Un autogol,
due infortuni e un rigore sbagliato causa scivolone: difficile analizzare una
sconfitta che include TUTTI questi elementi.
I tre punti
persi a casa del West Brom pesano, perché la squadra di Pulis ha calciato una
sola volta in porta e ha segnato due gol – complice una difesa molto
approssimativa e un grossa dose di sfortuna.
Nonostante una
prestazione tutt’altro che scintillante, i Gunners sembravano ben partiti per
avere la meglio sui padroni di casa e proiettarsi così in vetta alla classifica
– ed invece si torna a casa con zero punti e due giocatori in meno.
Ma andiamo con
ordine.
Il gol di
Olivier Giroud, su punizione pennellata da Mesut Özil, sembrava mettere la
partita in discesa per noi – fino ad allora molto sterili di fronte ad un West
Brom prevedibilmente arroccato in difesa; sbloccato il risultato, pareva che il
più difficile fosse fatto e che avremmo potuto approfittare di qualche spazio
in più sulla trequarti.
Invece, una
dormita della difesa su calcio piazzato e una deviazione sfortunata di Mikel
Arteta – subentrato all’infortunato Francis Coquelin - hanno ribaltato
completamente la situazione, complicando e di molto la nostra missione.
A poco sono
serviti un possesso palla enorme e una manciata di conclusioni a rete, non c’è
stato verso di rimettere in carreggiata la partita e recuperare il risultato.
Quando Santi
Cazorla è scivolato mentre calciava dal dischetto, spedendo il pallone oltre la
traversa, è apparso evidente che non era esattamente la nostra giornata.
Le
parole dei protagonisti
Arsène Wenger
si è presentato in sala stampa dopo la partita, analizzando in maniera laconica
il risultato del The Hawthorns:
“È stato un brutto pomeriggio, abbiamo sbagliato un calcio di rigore,
concesso due gol in trasferta su calcio piazzato e trasformato il pomeriggio in
un incubo. [...] Il West Brom è stato solido e concentrato al 100% per tutta la
partita, bisogna render loro merito per questo. Più in generale, però, mi è
parso che il nostro gol li avesse buttati un po’ giù e avremmo quindi dovuto
giusto fare attenzione a non permetter loro di tornare in partita troppo
agevolmente. Non posso arrabbiarmi troppo con i giocatori perchè hanno dato
tutto quel che potevano, forse abbiamo perso concentrazione per dieci minuti
sull’uno a zero – al 35esimo eravamo sopra di un gol e al 45esimo sotto di due.
Il modo in cui abbiamo difeso è stato molto, molto approssimativo”
Il manager si
è poi soffermato sull’errore dal dischetto di Santi Cazorla e sugli infortuni
di Mikel Arteta e Francis Coquelin:
“Ho riguardato il rigore e non so cosa sia successo. Ho parlato con Santi
Cazorla, è molto dispiaciuto per l’errore ma è difficile addossargli una
qualche colpa. Dobbiamo accettare quel che è successo e reagire alla prossima
partita. [...] Abbiamo due infortuni di più, dopo oggi: uno è un problema muscolare, mentre l’altro è un infortunio al ginocchio del quale
non conosco l’entità ma ne sapremo certamente di più domani (oggi, ndr), a
proposito di Francis Coquelin. Quello di Mikel Arteta è un problema al
polpaccio.”
Credo che il
rischio più grande, in occasioni come queste, sia di analizzare in maniera
eccessiva una sconfitta che – per quanto bruciante – non è spiegabile con
numeri, statistiche o spiegazioni tattiche.
Si può
discutere sul fatto che una squadra che punta a vincere il titolo non dovrebbe
mostrare cali di concentrazione come quelli che hanno portato ai due gol del
West Brom, tuttavia i giocatori restano esseri umani e nessun essere umano può
restare concentrato per ogni singolo minuto di una stagione da cinquanta e
passa partite.
Fortuna che
tra poco più di ventiquattr’ore si scenderà di nuovo in campo per una partita
assolutamente decisiva, contro la Dinamo Zagabria: una vittoria, se associata
ad una sconfitta dell’Olympiacos a casa del Bayern Monaco, ci terrebbe in vita
per il passaggio agli ottavi di finale di Champions League – altrimenti addio
Europa.
Un’occasione
perfetta per dimenticare il pomeriggio di West Bromwich.
Nessun commento:
Posta un commento
I Vostri Commenti