Il quarto
posto è lì ad un passo, il terzo nemmeno troppo lontano.
Nonostante il
cammino incerto, nonostante i punti lasciati per strada, nonostante le
difficoltà causate dagli infortuni e da una rosa troppo corta, domani ci giocheremo
la possibilità di riacciuffare il treno che porta ai piani altissimi della
classifica.
Certo, Chelsea
e Manchester City sono ancora lontani rispettivamente tredici e dieci punti,
però ilterzo posto occupato dal Manchester United è a portata di mano e il
quarto può diventare tutto nostro.
Non sarà la
rimonta del secolo, tuttavia da qualche parte bisogna iniziare.
Il
palcoscenico sul quale proveremo a dare una nuova sterzata a questa stagione
enigmatica sarà il St. Mary’s Stadium, casa del Southampton di Koeman; vale la
pena ricordare, come ho avuto occasione di fare prima della partita di andata,
che l’avversario che ci attende domani pomeriggio veniva dato per spacciato ad
inizio stagione: persi tutti – o quasi – i giocatori protagonisti dell’ottimo
campionato dell’anno precedente e perso anche il manager, artefice di quel
piccolo miracolo, il Southampton sembrava destinato ad un campionato molto
complicato, con tanto di possibile retrocessione.
Oggi, alla
vigilia del ventesimo turno di Premier League, il Southampton è quarto in
classifica a pari punti con noi; non ci sono più Pochettino, Lallana, Lambert,
Lovren e Shaw – però sono arrivati Koeman, Tadic, Pellé, Alderweireld e
Bertrand a rendere i Saints ancora più solidi e competitivi –
alla faccia degli esperti.
Nonostante il
calendario delle ultime settimane, che ha visto il Southampton sfidare i
Gunners, il Manchester United, l’Everton e il Chelsea nello spazio di sei
turni, gli uomini di Koeman sono ancora lì; all’Emirates si sono arresi all’ultimo
minuto, contro il Manchester United si sono inclinati di misura per poi
rifilare un sonoro tre a zero ai Toffees
e costringere al pareggio la banda di Mourinho.
La partita di
domani sarà quindi un banco di prova davvero impegnativo per noi.
Durante l’ultima
conferenza stampa, Arsène Wenger ha battuto molto sull’importanza di ritrovare
una difesa solida e compatta – non soltanto nella linea a quattro davanti a
Wojciech Szczesny ma piuttosto nell’insieme della squadra, dagli attaccanti in
giù.
La nostra
classifica parla di ventitré gol incassati in diciannove partite giocate, un’enormità
per qualsiasi squadra voglia puntare a giocarsi il titolo fino alla fine; la
prolungata assenza di Laurent Koscielny, l’infortunio di Mathieu Débuchy e la
scarsa forma di Per Mertesacker – oltre alla scelta di non aver acquistato un
difensore supplementare – hanno presentato un conto salatissimo, che abbiamo
pagato sul momento e stiamo ancora pagando oggi, nonostante il rientro dei due
francesi.
Le ultime
uscite sono state incoraggianti, i nostri si sono dimostrati combattivi e
volenterosi a casa del West Ham e finalmente abbiamo ritrovati quei livelli di
solidarietà che ci hanno permesso di restare in testa per molte settimane
durante la stagione scorsa. La speranza è che si tratti solo dell’inizio,
spetta agli uomini di Arsène Wenger dimostrarlo – a partire da domani
pomeriggio.
Per quanto
riguarda la formazione per domani, il grosso dilemma riguarda l’attacco:
Olivier Giroud deve scontare il secondo dei tre turni di squalifica rimediati
in seguito all’espulsione contro il QPR, Danny Welbeck non sarà a disposizione
a causa di un fastidio all’adduttore e quindi restano a disposizione i soli
Yaya Sanogo, Lukas Podolski e Theo Walcott per completare il reparto.
Appurato che
il tedesco non ha mai convinto come attaccante centrale, restano in piedi due
ipotesi: Yaya Sanogo titolare, con Alexis Sanchez e uno tra Alex
Oxlade-Chamnberlain o Theo Walcott sugli esterni, oppure il cileno punta centrale,
con Lukas Podolski, Theo Walcott e Alex Oxlade-Chamberlain a giocarsi le due
maglie rimanenti.
Personalmente
credo vedremo Yaya Sanogo in attacco, a meno che il francese non sia già stato
prestato al Bordeaux e Arsène Wenger voglia evitare un infortunio che farebbe
saltare il trasferimento; così fosse, credo che si tratterebbe dell’unico
cambio che il manager effettuerà rispetto alla squadra che ha vinto a Boleyn
Ground.
Tomas Rosicky,
di nuovo a disposizione dopo il turno di riposo di cui ha usufruito venerdì
scorso, si accomoderà in panchina per far spazio alla conferma di Francis
Coquelin, eccellente contro il West Ham.
Fossi Arsène
Wenger, il mio centrocampo sarebbe composto dal giovane francese davanti alla
difesa, Tomas Rosicky al suo fiano e Santi Cazorla qualche metro più avanti –
però non credo che l’alsaziano farà a meno dell’esperienza di Mathieu Flamini
su un campo così difficile.
La difesa si
disegna da sola, Kieran Gibbs dovrebbe tornare tra i titolari al posto di Nacho
Monreal, mentre Per Mertesacker, Laurent Koscielny e Mathieu Débuchy
completeranno la linea.
Questi gli
undici che Arsène Wenger dovrebbe schierare domani pomeriggio al St. Mary’s
Stadium (ore 16:00 in Italia)
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