
Non fatevi
ingannare dagli ultimi quindici minuti, passati a respingere gli assalti di un
Crystal Palace alla disperata ricerca del pareggio: la partita di ieri avremmo
dovuto mandarla in archivio dopo nemmeno venti minuti – ma la scarsa vena
realizzativa dei nostri l’ha tenuta aperta fino all’ultimo secondo.
In quelli che
sono stati venti minuti di calcio a ritmi altissimi, Olivier Giroud, Aaron
Ramsey ed Alexis Sanchez hanno avuto più di un’occasione per mandare
definitivamente al tappeto un Crystal Palace in evidente difficoltà –
soprattutto sulla corsia di destra; il povero Ward – che poi si rifarà con gli
interessi – ha sofferto le pene dell’inferno contro il duo Alexis Sanchez-Mesut
Özil, entramb ispiratissimi, ed è stato graziato più di una volta dall’imprecisione
di chi si è trovato a tu per tu col portiere.
Il vantaggio,
firmato Olivier Giroud, ci ha illusi di aver fatto il più duro, però la
reazione dei padroni di casa e qualche amnesia difensiva ci hanno presto
riportati con i piedi per terra: poco prima della mezz’ora è arrivato il
pareggio, ad opera di Ward – con la netta complicità di Laurent Koscielny – e poi
il palo clamoroso colpito da Wickham in apertura di ripresa, a pochi passi da Čech.
Da quel momento
siamo apparsi più vulnerabili e piú disuniti, eppure nemmeno una decina di
minuti dopo il pareggio, eccoci di nuovo in vantaggio: cross dalla destra di
Hector Bellerín, elevazione impressionante di Alexis Sanchez e colpo di testa
deviato nella propria rete dal povero Delaney.
Il calcio è
proprio strano, a volte.
Come detto, il
finale è stato molto più complicato di quanto sarebbe dovuto effettivamente
essere: Francis Coquelin ha rischiato l’espulsione, Per Mertesacker ha salvato
la baracca vincendo parecchi duelli aerei ma in fin dei conti dobbiamo
ringraziare un errore grossolano di Mutch sottoporta e pure la fortuna, perchè
il colpo di testa di Ward al 90’ è
finito dritto tra le mani di Petr Čech.
Una vittoria
importante, per quanto sofferta, che cancella il brutto esordio; non siamo
ancora ai livelli del finale della scorsa stagione, però siamo apparsi molto
più vivi e reattivi rispetto ad una settimana fa.
Il prossimo
appuntamento è di quelli che contano: all’Emirates Stadium arriva il Liverpool,
un buon test per capire quale Arsenal abbiamo sotto gli occhi.
Le parole dei protagonisti
Arsène Wenger
si è detto soddisfatto della vittoria e della prestazione, soprattutto per come
la squadra ha giocato nel primo tempo e difeso nel secondo: “Abbiamo giocato un
calcio fluido nel primo tempo e [dopo il pareggio] siamo riusciti a ritrovare
il gol. Nella seconda metà della partita abbiamo dovuto chiuderci e lottare, e
lo abbiamo fatto bene. Sono soddifatto perchè abbiamo messo in campo qualità che
saranno molto importanti durante la stagione.“
Il manager ha
poi elogiato alcuni dei propri giocatori, difendendo dapprima Francis Coquelin
(“non meritava il secondo giallo, c’era pressione perchè fosse espluso") e poi
tessendo le lodi di Alexis Sachez (“porta aggressività, mette sotto pressione i
difensori avversari e crea occasioni da gol [...] è ancora a corto di
preparazione ma è un guerriero”) e di Mesut Özil (“è un piacere ammirare la
qualità e l’intelligenza delle sue giocate [...] come ho già detto vorrei che
segnasse qualche gol in più. La cosa che mi è piaciuta di piú del suo gioco
oggi è stata la voglia di proporsi in profondità, alle spalle dei difensori.”)
Carezza finale
per Santi Cazorla, impiegato di nuovo in regia: “Cazorla è fondamentale per l’inizio
del nostro gioco, è il migliore nel passare il pallone tra le linee e
alleggerire la pressione, per questo l’ho schierato in posizione più centrale.
Non è più il giocatore di fascia che può sovrapporsi e andare al cross.”
Incassati i
tre punti, è già tempo di mettere da parte la partita di Selhurst Park e
concentrarsi sulla visita del Liverpool, che stasera sarà di scena contro il Bournemouth.
Appuntamento a
lunedì prossimo, la settimana sarà fondamentale per aumentare ancora la
brillantezza e la rapidità dei nostri uomini migliori.
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