Undici gol
fatti in ventidue partite giocate, quale sia il problema principale in casa
dell’Aston Villa è lampante. Eppure, quei pochissimi gol sono valsi ben ventidue
punti – per una stratosferica media di due punti per gol segnato, il miglior
ritorno d’investimento dell’intera Premier League, cui si avvicina solo il
Manchester United con 1.91 punti per gol segnato.
Per fare un
confronto, ogni nostro gol ci ha portato in dote un solo, misero punto fino a
qui esattamente com’è successo a Chelsea, Manchester City, Liverpool e quasi
tutte le altre squadre del campionato.
Missione
numero uno, quindi, fare in modo che la pessima vena realizzativa degli uomini
di Lambert resti tale anche domenica.
Nonostante
Agbonlahor, Weissman e soprattutto Benteke, trovare la rete è un’autentica
impresa per il Club di Birmingham ma ciò nonostante l’Aston Villa riesce a
galleggiare al di sopra della zona retrocessione e mantenere intatto il proprio
posto in Premier League.
La speranza di
Lambert, sempre in bilico su una panchina instabile, è che l’arrivo di Sinclair
dal Manchester City possa dare un tocco d’imprevedibilità alla manovra – però il
giocatore avrà bisogno di ritrovare il ritmo partita e l’intensità del calcio
vero, vista la pressoché inattività degli ultimi due anni.
Parliamo di
Arsenal, piuttosto.
Arsène Wenger
ha snocciolato le ultime novità in casa Gunners, confermando che Alexis Sanchez
molto probabilmente non sarà della partita a causa di un leggero infortunio
agli adduttori; nonostante un test previsto domani, è altamente improbabile che
il manager rischi di perdere il cileno per un periodo più lungo.
Oltre ad
Alexis Sanchez, anche Danny Welbeck e Alex Oxlade-Chamberlain dovranno
accontentarsi di guardare i compagni giocare, così come i lungodegenti Mikel
Arteta e Jack Wilshere; se l’attaccante sarà il primo a rientrare in occasione
del North London Derby, il centrocampista pare dovrà aspettare la sfida di FA
Cup contro il Middlesbrough. Più lunghi invece i tempi per quanto riguarda
Mikel Arteta, che non sarà di ritorno prima di metà Marzo, mentre Jack Wilshere
inizierà ad allenarsi con il gruppo tra poco più di una settimana e potrebbe
fare il suo rientro contro l’Everton all’Emirates Stadium.
Chi ci sarà,
invece, sarà Gabriel!
Il nuovo
acquisto è nella lista dei convocati per la partita di domenica e partirà
verosimilmente dalla panchina (tendine d’Achille di Laurent Koscielny
permettendo), in modo da poter studiare da vicino il comportamento dei suoi
compagni di reparto.
Il brasiliano
non parla una parola d’inglese, come sottolineato da Arsène Wenger, quindi
buttarlo immediatamente nella mischia potrebbe rivelarsi un azzardo eccessivo.
Sicuri i
rientri di Francis Coquelin – che sta per rinnovare il contratto – e Santi
Cazorla a centrocampo, è probabile che le contemporanee assenze di Alex Oxlade-Chamberlain
e Alexis Sanchez spalanchino le porte della formazione titolare a Mesut Özil e
Theo Walcott, togliendo così dagli impicci Arsène Wenger.
Resterà quindi
da assegnare una maglia a centrocampo, a contendersela saranno Tomas Rosicky e
Aaron Ramsey: spero giochi il primo, credo però che sarà il gallese a partire
titolare al fianco di Francis Coquelin, con Mesut Özil largo a sinistra e Theo
Walcott sul versante opposto.
Davanti
confemato Olivier Giroud, sia per l’ottimo rendimento che per la mancanza di
alternative, con Chuba Akpom in panchina – in caso di necessità.
Capitolo
difesa: David Ospina dovrebbe tornare titolare dopo la parentesi di FA Cup, così
come il capitano Per Mertesacker; come detto ad affiancarlo dovrebbe esserci
Laurent Koscielny mentre sulle corsie esterne da una parte ci sarà Kieran Gibbs
e dall’altra Hector Bellerín – a meno che Arsène Wenger non voglia confermare
Calum Chambers vista la buona prova offerta contro il Brighton e l’intesa sviluppatasi
con Theo Walcott.
Penso che alla
fine la spunterà lo spagnolo, più fresco e veloce rispetto all’inglese.
L’Aston Villa
non vince in Premier League dal lontano 7 Dicembre, quando ha piegato il
Leicester per 2-1, ed è reduce da tre pareggi ed altrettante sconfitte nelle
ultime sei partite disputate – durante le quali ha segnato un solo gol,
incassandone però solo cinque; noi invece abbiamo appena sbancato l’Etihad
Stadium e tra le mura amiche abbiamo raccolto quindici punti su diciotto
disponibili (colpa della sconfitta contro il Manchester United), abbiamo segnato
quattordici gol incassandone appena quattro.
I momenti di
forma sono agli antipodi, domenica dovremo far valere il ritrovato entusiasmo e la superiorità tecnica contro una squadra che non gira esattamente come un
orologio svizzero.
Occhio, però:
la velocità e la forza della linea offensiva dell’Aston Villa valgono molto di più
degli appena undici gol segnati – una potenziale vittoria partirà innanzitutto dalla
disciplina in fase difensiva.
Questi gli
undici che Arsène Wenger potrebbe mandare in campo domenica alle 14:30 (ora
italiana):
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