Mancano meno
di ventiquattr’ore al calcio d’inizio del derby, l’adrenalina comincia a
salire!
Al di là dei
calcoli di classifica e al di là degli obbiettivi stagionali, il North London
Derby è soprattutto il giorno atteso da tutti noi per rivendicare la supermazia
cittadina e regalarci una settimana di tranquillità a scuola, in ufficio o al
pub.
Se i giocatori
capiscono cosa significa subire una settimana di sfottò e prese in giro da
parte di colleghi, compagni di classe o vicini di fede opposta, il derby assume
tutto un altro spessore: non si tratta solamente di aggiungere tre punti alla
classifica, si tratta di vivere una settimana da re del mondo.
È un grosso
se, per fortuna la comunità di Islington ha saputo far capire a manager e
giocatori cosa significhi davvero giocare un North London Derby.
Mi aspetto
quindi che chiunque scenderà in campo domani abbia la totale consapevolezza
dell’importanza della gara.
Sottolineato
questo, teniamo anche bene a mente che una vittoria domani pomeriggio ci
staccherebbe di cinque punti dal quinto posto – attualmente occupato proprio
dai cugini – e ci manterebbe in contatto con i piani altissimi della
classifica, permettendoci di coltivare sogni impossibili per il finale di
stagione.
La Conferenza Stampa
Arsène Wenger
ha tenuto la solita conferenza stampa pre-partita e confermato quattro notizie
importanti – due che riguardano la formazione e altrettante che riguardano la
rosa. Peccato non siano tutte buone notizie.
Partiamo
quindi dalla cattiva notizia: Alexis Sanchez non sarà della partita.
Il cileno
soffre ancora per l’infortunio agli adduttori ed è stato costretto ad un regime
di allenamento alleggerito per permettergli di recuperare in vista della
prossima partita, quella contro il Leicester City.
Il problema,
se così vogliamo chiamarlo, è che Alexis Sanchez non ne vuole sapere di stare
fuori e ha chiesto un’ultima possibilità per dimostrare di essere pronto;
durante la seduta odierna, il cileno effettuerà alcuni test e solo in seguito
Arsène Wenger deciderà se prenderlo in considerazione per il derby: sorpresona
in vista?
Le buone
notizie sono invece tre: Danny Welbeck è arruolabile e arruolato, probabile che
parta dalla panchina e subentri a gara in corso; l’attaccante inglese non gioca
dalla sfida contro il West Ham, in occasione della quale aveva segnato il gol
vittoria, improbabile quindi che Arsène Wenger lo butti immediatamente nella
mischia. Le altre due buone notizie riguardano invece Francis Coquelin e Chuba
Akpom, entrambi freschi di rinnovo con il Club. Il francese ha prolungato fino
al 2019 e guadagnerà poco meno di £ 3m l’anno, l’attaccante invece si è deciso
a legare il proprio futuro al Club fino al 2020 – spegnendo le tante voci che
lo vedevano in partenza per Liverpool o la Bundesliga.
La speranza –
soprattutto nel caso del primo – è che l’iniezione di fiducia derivante dal
nuovo contratto possa spingere entrambi a ripagare Arsène Wenger con
prestazioni ancora migliori.
L’Avversario
Pochettino ha
confermato di avere tutta la squadra ha disposizione, compreso l’algerino
Bentaleb che è appena rientrato dalla Coppa d’Africa: il giovane centrocampista
si giocherà una maglia da titolare con Mason – con quest’ultimo favorito rispetto
al compagno.
Il resto della
formazione pare già fatto, con Lloris in porta, Walker, Fazio, Verthongen e
Rose in difesa; a centrocampo, oltre al già citato Mason, giocheranno il
brasiliano Paulinho e il danese Eriksen, che agirà alle spalle di Kane e
proverà ad innescare gli inserimenti di Lamela a destra e Démbélé a sinistra,
anche se quest’ultimo è ancora in concorrenza con Chadli.
Inutile
sottolineare che il pericolo numero uno sarà Eriksen, catalizzatore della
manovra del Tottenham e letale sui calci piazzati; toccherà a Francis Coquelin
cercare di limitarne l’impatto sulla partita, sulla falsariga di quanto fatto
con David Silva all’Etihad Stadium; senza le sue invenzioni, difficile che Kane
possa trovare lo spiraglio giusto tra Laurent Koscielny e Per Mertesacker –
anche se la fantasia di Lamela e Démbélé potrebbero comunque creare l’occasione
giusta per il centravanti.
Il punto
debole del Totteham pare essere il quadrilatero composo dai centrocampisti
Mason e Paulinho e dai difensori Fazio e Verthongen; la propensione a lasciare
spazio tra l’uno e l’altro reparto potrebbe essere decisiva per la partita – data
l’abilità di Mesut Özil, Santi Cazorla e Aaron Ramsey negli ultimi venticinque
metri.
Per sfruttare
adeguatamente questi spazi, tuttavia, servirà rapidità e precisione nel
trasformare un eventuale pallone recuperato nei pressi della nostra area di
rigore in un contropiede veloce – quindi ancora una volta il lavoro a
centrocampo di Francis Coquelin sarà fondamentale.
La Formazione di Arsène Wenger
Pochi i dubbi
di formazione in casa nostra, il principale dei quali riguarda la disponibilità
o meno di Alexis Sanchez: se il cileno dovesse recuperare, il posto sull’ala
sinistra sarà senza dubbio suo.
Chi gli farà
posto? Presumibilmente Theo Walcott, con conseguente spostamento di Mesut Özil
a destra, però è tutto da vedere.
In porta
continuerà ovviamente David Ospina, così come la linea difensiva sarà la stessa
schierata contro l’Aston Villa – ancora panchina quindi sia per Kieran Gibbs
che per il nuovo arrivato Gabriel.
Davanti alla
difesa giocherà l’intoccabile Francis Coquelin, coadiuvato da Aaron Ramsey e
Santi Cazorla, mentre davanti il titolare sarà certamente Olivier Giroud.
Chi occuperà
le due posizioni che restano?
Non dovesse
farcela Alexis Sanchez, è possibile che
Arsène Wenger continui con Mesut Özil a sinistra e Theo Walcott a destra –
anche se Tomas Rosicky potrebbe offrire un miglior controllo di palla e
maggiore esperienza rispetto all’inglese.
Dovesse
giocare il nostro Mozart, credo che Arsène Wenger chiederebbe a Mesut Özil di agire
in posizione molto più, per non lasciare troppo solo Olivier Giroud, il che alleggerirebbe
allo stesso tempo i compiti difensivi per il tedesco.
Con Theo
Walcott e Mesut Özil in campo contemporaneamente, forse risulteremmo troppo
scoperti sulle fasce.
La conclusione
Il Tottenham è
imbattuto da nove gare in campionato e punta chiaramente ad effettuare il
sorpasso – forte del grande risultato ottenuto a White Hart Lane contro il
Chelsea e degli ultimi sei derby giocati in casa, dei quali solo uno è finito
in disfatta.
Dal canto
nostro, la partita di domani sarà l’occasione buona per dimostrare che l’organizzazione,
l’approccio e l’efficacia messi in mostra contro il Manchester City non sono
stati un caso: ci aspetta un’altra trasferta complicata, per di più da giocarsi
ad un orario indigesto (in tutti i sensi), quindi siamo di nuovo chiamati ad un
esame difficile.
A voi,
Gunners, dimostrare il vostro valore.
Questa quindi
la formazione che potrebbe andare in campo domani, sempre che Alexis Sanchez
non sorprenda tutti e recuperi in tempo:
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