattico preciso e ben costruito, eseguito alla perfezione dai giocatori.
Vorremmo tutti
vederlo più spesso, chissà che qualcosa non sia finalmente scattato nella testa
e nelle gambe dei nostri giocatori...
Le prime
risposte arriveranno sabato a casa del Liverpool, squadra alle prese con uno
spogliatoio spaccato e risultati che non ne vogliono sapere di arrivare.
Torna alla
memoria quell’1-5 inflittoci la stagione passata dagli uomini di Rodgers –
speriamo di aver ben tenuto a mente due cose: le critiche e prese in giro
subìte subito dopo il fischio finale e gli errori che hanno portato ad
incassare quattro gol in meno di venti minuti.
Se l’esperienza
ci ha insegnato qualcosa, sabato abbiamo l’occasione giusta per dimostrarlo.
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