
La cattiva
abitudine di non segnare abbastanza gol è ancora lì, eppure eccoci a commentare
la seconda vittoria consecutiva, il terzo clean-sheet
di seguito e il quarto risultato utile di fila – che ci proiettano al terzo posto
assieme al Manchester United.
Forse non
siamo abbastanza cattivi sottoporta, di certo siamo poco fortunati e i portieri
avversari si esaltano quando si trovano davanti Alexis Sanchez e gli altri,
peró in termini di qualità offensive e satabilità difensiva siamo in scia al
Manchester City: una volta corretto il nostro difetto più grande, sono sicuro
che ne vedremo delle belle.
Le parole dei protagonisti
Dello stesso
avviso sembra essere anche Arsène Wenger, che in sala stampa ha analizzato la
vittoria sullo Stoke City:
“A
livello tecnico abbiamo avuto degli ottimi momenti durante il primo tempo e abbiamo
giocato il calcio che vogliamo giocare, creando tante occasioni. Forse, a voler
essere critici, si potrebbe dire che esiste ancora un divario troppo grande tra
le occasioni che creiamo e i gol che segnamo ma quelli arriveranno in fretta
non appena s’iniziano a vincere le partite in casa”
Il manager ha
poi elogiato alcuni dei suoi giocatori, in particolare Theo Walcott:
“Ha
segnato un gran gol perché servono qualità tecniche e tempismo [...] ha giocato
bene e avuto tante occasioni, può essere un attaccante prolifico; più crederà
nella possibilità di segnare, più gol farà”
Dal canto suo,
l’attaccante ha parlato del proprio gol e della prestazione personale:
“Alcune
cose passano inosservate, a volte, come il contrasto di Francis Coquelin. É in
quel ruolo per un motivo e si è visto, ha iniziato lui l’azione; ovviamente il
passaggio di Mesut Özil è stato fantastico, a quel punto era tutta una
questione di controllo – che ha messo fuori gioco il difensore. Sono contento d’aver
segnato. Sono deluso perché avrei dovuto segnarne molti, molti di più ma ero al
posto giusto, nel momento giusto e ne sono felice.”
L’attaccante
ha poi condiviso qualche riflessione sui prossimi impegni:
“Adesso
abbiamo quattro trasferte molto difficili (Dinamo Zagabria, Chelsea, Tottenham e Leicester), che misureranno la forza
della squadra per intero [...] ogni partita sarà difficile ma credo in questa
squadra e ciò è importante”.
Lo Stoke City
non è il più ostico degli avversari, soprattutto quando gioca lontano dal
Britannia Stadium, però vedere quante occasioni siamo stati in grado di creare –
senza correre un solo pericolo degno di nota – è rassicurante: non abbiamo
perso la pazienza, non ci siamo lanciati disperatamente in attacco ma abbiamo
continuato a giocare il calcio che l’Arsenal deve giocare, finendo con l’essere
ricompensati.
Mercoledì
inizia l’avventura europea e sabato si va in scena a Stamford Bridge, la
speranza è quella di continuare a vedere un Arsenal maturo, attento e paziente
come quello visto sabato pomeriggio.
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