Finalmente si
torna in campo, Gooners!
Di nuovo di
scena di lunedì dopo la sfida della settimana scorsa a casa dell’Hull City, questa
volta ci troviamo di fronte lo Swansea di Monk – una squadra non elogiata
quanto meriterebbe.
Si parla tanto
del Southampton come si è parlato tantissimo dell’Everton l’anno scorso, in
compenso si parla pochissimo di un Club che da due stagioni centra una salvezza
più che tranquilla con un budget molto limitato e proponendo un calcio
piacevole ed efficace.
La classifica
dice che i gallesi sono davanti a Club come lo stesso Everton (£ 30m spesi per
il solo Lukaku) o il West Ham, oltre ad essere ad una manciata di punti dal
miracoloso Southampton di Koeman e dal Tottenham di Pochettino – considerato
uno dei principali pretendenti ad un posto in Champions League.
Attenzione
quindi stasera, affrontiamo un avversario che sa giocare a calcio e dev’essere
considerato alla stregua di Club molto più blasonati e temuti.
La gara di
andata è stata una di quelle sfide che abbiamo letteralmente buttato via, una
di quelle che ci sono costati punti indispensabili nella lotta per il titolo;
al vantaggio iniziale firmato da Alexis Sanchez (imbeccato da un’azione
meravigliosa di Danny Welbeck) sono seguiti minuti di sofferenza ingiustificata
e la capitolazione finale, sancita dalla punizione di Sigurdsson e dalla
zuccata di Gomis.
Ricordo le
critiche – tante e meritate – che seguirono la partita, quindi mi aspetto che
stasera gli uomini di Arsène Wenger abbiano la cattiveria giusta per consumare
la propria vendetta.
La Conferenza Stampa
Durante l’abituale
incontro con la stampa, Arsène Wenger ha confermato che Alex Oxlade-Chamberlain,
Mikel Arteta, Mathieu Débuchy e Danny Welbeck non saranno disponibili questa
sera, mentre Aaron Ramsey è in forte dubbio in seguito al calcione rimediato
lunedi scorso; il gallese non si è allenato per tutta la settimana, improbabile
quindi che parta titolare contro lo Swansea – toccherà quindi a Jack Wilshere o
Theo Walcott rimpiazzare Aaron Ramsey, con il primo favorito sul secondo.
Se i tempi di
recupero sono più incerti per quanto riguarda Mikel Arteta e Alex
Oxlade-Chamberlain, il terzetto rimanente sarà già a diposizione per la sfida
di Old Trafford del prossimo weekend – partita che dirà moltissimo sulla nostra
posizione finale in campionato.
Arsène Wenger
ha poi elogiato la crescita di Laurent Koscielny (“Ha velocità, tecnica, intuito ed intelligenza [...] è davvero
soddisfacente vederlo realizzare il suo potenziale perchè è un giocatore che ho
acquistato dal Lorient. Quando ascolti gli opinionisti, ti danno sempre nomi
che tutti già conoscono”), Theo Walcott (“un
attaccante è al massimo tra i 26 e i 32 anni e io non voglio mancare il suo
momento d’oro [...] credo la sua posizione migliore sia quella di attaccante,
lavoro con lui in entrambi i ruoli (attaccante e ala) ma la qualità dei suoi
inserimenti è fantastica [...] da giovane era troppo frettoloso nelle
conclusioni ma ora è un buon finalizzatore”) e Calum Chambers (“la sua statura, il fatto che sia
intelligente e legga bene il gioco lo rendono un giocatore centrale. Oggi sulla
fascia c’è bisogno di più velocità ed agilità, più cambi di direzione. Lui ha
la resistenza, la forza e la qualità per essere un centrale di difesa o anche
di centrocampo”), prima di chiudere con un messaggio per l’anno prossimo: a
chi chiedeva se l’Arsenal potesse vincere il campionato giocando il calcio di
sempre, Arsène Wenger ha risposto così: “La
questione non è che tipo di calcio giochi, è quanto bene lo pratichi. Ad esempio,
nessuno dubita del gioco del Barcellona (oggi) però quando hanno iniziato
questa filosofia qualcuno si è chiesto “non saranno troppo ingenui?”, poi hanno
vinto tutto e i dubbi sono scomparsi. Non si possono giocare 38 partite allo
stesso livello. Bisogna trovare l’equilibrio giusto per fare in modo di poter
vincere anche quando il gioco non è al top.”
