
Se la vittoria
del Community Shield, contro il Chelsea, ci aveva dato l'illusione di una
squadra pronta, in palla, in grado di recitare un ruolo da protagonista fin
dall'inizio del campionato, il West Ham ci ha riportati con inarrivabile
immediatezza sulla terra, sgretolando ogni nostra certezza, a cominciare da
quella saracinesca che risponde al nome di Čech .
La sconfitta
nel derby ha messo a nudo problematiche già conosciute, ma che speravamo di
aver superato; questa volta non avevamo un preliminare di Champions League a
distrarre i nostri ragazzi, eppure la squadra si è fatta mettere nel sacco da
una formazione, quella di Slaven Bilic, coriacea, ordinata, e sempre più
cattiva nei momenti che contano.
Wenger ha
messo in campo la formazione che ci aspettavamo: un 4-2-3-1 con Debuchy sull'out
di destra al posto di Bellerín, Santi Cazorla posizionato al fianco di Coquelin
per costruire la manovra, ed il terzetto composto da Chamberlain, Ramsey e Özil
a supporto di Giroud. Bilic ha risposto con un solido 4-4-2 con un rombo a
centrocampo, puntando sul giovanissimo Oxford (16 anni!), affiancato da Noble e
Kouyate, e sulla rapidità e la tecnica dell'ex marsigliese Payet, quest'ultimo
trequartista a supporto del duo offensivo composto da Zarate e Sakho.
La partenza
del West Ham sorprende subito gli uomini di Wenger ma, dopo una decina di
minuti di sofferenza, Chamberlain sfiora il vantaggio con un gran tiro al
volo. Da questo momento la manovra dei Gunners sembra più fluida, ma il West
Ham di Bilic trova sempre le giuste contromisure e riesce a mettere in crisi la
difesa nostra retroguardia con il dinamismo di un brillante Payet. Poco dopo,
Chamberlain strappa applausi con una solitaria sortita offensiva da 60 metri,
ma il suo traversone non trova nessun compagno; Ramsey ci prova un paio di
volte, ma senza successo, centrando anche la traversa. Sul finire del primo
tempo, sugli sviluppi di una punizione procurata dal pimpante Oxford (che
personalità!), Čech esce a vuoto, e permette a Kouyatè di buttarla dentro sulla
sciabolata del solito Payet. Nella ripresa l'Arsenal cerca di correre ai ripari
con un possesso palla prolungato ma sterile, gli Hammers si difendono
ordinatamente chiudendo ogni spazio. Giroud prova a centrare il bersaglio
grosso con un tiro dal limite, ma Adriàn è attento. Al 58' minuto, nel momento
in cui l'Arsenal sembra crescere, Zarate pesca il Jolly, ma con un tiro
apparentemente innocuo, ancora una volta trovando un alleato in Čech ,
tuffatosi colpevolmente in ritardo. A questo punto Wenger prova a correre ai
ripari inserendo Sànchez, tuttavia la squadra non riesce a creare occasioni
pericolose, anzi, Koscielny, con un retropassaggio insensato, obbliga Čech ad un'uscita disperata! Nel finale si registra
uno scontro pericoloso tra Tomkins e Giroud, per fortuna senza conseguenze per
entrambi, poi è Koscielny a dover intervenire per evitare il.....3-0.
Le parole dei protagonisti
Al termine
della gara, Wenger ha analizzato la gara ponendo l'accento sulla pressione e
sulla condizione fisica: "Abbiamo sbagliato sicuramente approccio, giocando
male sia in attacco che in difesa. Quando capitano queste situazioni, in cui
non riesci a far bene né avanti, né dietro, bisognerebbe fare attenzione a non
perdere. E' vero anche che il West Ham aveva giocato più di noi fino a quel
momento, ed era difficile stargli dietro, ma abbiamo tutto il tempo necessario
per riprenderci. Cosa faremo dopo questo risultato? Dobbiamo lavorare e parlare
poco: su di noi c'è troppa pressione, non si può negarlo"
Conclusioni
Indubbiamente
la squadra è parsa poco brillante, ma è venuta a mancare anche la personalità;
la difesa ha offerto una prestazione da incubo, completata da una delle
peggiori partite dell'intera carriera di Čech . La manovra è apparsa lenta, e
non è un caso che i pochi pericoli siano stati propiziati dal moto perpetuo di
Chamberlain, ovvero il nostro uomo più brillante. Giroud ha mostrato i soliti
limiti, scomparendo dal campo in mancanza di rifornimenti, mentre Özil si è
goduto la gara da una posizione invidiabile.....
E adesso?
Adesso si torna a parlare prepotentemente di mercato, e già si vocifera di
un'accellerazione per Benzema......
Pietro
La Barbera
Stava scorrendo tutto troppo bene: pre season e Community Shield! Peccato! Una battuta di arresto è, comunque, anche fisiologica ma soprattutto terapeutica in quanto farà tornare tutti con i piedi per terra. Criticare questo e quello è giustificabile e comprensibile (mi riferisco non all'articolo ma ai vari blog e alla stampa) quando vengono disattese alcune aspettative. Mi auguro che "board e manager" restino fermi nelle loro convinzioni e che ciò che è accaduto ieri non porti a qualche "panic buy".
RispondiEliminaEsatto, tutto filava liscio - TROPPO liscio.
EliminaCredo che una sberla del genere faccia bene a tanti: Ramsey, Coquelin, Özil e soprattutto Wenger, perché è fisicamente impossibile mettere in campo Cazorla, Özil e Ramsey senza congestionare il centrocampo.
Avanti con il Palace adesso, senza far troppi drammi per questa brutta prestazione
C'è da dire che abbiamo affrontato un avversario con ben sei gare di Europa League nelle gambe; la differenza c'era, e si è vista. Credo che la disamina di Wenger, per quanto difficile da accettare, sia la più condivisibile.
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