
Ventotto
occasioni da rete, nemmeno un gol; non solo, per poco non è stato il Sunderland
a trovare il pertugio giusto e compiere l’impresa.
Esattamente
come in occasione della sfida interna contro lo Swansea, il dominio assoluto
operato dagli uomini di Arsène Wenger non si è trasformato in una vittoria:
vuoi per le parate di Pantimillion, vuoi per la stanchezza generale o vuoi per
l’imprecisione dei nostri giocatori offensivi, l’Arsenal non ha segnato all’Emirates
Stadium per la terza volta consecutiva.
Poco conta
sapere che il terzo posto è assicuarato dai tre punti e dai sette gol di
vantaggio sul Manchester United, ancora una volta rimane l’amaro in bocca non
appena l’arbitro fischia la fine della partita.
Con la sfida
contro il West Brom che arriva domenica e la finale di FA Cup ad aspettarci,
non resta che sperare in un rapido cambio di rotta da parte di manager e giocatori:
non vincere in casa contro la squadra di Pulis sarebbe un pessimo presagio in
vista dell’appuntamento di Wembley, però non sarà certo con prestazioni come
quella di ieri sera che il saluto all’Emirates Stadium sarà memorabile; le occasioni per segnare le abbiamo avute – e sono
state tante, ancora una volta – ma è mancata la rabbia per scaraventare il
pallone alle spalle del pur ottimo portiere avversario.
La stessa
rabbia che è venuta meno in occasione della sconfitta interna contro lo Swansea
e nella prima ora di gioco ad Old Trafford contro il Manchester United; senza
quella determinazione, non è impossibile che il West Brom riesca a farci uno
scherzetto molto poco benventuo ma soprattutto rischiamo di regalare un’opportunità
irripetibile all’Aston Villa.
Attenzione,
Gunners.
Le parole dei protagonisti
Arsène Wenger non
si è mostrato preoccupato per la recente serie di risultati quanto piuttosto
per l’affaticamento accusato dai giocatori. Parlando alla stampa, il manager ha
detto: “Abbiamo dominato ma ci è mancata la
brillantezza nel costruire e finalizzare le occasioni. La partita di domenica è
stata molto intensa a livello fisico e siamo apparsi un po’ stanchi stasera
[...] Abbiamo giocato la 56esima partita della stagione e alcuni giocatori
hanno dato tanto. Abbiamo ancora tempo per recuperare prima di domenica e
preparare al meglio la finale di FA Cup; adesso è importante vincere domenica.”
Parlando delle
prestazioni dei singoli, Arsène Wenger ha elogiato Jack Wilshere, Theo Walcott
e Kieran Gibbs: “Wilshere ha giocato
bene. Ha mostrato un buon cambio di passo, ha offerto un ottimo assist a Mesut
Özil nel primo tempo e ha corso molto per qualcuno che non ha iniziato una
partita da Novembre. Theo Walcott è entrato e ha fatto bene, Kieran Gibbs ha
giocato bene. Ciò è positivo.”
Il manager ha
chiuso con una parola per i due infortunati Danny Welbeck e Alex
Oxlade-Chamberlain: “Alex sta per tornare
ad allenarsi col gruppo. Non è ancora pronto del tutto. Non posso dire se sarà
disponibile per la convocazione in nazionale [...] Welbeck farà alcuni test
sabato o domenica, a quel punto ne sapremo di più.”
Anche Jack
Wilshere si è fermato con i cronisti, con i quali ha analizzato la prestazione
personale e collettiva: “Se sono deluso di non aver vinto? Si, visto il possesso
palla che abbiamo avuto i giocatori in campo. Abbiamo creato qualche occasione
ma dobbiamo concretizzarle, la prossima volta. È stata dura come sempre quando
una squadra viene qui e gioca così (chiusa in difesa). Hai bisogno di una
magia, qualcuno che possa saltare l’avversario e creare spazi. Nel primo tempo
ci siamo riusciti e abbiamo creato alcune occasioni, poi man mano che il tempo
passava sia i tifosi che noi abbiamo iniziato a sentire la frustrazione [...]
Credo che dovremmo essere più pazienti: quando abbiamo la palla appena fuori
dall’area avversaria, se riusciamo a tenerla più a lungo e andare da un lato
all’altro magari possiamo creare qualche apertura in più. Lavoriamo sempre sui
nostri punti deboli e miglioreremo l’anno prossimo.
Parlando poi
della propria partita, il centrocampista a detto: “Ho apprezzato la prima partita da titolare. Sono subentrato tre volte
di fila perciò cominciavo ad essere impaziente di giocare dall’inizio ma sono
riconoscente al manager per avermi schierato. Ho inziato a sentire la fatica
intorno al settantesimo minuto e sono stato sostuito ma è stato bello [...]
Sono un calciatore e vorrei giocare sempre ma capisco che la squadra stesse
giocando bene e dovevo avere pazienza. Giocare sulla destra è stato diverso
[...] è sempre un bene poter ricoprire più ruoli, offre all’allenatore diverse opzioni
per schierarti in campo, quindi sono contento.”
Le conclusioni
Come detto, il
terzo posto è virtualmente assicurato perchè basterà un punticino contro il
West Brom per renderlo matematico; una volta raggiunto l’obbiettivo, si potrà
iniziare a preparare davvero la finale di FA Cup.
Non so se la
testa è già a Wembley da più tempo del dovuto ma la mancanza di determinazione
sottoporta è evidente, così come un certo affaticamento fisico.
La logica
vorrebbe che domenica contro il West Brom giocatori come Tomas Rosicky, Theo
Walcott e Jack Wilshere partano titolari per far tirare il fiato a chi – come Santi
Cazorla, Mesut Özil e Alexis Sanchez – ha un bisogno palese di riposo.
Peccato che
Arsène Wenger abbia una logica generalmente diversa rispetto a noi comuni
esseri umani, quindi non so cosa aspettarmi.
La cosa certa
è che continuando a creare così tante occasioni, il gol arriverà.
La speranza è
che arrivi al momento giusto.
Adesso sotto
con il West Brom per salutare al meglio i tifosi e confermare il terzo posto,
poi spazio al grande appuntamento di fine stagione.
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