Parole sante,
ora vediamo se questo equilibrio così promettente possiamo portarcelo anche
nella prossima stagione...
L’Avversario
Come detto, lo
Swansea è un avversario molto temibile.
La squadra di
Monk viene da due vittorie consecutive contro Newcastle e Stoke City, ha ancora
ambizioni europee e ha perso una sola delle ultime sei partite, in trasferta
contro il Leicester City.
Come successo
all’andata, l’uomo più pericoloso tra gli avversari sarà l’ecuadoriano
Jefferson Montero, la cui velocità ci ha fatto malissimo al Liberty Stadium;
toccherà a Hector Bellerín fare in modo che il veloce esterno dei gallesi non
faccia troppi danni, Calum Chambers ha ancora gli incubi dalla sfida del
Novembre scorso! In mezzo occhio anche alla creatività di Sigurdsson, libero di
svariare sulla trequarti pur partendo probabilmente dalla corsia di destra, e
agli inserimenti di Shelvey e Cork.
Lo Swansea non
è squadra fisica ma piuttosto tecnica, quindi dovremo essere più precisi,
dinamici e ficcanti degli avversari per portare a casa i tre punti; in questo
senso, l’ispirazione di Mesut Özil e Santi Cazorla sarà indispensabile per
assicurare il controllo della partita.
Data l’inclinazione
dello Swansea ad adoperare una linea difensiva alta e dato l’impegno casalingo,
Arsène Wenger potrebbe decidere di lanciare Theo Walcott al centro dell’attacco,
provando quindi a sfruttarne la velocità e gli inserimenti centrali alle spalle
dei difensori; peccato per l’assenza di Danny Welbeck, forse quella di stasera
sarebbe potuta essere l’occasione ideale per mettere insieme la sua rapidità e
la prestanza fisica.
La Formazione di Arsène Wenger
Volete una
statistica interessante ma inutile? Dal 1996 ad oggi, Arsène Wenger non ha mai
schierato la stessa squadra per più di tre volte di fila; dovesse recuperare
Aaron Ramsey, l’alsaziano potrebbe scegliere gli stessi undici per la QUINTA
volta consecutiva – un record assoluto.
Improbabile
però che Aaron Ramsey venga rischiato non essendosi allenato per niente, più
realistico che sia Jack Wilshere a prenderne il posto sull’esterno di destra.
L’unico altro
cambio potrebbe essere Theo Walcott al posto di Olivier Giroud – per le ragioni
spiegate – però il francese non sta demeritando e dovrebbe conservare la maglia
da titolare.
Ecco quindi
che David Ospina ed il blocco difensivo composto da Hector Bellerín, Per
Mertesacker, Laurent Koscielny e Nacho Monreal saranno confermati, così come
Francis Coquelin davanti alla difesa e Santi Cazorla in cabina di regia,
coadiuvato nel compito da Mesut Özil. Largo a sinistra opererà Alexis Sanchez,
con Jack Wilshere dalla parte opposta, mentre Olivier Giroud occuperà il centro
dell’attacco e proverà ad imbeccare gli inserimenti intorno a lui.
Sarà una
questione di tecnica, palleggio e passaggi filtranti – quindi spetterà ai
nostri funamboli far valere tutte le proprie immense qualità.
Questi gli
undici che Arsène Wenger dovrebbe mandare in campo questa sera alle 21 (ora
italiana):
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