
Abbiamo fatto
gol su calcio d’angolo.
Abbiamo
mantenuto la porta inviolata.
Non si è
infortunato nessuno.
Non abbiamo
sofferto nemmeno un secondo durante tutti e novantaquattro i minuti giocati.
Difficile
chiedere qualcosa di più al debutto in FA Cup.
Una partita
che, sulla carta, avrebbe potuto nascondere più di un’insidia, alla fine si è
rivelata essere un incontro a senso unico, con i Gunners dominatori dal primo
all’ultimo minuto.
Non fosse
stato per l’imprecisione sottoporta di Joel Campbell, Theo Walcott e Alexis
Sanchez, la sfida si sarebbe trasformata in un’autentica goleada in nostro
favore.
Nonostante una
formazione piuttosto rimaneggiata, gli uomini di Arsène Wenger sono partiti
forte e hanno immediatamente schiacciato gli avversari nelle loro metà campo,
mettendo in chiaro fin dalle prime battute che la serata sarebbe stata molto
difficile per i Tigers di Bruce.
Una volta
sbloccata la partita grazie alla zuccata di Per Mertesacker su calcio d’angolo
(ebbene si), la questione non è più stata “porteremo
a casa la qualificazione?” ma si è trasformata in “quanti gol segneremo?”; il tedesco, per una volta ben piazzato a
centro area e non più bloccato sul primo palo, ha sovrastato il diretto
marcatore e da due passi ha battuto l’incolpevole Harper, bravo poi a
respingere tutte le nostre successive conclusioni, sia nel primo tempo che
nella ripresa.
Per quanto
bravo, l’esperto portiere non ha potuto nulla sull’ultima conclusione del
cileno – quando ormai la partita era agli sgoccioli: tiro forte e angolato,
impossibile per il povero Harper abbozzare la benché minima risposta.
La partita ha
offerto molti buoni spunti, in maggioranza positivi, soprattutto a livello di
prestazioni individuali: oltre ai soliti Alexis Sanchez e Santi Cazorla, Tomas Rosicky, Hector Bellerín, Nacho Monreal e
Francis Coquelin hanno tutti disputato una buona partita, così come Theo
Walcott – cui si può certamente perdonare l’imprecisione sotto porta visto il
lungo periodo d’inattività; meno brillante è invece stato Joel Campbell, il
giocatore che più di ogni altro dovrebbe cogliere occasioni come quella di ieri
sera per ritagliarsi uno spazio maggiore.
Il giocatore
del Costa Rica non ha sfigurato, però ancora una volta ha difettato nel momento
decisivo e ha sprecato diversi buoni palloni – sia in fase di conclusione che
in quella d’impostazione.
L’occasione
avuta in apertura, costruita meravigliosamente in coppia con Alexis Sanchez,
avrebbe meritato tutt’altra conclusione rispetto al tiro debole e centrale che
abbiamo visto.
Allo stesso
modo, nel secondo tempo l’ex giocatore di Betis e Olympiakos ha calciato
malamente a lato un pallone che sarebbe dovuto finire almeno nello specchio
della porta.
Ciò detto, la
voglia e lo spirito di sacrificio non sono mancati, quindi non è tutto da
buttare.
Credo che la
scelta di Arsène Wenger di trattenere Joel Campbell e cedere Lukas Podolski sia
stata dettata (anche) da questo, ovvero dalla disponibilità del giocatore a
coprire tutta la fascia e dare una mano in fase difensiva.
Si può
dibattere a lungo circa questa decisione: Lukas Podolski avrebbe chiuso la
partita con una doppietta, senza dubbio, però avrebbe anche apportato molto
meno in fase di impostazione e in difesa, Joel Campbell ha sprecato occasioni
in maniera imperdonabile però si è dato da fare e ha combinato bene (anche se
solo a tratti) con i compagni.
Come si dice
in questi casi, ai posteri l’ardua sentenza.
Con la
qualificazione in tasca e in attesa (questa sera) del sorteggio per il prossimo
turno, è tempo di riprendere fiato e recuperare qualche infortunato: domenica
prossima alle ore 14:30 italiane torna la Premier League, avversario di turno
quello Stoke City contro il quale abbiamo offerto una delle peggiori
prestazioni della stagione. È tempo di preparare per ben la rivalsa, Gunners.
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