
“Occhio al
contropiede del Monaco!”
Lo ha detto
Arsène Wenger in conferenza stampa, lo hanno ripetuto Per Mertesacker e Danny
Welbeck davanti ai cronisti e lo hanno scritto tutti gli analisti ed esperti
alla vigilia della partita di ieri sera.
E siamo
comunque riusciti a prendere due gol in contropiede, rendendo virtualmente
impossibile il passaggio al turno successivo.
Non si
parlasse di Arsenal, ci sarebbe quasi da ridere. Però non c’è proprio nulla da
ridere, anzi.
Un Monaco
schierato in maniera logica e guardinga da Jardim ha giocato la partita che
TUTTI si aspettavano, eppure siamo riusciti a farci sorprendere e rendere la qualificazione
un miraggio – dopo aver più o meno sommessamente festeggiato al momento del
sorteggio.
I monegaschi
ieri hanno giocato esattamente come ha fatto il Chelsea la stagione scorsa a
Stamford Bridge o il Manchester United durante quell’indimenticabile 2-8: zero
spazi tra difesa e centrocampo, istruzioni precise per andare ad intercettare i
passaggi sulla trequarti anziché provare a rubare palla al portatore e aperture
immediate alle spalle dei due terzini, sempre troppo avanzati per accompagnare la manovra.
Per questo
motivo, la sconfitta di ieri sera si issa prepotentemente nella top cinque
delle peggiori sconfitte incassate di recente e diventa la peggior prestazione
stagionale, lasciandosi dietro l’orrore della trasferta a casa del Borussia
Dortmund.
Ora come
allora, Hector Bellerín è naufragato sulla fascia, il centrocampo non ha saputo
imprimere alcun ritmo alla partita e la difesa è stata abbandonata al proprio destino
senza che nessuno s’incaricasse di proteggerla.
Per non
parlare poi della vena creativa e realizzativa dei nostri uomini d’attacco!
Siamo riusciti
in svariate imprese ieri sera: far sembrare Berbatov un centravanti da Pallone
d’Oro, permettere al Monaco di segnare tre gol nella stessa partita per la
terza volta in stagione (gli altri avversari si chiamavano Bastia e Nice,
tuttavia) e trasformare Jardim in un mago della panchina.
L’unica
impresa positiva che ci resta da compiere è vincere con tre gol di scarto allo
stadio Louis II, tra tre settimane, contro una squadra che ha incassato 13 gol
in 34 partite fino a qui, di cui solo sette a domicilio.
Nessuna
squadra ha mai passato il turno in Champions League dovendo recuperare uno
scarto di due reti in trasferta, giusto per alimentare ulteriormente le nostre
speranze.
Un Arsenal
troppo brutto, ingenuo, rassegnato e impreparato ha perso contro un Monaco
organizzato, concentrato, reattivo e cinico (oltre che fortunato, in un paio d’occasioni);
la vera sfida adesso è ricaricare le batterie per evitare di mandare all’aria
il resto della stagione e, chissà, preparare un’impresa leggendaria.
Con un assetto
diverso, una mentalità diversa e magari anche qualche titolare diverso; pur sottolineando
che nessuno si è davvero salvato ieri sera, qualche giocatore si è distinto per
una serie di nefandezze compiute durante la partita.
I nomi? Li
trovate nelle pagelle che seguiranno questa breve disamina.
Domenica
arriva l’Everton, che giocherà questa sera in Europa League, e le concorrenti in
Premier League non aspettano altro che un nostro passo falso per allontanarsi
ulteriormente (Chelsea e Manchester City) o scavalcarci di slancio (Manchester
United, Southampton, Liverpool e Spurs).
Come diceva un
vecchio saggio, “non piangiamo sul latte
macchiato”
E tra gli "analisti" c'ero pure io; non che ci volesse molto a capire che il Monaco avrebbe fatto solo ed esclusivamente quel tipo di gara.
RispondiEliminaE tra gli "analisti" c'ero pure io; non che ci volesse molto a capire che il Monaco avrebbe fatto solo ed esclusivamente quel tipo di gara.
RispondiElimina