
Per la prima
ora di gioco, i Gunners sono stati
troppo brutti per meritare la bechè minima ricompensa, uscendo da Old Trafford:
nonostante le assenza di Rooney e van Persie,
infatti, gli uomini di van Gaal si sono dimostrati più reattivi, più
affamati e più precisi di un Arsenal molle e sbadato.
A parte sette
minuti di gioco piacevole ed autoritario, gli uomini di Arsène Wenger – gli stessi
per la sesta volta di fila in campionato – hanno presto perso le misure e l’intensità,
lasciando campo ed iniziativa ai padroni di casa; Young ha fatto il fenomeno
sulla corsia sinistra, Fellaini ha dominato i nostri centrocampisti e Mata ed
Herrera hanno controllato la manovra senza dover fare granché – limitandosi semplicemente
a raccogliere i palloni buttati via troppo facilmente da Santi Cazorla e Alexis
Sanchez.
Senza sorpresa
alcuna, i Red Devils sono passati in
vantaggio grazie ad una bella conclusione al volo di Herrera, dimenticato in
area da Nacho Monreal e Alexis Sanchez; dalle immagini sembrerebbe che le
istruzioni di Arsène Wenger fossero chiare: raddoppiare Fellaini su ogni
pallone alto; così fosse, Alexis Sanchez ha una grossa parte di responsabilità
in occasione del vantaggio avversario.
Anziché
reagire, l’Arsenal si è spento: non fosse stato per una fortunosa deviazione da
parte di Smalling sulla conclusione a giro di Blind da fuori area, avremmo
concluso il primo tempo sotto di due a zero e a quel punto una qualsiasi rimonta
sarebbe stata un miraggio.
Nulla lasciava
preagire che avremmo potuto rispondere al gol di Herrera, almeno fino a quando
Arsène Wenger non ha mandato in campo Jack Wilshere e Theo Walcott al posto di
Bellerín e Cazorla: la mossa dell’alsaziano – va detto – ha cambiato
radicalmente la dinamica della partita e spostato il piatto della bilancia
nettamente dalla nostra parte.
Con Francis
Coquelin spostato a fare il terzino e il trio Jack Wilshere, Aaron Ramsey e
Mesut Özil ad orchestrare dal centro del campo, gli equilibri sono cambiati:
senza voler dimenticare l’orrore della prima ora di gioco, l’ultima mezz’ora è
stata un monologo assoluto da parte nostra e il gol del pareggio – per quanto
aiutato dalla fortuna – una conseguenza inevitabile.
Non fosse
stato poi per l’errore sottoporta di Olivier Giroud...
Va bene così,
portare via i tre punti sarebbe stato un vero furto.
Le parole dei protagonisti
Arsène Wenger
ha analizzato la partita partendo dai tanti difetti: “Non siamo stati convincenti nei movimenti offensivi e abbiamo perso
troppi palloni durante il primo tempo; siamo stati troppo prudenti, non
abbastanza incisivi, un po’ timidi e non abbiamo mosso il pallone abbastanza
verso l’avanti” – ha detto il manager, che si è poi soffermato sugli
aspetti più positivi – “nel secondo tempo
siamo entrati in campo con un approccio diverso [...] abbiamo fatto girare il
pallone più velocemente e questo ha fatto una grossa differenza. Poco a poco
abbiamo preso il sopravvento e siamo stati superiori nell’ultima mezz’ora, avremmo
potuto vincere la partita ma sono molto soddisfatto della reazione che abbiamo
avuto nel secondo tempo.”
Parlando dell’importanza
di questo risultato, Arsène Wenger ha detto: “era importante (fare risultato) perchè si tratta di un big match e
recuperare il risultato in queste partite richiede una forza particolare. Ci
siamo riusciti e ciò dovrebbe farci sentire più forti in vista della prossima
stagione.”
A fare eco al
manager ci ha pensato Theo Walcott, dal cui cross è arrivato l’autogol che ha
portato al pareggio: “Ci siamo preparati
dimenticando tutti i brutti risultati che abbiamo subito qui a Manchester; quest’anno
abbiamo fatto un cambiamento enorme all’interno della squadra, dalla difesa
fino all’attacco. Siamo riusciti ad essere molto più compatti e ciò ci ha
aiutati nelle partite di vertice.”
L’attaccante
ha poi analizzato la prestazione della squadra: “il ritmo nel primo tempo è stato un po’ lento ma nel secondo tempo
abbiamo giocato come sappiamo. Abbiamo offerto un calcio veloce e incisivo e ha
funzionato. Il primo tempo è stato molto deludente e i giocatori hanno
immediatamente capito che serviva un cambiamento radicale all’intervallo.”
Theo Walcott
ha poi parlato del risultato, dei tifosi e degli ultimi tre impegni della
stagione: “Era importante non perdere
oggi. (Old Trafford) è uno stadio bellissimo in cui giocare, i nostri tifosi
sono stati fantastici e affrontiamo le ultime tre partite con grande positività”
Le conclusioni
Visto come il
Manchester United ha vinto all’Emirates Stadium all’andata, l’idea di rendere
il favour non mi sarebbe dispiaciuta affatto.
Restando
invece realisti, il pareggio strappato ad Old Trafford ci spinge ad appena due
punti dalla qualificazione automatica alla prossima Champions League:
basteranno due pareggi in altrettante partite – entrambe in casa, contro Sunderland
e West Brom – per sigillare il terzo posto e passare un’estate tranquilla.
I giocatori
hanno due partite per dimostrare di meritare una maglia da titolari a Wembley e
tanti di loro non si sono fatti una gran pubblicità ieri: Santi Cazorla, Olivier
Giroud e Alexis Sanchez hanno deluso tantissimo ma anche giocatori come Mesut
Özil e Hector Bellerín non si sono dimostrati all’altezza della situazione.
Al contrario,
Jack Wilshere si è dimostrato molto brillante e pericoloso, confermando le
buone sensazioni trasmesse durante le apparizioni contro Hull City e Swansea;
se continua così, è possibile che strappi una maglia a Wembely; discorso
diverso per Theo Walcott, invece, che ha avuto un ruolo determinante contro il
Manchester United ma ha profondamente deluso contro lo Swansea; l’attaccante
non è ancora tra i candidati ad un posto da titolari – a differenza di Danny
Welbeck, qualora recuperi completamente: con Olivier Giroud appannato, l’inglese
potrebbe approfittarne per scavalcarlo e guidare l’attacco in occasione della
finale di FA Cup.
Come detto,
restando due partite per convincere Arsène Wenger: appurato che la serie di sei
partite consecutive giocate con gli stessi undici si fermerà mercoledì sera,
ogni giocatore sano ed arruolabile può aspirare ad un posto negli undici che
sfideranno l’Aston Villa il 30 Maggio.
A voi cogliere
l’occasione, Gunners.
Nessun commento:
Posta un commento
I Vostri Commenti