
La qualificazione
è raggiunta, questo il dato più importante emerso dalla sfida contro il
Sunderland; sarebbe potuto essere più semplice, soprattutto alla luce della
formazione scelta da Arsène Wenger, però l’importante era passare al turno
successivo ed evitare un replay.
Missione
compiuta, quindi, grazie ai gol di Joel
Campbell, Aaron Ramsey e Olivier Giroud.
Ora si può
pensare alla trasferta di Anfield e a come affrontare una squadra, quella di
Klopp, capace del meglio come del peggio.
Le
parole dei protagonisti
Incontrando i
giornalisti, Arsène Wenger ha elogiato l’atteggiamento della squadra, il modo
in cui i suoi giocatori hanno reagito allo svantaggio e non ha mancato di
sottolineare le prove di alcuni singoli, soprattutto tra i più giovani.
In principio,
il manager francese ha analizzato la partita e la prestazione dei suoi, a suo
dire molto soddisfacente:
“Quando incontri una squadra di Premier League, sai che dovrai sudare per
vincere. Abbiamo disputato un buon primo tempo e preso il controllo della
partita, lentamente. Siamo andati sotto di un gol e abbiamo cercato le
posizioni giuste, perchè a centrocampo siamo stati brillanti. Fatto questo,
abbiamo cominciato a dominare e giocare nella loro metà campo e abbiamo segnato
dei bei gol e creato tante altre opportunità”
Alla domanda
circa le possibilità che l’Arsenal diventi la prima squadra a sollevare la FA
Cup per tre anni di fila, Arsène Wenger ha risposto così:
“Ne resta solo una da vincere. L’abbiamo vinta già due volte. Dirò che affrontiamo
la competizione con la ferma convizione di fare bene e provare a vincerla. È
una corsa molto lunga.”
Poi è stato il
turno dei singoli, da Alex Oxlade-Chamberlain a Joel Campbell, passando per Alex
Iwobi e Hector Bellerín:
“Alex Oxlade-Chamberlain è cresciuto molto, nel secondo tempo; Joel
Campbell è stato molto bravo; Alex Iwobi è tra quelli che hanno avuto un gran
bel primo tempo, poi è calato nel secondo per via della stanchezza. In linea
generale, hanno giocato bene.”
“Di Alex Iwobi mi è piaciuto il tempismo dei suoi passaggi. È una qualità
fondamentale per chi gioca in mezzo al campo. Pur essendo giovane non ha paura
di giocare e questo non è affatto facile.”
“Hector Bellerín migliora di volta in volta; ho sentito che negli ultimi
minuti era in grado di creare un’occasione da gol ogni volta che si spingeva in
avanti. [...] Non so se è il miglior terzino della Premier League ma certamente
è tra i migliori. Basta guardare alle sue statistiche difensive e offensive. A
soli 20 anni, ha un grande potenziale.”
La chiusura è dedicata
all’impatto delle tante partite giocate – e da giocare – in poche settimane e
alla situazione della rosa:
“Stiamo giocando molto, è vero. Credo che le prossime tappe saranno i
recuperi di Tomas Rosicky, Danny Welbeck, Alexis Sanchez e Jack Wilshere e
forse aggiungere un giocatore alla rosa. In generale non sono preoccupato
perchè non abbiamo altri infortuni, se ne avessimo altrettanti allora la rosa
sarebbe davvero corta.”
Il terzo turno
di FA Cup, quello del debutto per le squadre come la nostra, è sempre tra i più
pericolosi (chiedere a Liverpool e Tottenham, per informazioni), quindi la
qualificazione è già di per sè una bella notizia; le prestazioni incoraggianti
di Joel Campbell, Alex Iwobi, Hector Bellerín e Alex Oxlade-Chamberlain – tutti sotto esame, anche se per ragioni
diverse – rappresentano un altro motivo per essere soddisfatti di come sia
andato il debutto in FA Cup.
Ora avanti con
il Liverpool, squadra incerottata e ancora lontana dall’avere un’identità
eppure capace di rifilare quattro gol al Manchester City, quindi estremamente
pericolosa.
Nessun commento:
Posta un commento
I Vostri Commenti