
È stata molto
dura, forse più del previsto e certamente molto più di quanto i quindici minuti
iniziali potessero suggerire; avessimo trovato il gol subito, quando il
Newcastle era assolutamente incapace di prendere le contromisure necessarie per
arginare Hector Bellerín, Mesut Özil e Alex Oxlade-Chamberlain,
adesso staremmo probabilmente commentando una vittoria molro più facile.
Il non aver
capitalizzato il dominio iniziale, unito alla stanchezza accumulata in questo
periodo così intenso e alla frustrazione generata da qualche errore di troppo,
hanno reso la sfida contro i Magpies
terribilmente complicata.
Ci sono volute
le grandi parate di Petr Čech e una zampata di Laurent Koscielny, a venti minuti dalla fine, per portare a casa tre punti
molto importanti e issarsi al primo posto solitario in classifica, con due lunghezze
di vantaggio sul Leicester City e tre sul Manchester City.
La partita
contro il Sunderland in FA Cup arriva al momento giusto per far rifiatare
qualche titolare visibilmente in apnea come Mesut Özil e Olivier Giroud, in vista della trasferta ad Anfield del 13 Gennaio.
La corsa è
ancora lunghissima e piena di ostacoli...
Le
parole dei protagonisti
Arsène Wenger,
soddisfatto ma provato dall’intensità della sfida, si è presentato in sala
stampa per commentare la vittoria contro il Newcastle.
Il manager ha
sottolineato l’importanza del risultato e applaudito la prestazione di Petr Čech, protagonista assoluto quando gli avversari hanno guadagnato
campo e creato seri pericoli ai padroni di casa.
“È stata una partita difficile, contro un buon Newcastle. Le nostre gambe
erano molto pesanti, devo ammetterlo. Siamo stati messi alla prova da una
squadra con grandi qualità tecniche e abbiamo peccato in fluidità e movimento.
La nostra missione era stare compatti e vincere la partita, in un modo o nell’altro.
Oggi siamo stati sotto esame difensivamente e a livello mentale, più che
offensivamente. Sono nel mondo del calcio da abbastanza tempo per capire l’amarezza
dei giocatori del Newcastle, che hanno giocato molto bene, però so anche che
essere capaci di vincere pur non giocando bene mostra alcune qualità mentali di
una squadra che saranno molto importanti nei momenti di difficoltà”
Arsène Wenger ha poi risposto ad una domanda
circa il momento di forma della squadra, o piuttosto quanto la squadra sia
affaticata:
“Un po’, si. Credo che la squadra abbia dato tanto durante il periodo
natalizio e abbiamo giocato tante partite anche prima. Però, in fin dei conti,
cosa guardano i tifosi dopo le partite di fine anno? Alle quattro partite
giocate e quanti punti abbiamo fatto. Nove punti sono accettabili, se non
buoni. Dieci sarebbero stati ideali perchè se guardiamo alla stagione passata,
credo che il Manchester City ne avesse fatti dieci, il secondo sette e noi ne
abbiamo fatti sei o sette. Il Manchester United ne ha fatti sette, il
Manchester City ne ha fatti dieci durante Natale. Nove non sono male.”
La chiusura è dedicate
a Petr Čech, nominato Man of the
Match:
“Se Čech continua così, potrà aggiungere qualche clean sheet al suo record
perchè ha dimostrato di essere veramente, veramente bravo. A volte, quando
raggiungi un record capita di rilassarsi troppo nella partita successiva e
perdere concentrazione ma lui ha sfornato due grandi parate, nel primo e nel
secondo tempo, è stato importantissimo per noi.”
Già, non è la
prima volta che il portierone ceco ci tiene in partita in momenti difficili; ce
ne sono stati, ce ne saranno altri ma finchè metteremo in campo lo stesso
spirito e la stessa determinazione che ci hanno portato ad avere la meglio sul
Newcastle, questa squadra potrà continuare la corsa.
Impossibile
dire dove finiremo, però una cosa è certa: con questa solidarietà in campo,
potremo continuare a dire la nostra.
Sotto con la
FA Cup ora, poi si andrà ad Anfield per vedere di che pasta siamo fatti.
Con un Alexis Sanchez in più.
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