Arsène Wenger
ha definito proprio così la disfatta dell’anno scorso ad Anfield: una cicatrice
sul cuore.
Quella del
Febbraio scorso a Liverpool è stata probabilmente la peggior prestazione
stagionale di Gunners, perfino peggiore di quella a casa del Chelsea (e
conseguente zero a sei) perché arrivata contro una rivale d’identico rango.
Nemmeno venti
minuti di gioco ed eravamo già sotto di quattro gol, con tanto di doppietta per
Skrtel, e partita finita subito.
Il nostro
primo obbiettivo domani pomeriggio è cancellare la pessima prestazione della
stagione scorsa, dimostrando di potersi far trovare pronti fin dai primissimi secondi
di una partita importante come quella contro il Liverpool.
Messe in campo
la giusta concentrazione e la giusta grinta, il resto sarà quel che sarà; non è
facile giocare ad Anfield ma tutto sommato i ricordi non sono poi pessimi:
vittoria per due a zero due anni fa (Santi Cazorla e Lukas Podolski i
marcatori), roboante quattro a quattro firmato da Andrey Arshavin e prima ancora
il sei a tre rifilato ai Reds in Carling Cup – condito dalle quattro
realizzazioni di Julio Baptista.
Se poi
torniamo agli anni di Thierry Henry, Dennis Bergkamp e Robert Pirès, i ricordi
si fanno ancora più dolci.
Bando alla
nostalgia, comunque.
Domani
giochiamo contro il Liverpool ad Anfield e poco importa com’è andata a finire l’anno
scorso, quello prima o quello ancora precedente: domani affrontiamo un
avversario che è completamente diverso da quello che ci ha messo in croce la
stagione scorsa; Suarez è a Barcellona, Sturridge si trova negli Stati Uniti
per continuare il recupero dall’infortunio e l’attacco degli uomini di Rodgers
si affida principalmente (unicamente?) a Sterling.
I nuovi
arrivati Balotelli e Lambert fanno fatica a lasciare il segno – il primo per i
soliti limiti caratteriali, il secondo a causa d’infortuni a catena – e quindi
la macchina da gol dell’anno scorso si è un po’ inceppata. Per di più,
Balotelli è appena stato squalificato per un turno dalla FA a causa di un
messaggio definito razzista – quindi per Rodgers i problemi di formazione in
attacco sono tanti.
Per quanto
resti comunque un avversario pericoloso, il Liverpool di oggi non è lo stesso
che ha sfiorato il titolo l’anno passato; con il giusto approccio e la serenità
data dalla consapevolezza nei nostri mezzi, domani possiamo giocarcela ad
Anfield.
Peccato per le
tantissime assenze che non permetteranno ad Arsène Wenger di attingere a piene
mani dall’enorme riserva di talento a disposizione, ancora una volta sarà
soprattutto l’infermeria a scegliere chi mandare in campo.
Fuori
sicuramente Aaron Ramsey, Jack Wilshere, Mesut Özil, Laurent Koscielny, Mikel
Arteta e Tomas Rosicky, resta qualche speranza per Theo Walcott e Nacho Monreal
– mentre Alex Oxlade-Chamberlain dovrà effettuare un ultimo test durante la
rifinitura per capire se sarà della partita.
Calum Chambers
torna a disposizione dopo la squalifica scontata contro il Newcastle, il che
permetterà a Mathieu Débuchy di tornare al ruolo naturale di terzino destro
dopo l’ottima prova da centrale del weekend scorso, per il resto non dovrebbe
cambiare granché rispetto alla vittoria contro gli uomini di Pardew.
Cancellare la
vergogna dello scorso anno, questo dev’essere il primo obbiettivo domani.
Per farlo,
Arsène Wenger chiederà agli undici elencati di seguito di farsi trovare pronti
e reattivi domani pomeriggio, alle 5 in punto (ora italiana):
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