“Ho commesso un errore. I
giocatori fanno errori. Non sono un fumatore” – ha dichiarato Jack Wilshere al
sito ufficial dell’Arsenal – “ho parlato con il manager e mi ha chiesto cosa
fosse successo. Gli ho spiegato tutto e abbiamo chiarito. È stato lui ad
inserirmi in squadra e spero di averlo ripagato della scelta.”
Jack Wilshere, Ottobre 2013
“Fumare? Ovvio che rimpianga di
averlo fatto” – ha detto Jack Wilshere – “sono già stato beccato a fumare in
passato. All’epoca ho detto di aver fatto un errore e ho fatto di nuovo uno
sbaglio. Le persone sbagliano. Sono giovane e imparerò da quello che è
successo. Sono consapevole delle conseguenze che la cosa avrà sui bambini. Ho
dei figli anch’io e non voglio che crescano pensando che il loro papà è un
fumatore e che fumare sia OK per per un calciatore, perchè non è così. È ingiustificabile,
accetterò qualsiasi conseguenza e andrò avanti.”
Jack Wilshere, Luglio 2014
“Il centrocampista dell’Arsenal Jack Wilshere DI
NUOVO nei guai a causa del fumo dopo essere stato fotografato con un narghilè
in mano”
The Mirror, 5
Febbraio 2015
“Jack Wilshere infiamma di nuovo il dibattito sul
fumo facendosi fotografare con un narghilè”
The Guardian, 5 Febbraio 2015
“Jack Wilshere rischia nuovi guai a proposito del
fumo dopo essere stato visto tenere in mano un narghilè durante una serata tra
amici in un locale londinese”
The Daily Mail, 5
Febbraio 2015
Non sono qui
per fare la paternale ad un calciatore di 23 anni, perfettamente libero di fare
ciò che vuole durante il proprio tempo libero.
Tuttavia, Jack
Wilshere rappresenta l’Arsenal e non sembra granchè consapevole di ciò che
questo comporta.
Nonostante ci
sia cascato due volte – e nonostante le conseguenze che i due mini-scandali
hanno comportato – Jack Wilshere ha pensato bene di farsi beccare di nuovo,
scatenando così una nuova polemica di cui non avevamo tutto questo bisogno.
Faccio ormai
sempre più fatica a farmi incantare dall’attaccamento viscerale di Jack Wilshere
per il Club, dal suo Arsenal DNA tanto sbandierato e dal modo in cui esterna il
suo amore per i nostri colori; anzi, credo che la sua esposizione mediatica
stia diventando più che altro un problema.
Preferirei non
sentire parlare di Jack Wilshere per un po’.
Preferirei che
tenesse un profilo basso e facesse parlare il campo, per una volta.
Se la
proporzione fosse una foto con la sigaretta in mano ogni quindi partite
favolose, sarei meno arrabbiato; peccato che la tendenza sia all’opposto – con grande
danno suo, nostro e del Club in generale.
Non se se
credere che a Jack Wilshere non freghi nulla oppure pensare che sia
semplicemente idiota: come fai, pur sapendo che ogni fotografia finisce su
internet in meno di un secondo (restandoci per sempre) a non mollare quel
cavolo di narghilè o nascondere una fottuta sigaretta?
Devi essere un
autentico imbecille per farti beccare, nonostante tutto.
Oppure, come
detto, non ti frega nulla di quanto possa succederti e continui a fare a modo
tuo.
In entrambi i
casi, la stima per questo ragazzo precipita.
La mia impressione, caro Jackie Boy, è che l’Arsenal
non aspetterà per sempre e il limite tra diventare Liam Brady o David Bentley è
molto più sottile di quanto ci si possa immaginare: il Club dispone di almeno
altri sei centrocampisti di eguale (se non superiore) qualità, quindi sarà bene
che tu ti dia una mossa e provi ad imparare qualcosa da chi ti sta intorno:
Tomas Rosicky, Santi Cazorla, Aaron Ramsey, Mesut Özil, Mikel Arteta e Alex
Oxlade-Chamberlain ti stanno già avanti nelle gerarchie di Arsène Wenger,
episodi come quello di ieri non ti aiuteranno certo a recuperare posizioni.
C’è chi è
passato attraverso prove durissime (Tomas Rosicky, Mikel Arteta e Aaron Ramsey)
e ne è uscito, diventando il giocatore che tutti si aspettavano sarebbe
diventato; altri stanno lavorando senza farsi troppa pubblicità per guadagnare
spazio (Alex Oxlade-Chamberlain) mentre alcuni invece “si limitano” a far
parlare il proprio talento in campo, senza passare per le prime pagine dei
tabloid.
Ad oggi,
questo Arsenal funziona benissimo senza bisogno dell’apporto di un ragazzo dal
talento cristallino come Jack Wilshere; per quanto mi spiaccia perfino
pensarlo, tocca a Jack Wilshere dimostrarsi all’altezza dell’Arsenal e non al
Club trovare a tutti i costi un posto per un giocatore come Jack Wilshere.
La storia del
nostro Club è piena di ragazzi che parevano destinati a grandi cose e sono
finiti in squadre minori: David Bentley, Emmanuel Frimpong, Henri Lansbury,
Jay-Emmanuel Thomas, Benik Afobe, Fran Merida, Havard Nordtveidt, Jermaine
Pennant, John Spicer, Sebastian Larsson, Arturo Lupoli, Nicklas Bendtner e
Carlos Vela sono solo alcuni degli esempi più recenti.
Come detto, il
limite tra l’essere Liam Brady o David Bentley è molto più sottile di quanto si
possa immaginare, Jackie Boy: che
strada vuoi prendere?
Nessun commento:
Posta un commento
I Vostri Commenti