Prendendo
spunto dalla lucidità di Massimo Ferrero, mi verrebbe da chiedere: ce lo fate
rifarcelo?
Un paio di
mesi fa siamo arrivati ad Old Trafford pieni di dubbi (altrui) e ne siamo
usciti come semifinalisti di FA Cup, vincendo con merito una gara condotta
quasi sempre da padroni.
Non serve
dirlo, l’obbiettivo è lo stesso anche oggi: il Manchester United di van Gaal ha
una flebile speranza di arrivare al terzo posto, però senza una vittoria contro
di noi questo obbiettivo svanirebbe come sono già sfumate la Capital One Cup,
la FA Cup e la Champ...oops.
Sfottò a
parte, la classifica dice che il Manchester United ha la possibilità di
scavalcarci vincendo questo pomeriggio, tuttavia noi abbiamo ancora una partita
da recuperare e potremmo comunque terminare il campionato terzi, anche perdendo
a casa dei Red Devils; la classifica
però dice anche che il secondo posto non è troppo lontano – anzi: sempre in
virtù della partita da recuperare, possiamo ancora riacciuffare il Manchester
City e approfittare del minimo passo falso da parte dei Citizens, qualora dovessero compierne uno.
Per fare ciò,
tuttavia, non ci è permesso lasciare anche solo mezzo punto per strada oppure
il nostro obbiettivo sarà terminare terzi ed evitare i preliminari di Champions
League.
La sconfitta
interna contro lo Swansea ci ha ricordato che il campionato è tutt’altro che deciso,
oltre a ricordarci che la minima distrazione viene sistematicamente e
impietosamente punita; lo scenario sarà lo stesso anche ad Old Trafford, dove
giocatori come Rooney, Di Maria, van Persie e Falcao non aspettano altro che un
istante di disattenzione per segnare.
Primo
obbiettivo, difendere con ordine e controllare il gioco; assicurato quello, si
potrà trovare la falla in una difesa del Manchester United tutt’altro che
imbattibile. Gli uomini di van Gaal hanno interrotto la striscia di tre
sconfitte consecutive battendo il Crystal Palace in trasferta, quindi avranno
recuperato morale e convinzione per farci male; dal canto nostro, c’è attesa
per vedere quale sarà la reazione alla sorprendente battuta d’arresto
registrata lunedì scorso.
La partita
promette quindi di essere carica di tensione, come quando partite come questa
decidevano i campionati.
La Conferenza Stampa
Arsène Wenger
ha incontrato i media nella giornata di venerdì e ha parlato della situazione
in casa Arsenal: per quanto riguarda gli infortunati, nessuno di coloro che
sono stati fuori lunedì sera è tornato a disposizione. Il più vicino al rientro
è Danny Welbeck, tuttavia l’attaccante potrebbe non recuperare in tempo ed
essere lasciato fuori; per quanto riguarda invece Alex Oxlade-Chamberlain,
Mathieu Débuchy, Mikel Arteta e Abou Diaby, il loro rientro è fissato al più
presto per la sfida di campionato contro il West Brom sabato prossimo, esiste
però la possibilità che il quartetto non sia disponibile fino a pochi giorni
prima la finale di FA Cup.
Notizie poco
rassicuranti, insomma, alle quali fa fortunatamente da contraltare il pieno
recupero di Aaron Ramsey.
Parlando dei
progressi della squadra, Arsène Wenger si è dimostrato fiducioso ma allo stesso
tempo anche molto cauto: “Certo, ho visto
abbastanza per dire che possiamo lottare per il titolo[...]. Abbiamo il
sentimento di aver fatto dei progressi ma abbiamo un’ottima opportunità di
dimostrarlo domenica perchè ad ogni partita tutto è rimesso in discussione
[...] Una cosa che dimostra i propri reali progressi è la continuità di
rendimento e il livello di coesione all’interno della squadra. Credo inoltre
che la maniera in cui risponderemo alla delusione di lunedì scorso sarà un
grosso indicatore della nostra forza”
Il manager si
è poi soffermato sulla posta in palio: “Innanzitutto
possiamo matematicamente tenerli a distanza e sostanzialmente assicurare il
terzo posto. Inoltre, possiamo lanciare un segnale importante perchè abbiamo
già vinto lì in FA Cup e farlo anche in campionato sarebbe importante a livello
psicologico.”
L’Avversario
Parlando di
Manchester United, vediamo cosa aspettarci dai Red Devils: la risicata ma
fondamentale vittoria di Selhurst Park (e la contemporanea sconfitta del
Liverpool) ha assicurato un posto tra le prime quattro del campionato, quindi
ciò che viene ora è tutto bonus.
Occhio quindi
a questa spensieratezza, che abbinata alla voglia di farci lo scalpo potrebbe
essere pericolosa.
In termini di
formazione, sia Shaw che Rooney sono usciti malconci dall’ultima partita ma
dovrebbero essere recuperati, mentre Michael Carrick e Rafael non ci saranno;
ancora in dubbio sia Angel Di María che Robin van Persie, l’impressione però è
che entrambi saranno a disposizione di van Gaal.
Probabile per
la battaglia decisiva per l’esito della partita si svolga a centrocampo, dove
Herrera e Mata proveranno ad avere la meglio su Cazorla e Özil: la squadra che
saprà controllare il pallone avrà probabilmente le migliori opportunità per
vincere.
Attenzione
ovviamente anche a Fellaini, divenuto incredibilmente il terminale offensivo di
una squadra che ha invesito massicciamente per acquistare giocatori come Di
María e Falcao...misteri del calcio!
Come detto in
precedenza, il punto debole del Manchester United è una difesa ballerina,
spesso in difficoltà quando puntata in spazi aperti: la velocità di Alexis
Sanchez potrebbe fare la differenza, tuttavia servirà la migliore ispirazione
da parte dei nostri centrocampisti per creare spazi sulla trequarti.
Avversario
ostico e fortunato, un mix pericolosissimo.
La Formazione di Arsène Wenger
Alla luce di
quanto rivelato in conferenza stampa da Arsène Wenger, la formazione non sarà
molto diversa da quelle viste in campo recentemente.
Ancora una
volta, l’unico dubbio riguarda la fascia destra, recentemente territorio di
proprietà di Aaron Ramsey ma appetita da un Jack Wilshere sempre più brillante.
In attacco
Theo Walcott non ha fatto nulla per convincere Arsène Wenger a schierarlo, così
come nessuno in difesa ha commesso errori tali da rischiare il posto.
Azzardando,
direi che Jack Wilshere partirà titolare al posto di Aaron Ramsey ma credo che
alla fine sarà ancora il gallese a spuntarla.
Come per le
precedenti cinque uscite quindi, David Ospina sarà regolarmente tra i pali,
protetto da una linea a quattro composta da Hector Bellerín, Per Mertesacker,
Laurent Koscielny e Nacho Monreal; a centrocampo Francis Coquelin proteggerà le
spalle di Santi Cazorla e Mesut Özil, il cui compito sarà imbeccare Aaron
Ramsey, Alex Sanchez e Olivier Giroud.
Questi gli
undici titolari che Arsène Wenger dovrebbe mandare in campo questo pomeriggio
alle 17 (ora italiana):
Nessun commento:
Posta un commento
I Vostri Commenti