L’equazione è
semplice: il Brighton Hove & Albion vale il Manchester City.
Ovvio che la
logica c’entri poco in quanto detto, però far seguire una partita scialba alla
prestazione offerta contro il Manchester City sarebbe imperdonabile.
La trasferta di
domenica sarà più delicata di quanto il divario che esiste tre le due squadre
possa suggerire; in primis i padroni di casa non avranno nulla da perdere, in
secondo luogo giocheranno di fronte al proprio pubblico e avranno quindi
doppiamente voglia di fare l’impresa.
Da parte
nostra, la soddisfazione di aver vinto a casa dei campioni in carica e l’aver
finalmente messo fine all’infinita serie di cattivi risultati contro le
cosiddette grandi del campionato potrebbe portare ad un vistoso calo di
concentrazione e di motivazioni.
Fortuna che
Arsène Wenger potrà praticare un ampio turnover e concedere un turno di riposo
a (quasi) tutti i titolari scesi in campo a Manchester: ad eccezione di uno tra
Laurent Koscielny e Per Mertesacker e di Hector Bellerín – ammesso che recuperi
– tutti gli altri protagonisti dell’ultima partita di campionato dovrebbero riposare.
I rientranti
Mesut Özil, Theo Walcott e Aaron Ramsey scalpitano per accumulare minuti
preziosi nelle gambe e ritrovare il terreno di gioco, mentre giocatori fino a
qui meno impegnati come Tomas Rosicky e Joel Campbell avranno l’occasione per
impressionare Arsène Wenger; senza dimenticare ovviamente chi – per una serie
di circostanze – ha recentemente perso la maglia da titolare e vorrà cogliere l’opportunità
per ricordare al manager la propria presenza; penso ovviamente a Wojciech
Szczesny e Mathieu Flamini, però anche Kieran Gibbs dovrebbe iniziare a
preoccuparsi della continuità di rendimento di Nacho Monreal.
Saranno tante
quindi le facce nuove che vedremo in campo domenica pomeriggio all’AmEx Stadium,
alcune delle quali provenienti dalla U21: sicura la convocazione di Chuba
Akpom, è probabile che anche Ainsley Maitland-Niles, Glen Kamara, Daniel Crowley
e soprattutto Geodion Zelalem vengano precettati da Arsène Wenger.
A livello
tattico non c’è molto da dire, se non che, come ogni altra squadra guidata da
Chris Hughton, il Brighton proverà ad allargare il gioco il più possibile e
rendersi pericolosa con le sovrapposizioni dei terzini; occhio quindi a non
lasciare i nostri esterni difensivi troppo isolati, oppure in inferiorità
numerica potrebbero andare in difficoltà.
Attenzione
anche ai calci d’angolo, specialità della casa a Brighton: una buona
percentuale dei gol messi a segno dai Seagulls quest’anno sono arrivati da
palla inattiva – come testimonia bene il fatto che il miglior marcatore
stagionale sia uno dei due centrali di difesa, l’imponente Dunk – quindi la nostra
difesa avrà l’occasione di confermare gli incoraggianti progressi mostrati
recentemente.
Un grosso
difetto del Brighton? Spesso gli uomini di Hughton lasciano spazio tra la
difesa e il centrocampo, spazio nel quale un giocatore come Mesut Özil potrebbe
infilarsi facilmente e fare male alla retroguardia avversaria.
Personalmente,
penso che la velocità nella transizione tra difesa e attacco farà tutta la
differenza – purtroppo però non credo che Mathieu Flamini possa essere l’uomo
giusto per trasformare un pallone recuperato in un contropiede rapido.
Confido piuttosto
in Aaron Ramsey per fare questo lavoro tanto prezioso.
Per quanto
riguarda la formazione, come detto gli unici dubbi riguardano il ruolo di
terzino destro e quello di difensore centrale “d’esperienza” – dubbio che è di
fatto conseguenza diretta del primo.
Se Hector
Bellerìn recupera – come sembra che sia – sarà lui ad occupare la corsia di
destra, con Calum Chambers in mezzo a far coppia con Per Mertesacker,
altrimenti il giovane inglese farà il terzino e la coppia di centrali sarà
composta giocoforza dai due titolari abituali.
Se Arsène
Wenger è in vena di sorprese, la grossa novità potrebbe essere Chuba Akpom
titolare al posto di Olivier Giroud, credo però che alla fine il francese sarà
in campo dal primo minuto.
Questi gli
undici che potremmo vedere in campo domenica pomeriggio alle 17 (ora italiana):
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