
Sfida molto
temuta alla vigilia, quella del Liberty Stadium è stata in effetti una partita
molto complicata per i Gunners – molto più di quanto il risultato finale possa
suggerire.
Durante un
primo tempo giocato a ritmi troppi bassi e in maniera approssimativa, abbiamo
sofferto la maggiore vivacità dei padroni di casa e siamo stati tutto sommato
fortunati a chiudere la prima frazione in parità: non che Petr Čech abbia
dovuto compiere parate straordinarie, però certo è stato più impegnato di
Fabianski e ha portato un contributo fondamentale alla vittoria finale.
Tutt’altra
storia, invece, la ripresa: al vantaggio iniziale firmato da Olivier Giroud
sugli sviluppi di un corner hanno fatto seguito la zampata di Laurent Koscielny
– complice un’uscita di Fabianski che ha riportato a galla tanti brutti ricordi
– e il sigillo finale di Joel Campbell, al primo centro in Premier League.
Tre gol che
hanno seppellito qualsiasi velleità di uno Swansea comunque ostico, punito ben
oltre i propri demeriti.
È così che
fanno le grandi squadre, si dice: soffrono, restano compatte, pazientano e poi –
una volta passata la tempesta – colpiscono.
Inesorabilmente.
Implacabilmente. Letalmente.
Non so se
siamo una grande squadra, non so se arriveremo fino in fondo, non so se siamo
pronti per vincere il titolo; so che abbiamo vinto cinque partite di fila,
segnando sedici gol e incassandone appena tre, e che siamo in testa alla
classifica assieme al Manchester City – lontani quattro punti dal Manchester
United, otto punti dal Liverpool e ben quattordici dal Chelsea.
Le parole dei protagonisti
Arsène Wenger
ha congratulato i suoi per la vittoria, mettendo l’accento sull’importanza di
passare indenni un primo tempo complicato:
“Abbiamo vissuto un primo tempo complicato ma abbiamo tenuto bene. Ho fatto
riposare otto giocatori mercoledì scorso, ci è servito un po’ di tempo per ritrovare
il ritmo partita. Sono soddisfatto perchè siamo riusciti a mantenere la porta
inviolata in un periodo molto difficile [...], poi una volta che abbiamo
segnato il primo gol è stata tutta un’altra partita”
Il manager ha
poi reso omaggio a Joel Campbell, che ha trovato il primo gol con la maglia
dell’Arsenal:
“Ha dovuto aspettare ed essere paziente, per avere una possibilità [...];
oggi ha segnato e avrebbe potuto segnare ancora – il che è un dato
interessante.Avete visto che quando è circondato da buoni giocatori, è anch’egli
un buon giocatore.”
Le parole
finali, Arsène Wenger le ha dedicate al gol di Laurent Koscielny, che ha generato
qualche controversia:
“Non mi pare ci fosse un fallo ma forse mi sono perso qualcosa – devo riguardare
le immagini.
Non mi sembrava evidente, visto da fuori.”
Adesso sotto
con il Bayern Monaco, per una partita che rischia di essere decisiva per il
passaggio del turno in Champions League; perdere all’Allianz Arena potrebbe
complicare di nuovo i calcoli, soprattutto in caso di vittoria dell’Olympiacos
contro la Dinamo Zagabria, però strappare punti ai tedeschi resta un’autentica
impresa.
Con la
concentrazione, la voglia e la determinazione di due settimane fa, l’impresa è
possibile – però bisogna essere realisti e aspettarsi di più da un Bayern
Monaco che vorrà chiudere il discorso qualificazione.
Un’altra notte
di passione ci attende, Gooners.
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