
Due gli
obbiettivi alla vigilia della partita: cancellare la batosta del St. Mary’s
Stadium e conquistare la testa della classifica, anche se in maniera
temporanea.
Grazie ai gol
di Gabriel – alla prima rete con la
maglia dell’Arsenal – e Mesut Özil e al 170esimo clean-sheet di Petr Čech in Premier League, i due
obbiettivi sono stati centrati.
Aspettando la
sfida tra Leicester e Manchester City, in programma oggi, siamo primi in
classifica e abbiamo ritrovato l’energia andata misteriosamente persa contro il
Southampton.
Avanti così,
Gunners – il prossimo ostacolo si chiama Newcastle.
Le
parole dei protagonisti
La vittoria,
il record di Petr Čech, la buona prestazione di Gabriel ma soprattutto lo straordinario
momento di forma di Mesut Özil – la cui prestazione eccezionale
ha catalizzato l’interesse dei giornalisti presenti in sala stampa.
Commentando la
prestazione della squadra, Arsène Wenger ha spiegato quanto la sconfitta contro
il Southampton fosse difficile da dimenticare, all’inizio:
“Eravamo tesi all’inizio perchè dovevamo digerire il 4-0 e non abbiamo
giocato bene, forse perchè concentrati a non concedere gol in maniera stupida.
Ho cambiato qualche giocatore e con Calum Chambers in mezzo al campo abbiamo
avuto bisogno di tempo per carburare ma negli ultimi 70 minuti abbiamo avuto la
partita in pugno e abbiamo giocato bene. Non è possibile passare dall’inizio
alla fine della stagione senza battute a vuoto e quella (contro il Southampton)
è stata una grossa delusione. Dopo una prestazione del genere tutto sta nel
rispondere in maniera adeguata e oggi in ballo c’era proprio questo.”
Chiusa
rapidamente la parentesi Bournemouth/Southampton, l’interesse si è spostato sul
grande protagonista di giornata – Mesut
Özil:
“Mesut è stato il fulcro della squadra perchè avevamo in campo un nuovo
centrocampista e la sua sicurezza e abilità tecnica hanno rassicurato tutti.
Quando abbiamo avuto qualche difficoltà nella prima parte della gara, il
pallone è sempre passato dai suoi piedi, il che ha trasmesso serenità e fiducia
[...] Ho visto tante buone prestazioni da parte di Mesut Özil, tuttavia ciò che
conta è che convinca tutti di non essere solo un giocatore di talento ma anche
un giocatore desideroso di lavorare per la squadra e impegnarsi molto. Ha
ggiunto i gol agli assist ed è diventato un giocatore completo. (Ciò che
preferisco in lui) è la sua grande qualità tecnica. Una cosa che mi soddisfa
molto è il tempismo dei suoi passaggi. Se dalla tribuna pensi che dovrebbe
passare il pallone ora – lui la passa in quel momento. Nei secondi che ti sono
necessari per completare il tuo pensiero, la palla è già partita. È qualcuno la
cui musica è sempre intonata e ciò è molto complicato da ottenere in campo
perchè le decisioni vanno prese molto velocemente e fare sempre la scelta
giusta non è semplice.”
Completato l’elogio
del regista tedesco, il manager ha congratulato Petr Čech per il record
assoluto di clean-sheets in Premier League:
“Credo che possa essere molto fiero perchè si tratta di un traguardo
eccezionale e la gente ancora una volta fatica a realizzare quanto impegno ci
sia dietro, la concentrazione e la costanza nel suo atteggiamento. Inoltre è un
portiere molto talentuoso. Per qualcuno, la costanza è una delle cose più
difficili da raggiungere.”
Le parole
finali sono dedicate a Gabriel,
autore del gol che ha sbloccato la partita e protagonista in difesa:
“Non abbiamo parlato di lui perchè Özil ha assorbito tutta la conferenza
stampa. Penso sia stato molto pericoloso sui calci piazzati e abbia difeso
molto bene. È rimasto concentrato, è stato agile, veloce e molto solido nei
contrasti.”
Solo buone
notizie, insomma.
Si tratta del
Bournemouth e non certo del Barcellona, però non è mai semplice vincere contro
una squadra che viene da sei risultati utili consecutivi – ancora meno quando
si è reduci da una batosta come quella del St. Mary’s Stadium.
Oltre alla
buona prova di Gabriel, fanno ben
sperare le prestazioni di Alex Oxlade-Chamberlain, Kieran Gibbs e Calum Chambers – tutti giocatori di cui
avremo bisogno per continuare questa lunga maratona.
Tra cinque
giorni all’Emirates Stadium arriva un Newcastle allo sbando, l’imperativo è
portare a casa altri tre punti prima che il calendario s’infittisca e avversari
come Liverpool, Chelsea e Stoke si profilino all’orizzonte.
Un passo alla
volta, come sempre.
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