Le vittoria del Manchester City contro il Crystal Palace
e il pareggio del Leicester City contro l’Aston Villa ci lasciano un solo
risultato a disposizione: la vittoria.
Impresa non semplice, in quel di Stoke-on-Trent: da
sempre, o per la meno dai tempi di Tony Pulis, il Britannia Stadium è stato
avaro di soddisfazioni ma pregno di pessimi ricordi – primo tra tutti la doppia
frattura di tibia e perone che ha rischiato di stroncare la carriera di Aaron
Ramsey.
É esattamente da quel 27 Febbraio 2010 che,
sinistramente, non vinciamo a casa dello Stoke City, da allora sono arrivate
solo sconfitte, intervallate da un paio di pareggi.
Quello di oggi non è lo stesso Stoke City di Tony Pulis,
che ci ha spesso soggiogato usando le maniere forti, però c’è da aspettarsi una
vera e propria battaglia questo pomeriggio: nonostante gli innesti di Afellay e
Shaqiri ed un calcio molto meno fisico e violento, lo Stoke proverà comunque a
far valere la propria reputazione ed intimidire i nostri uomini – resta da
vedere se e come risponderemo.
La
Conferenza Stampa
ü Mohamed Elneny tra i convocati, Alexis Sanchez ancora in
dubbio; Tomas Rosicky giocherà con la U21
ü Lo Stoke è migliorato molto, ora sono creativi e
offensivi
ü I tanti gol incassati nelle ultime due trasferte non sono
legati ad un problema strutturale
ü Se regoliamo qualche dettaglio, torneremo presto molto
solidi in difesa
L’Avversario
Come detto, quello di oggi non è più lo Stoke City Rugby
Club dei tempi di Pulis: pur non essendo un manager dalla grande vocazione
offensiva, Hughes è riuscito a trarre il meglio da giocatori fino a qui intermittenti
come Bojan e Arnautovic, oltre ad aver aggiunto all’equazione le qualità di
Afellay e soprattutto Shaqiri.
In questo modo, lo Stoke City ha trovato una dimensione
più offensiva, pur mantenendo la grinta e le maniere forti di Walters,
Shawcross, Adam e Whelan e la fisicità tipica degli anni passati; le vittorie a
domicilio contro Manchester United e Chelsea hanno confermato che lo Stoke City
è squadra molto matura, oltre che solida, quindi il test sarà di quelli molto
duri.
Per quanto riguarda la formazione di oggi, è possibile
che Hughes opti per una formazione più guardinga, con Whelan e Cameron davanti
alla difesa, Afellay in posizione di trequartista e Bojan come attaccante mobile
– a differenza di quanto visto contro il Norwich City, quando Afellay ha
giocato da regista e Bojan era supportato in attacco da Joselu.
La difesa resterà invariata, con l’ottimo Butland che
sarà protetto dal redivivo Johnson a destra, da Shawcross e Wollscheid al
centro della difesa e da Pieters sulla corsia sinistra.
La
Formazione di Arsène Wenger
Tanti punti interrogativi in casa Arsenal, soprattutto a
centrocampo: Arsène Wenger è rimasto possibilista ma cauto sul conto del nuovo
arrivato Mohamed Elneny e sul recuperato Alexis Sanchez; il primo potrebbe
essere lanciato nella mischia, nonostante gli appena due allenamenti con i
compagni, mentre per il secondo il manager ha parlato del 60% di possibilità
che faccia parte del gruppo.
In base alla soluzione di questi due dubbi, la formazione
potrebbe cambiare radicalmente: se in porta di sarà ovviamente Petr Čech,
coadiuvato nella missione di proteggere la propria porta da Hector Bellerín,
Per Mertesacker, Laurent Koscielny e Nacho Monreal; nonostante i tanti spazi
lasciati agli avversari, in zona mediana, Aaron Ramsey e Mathieu Flamini
saranno probabilmente confermati in mezzo al campo, con l’egiziano Mohamed
Elneny inizialmente in panchina, mentre Joel Campbell e Mesut Özil agiranno
rispettivamente sulla fascia destra e sulla trequarti, in supporto ad Olivier
Giroud.
Resta da vedere chi giocherà sull’ala sinistra, posizione
per la quale si giocano un posto Theo Walcott e Alexis Sanchez: se il recupero
del cileno sarà giudicato completo, sarà lui a partire titolare – altrimenti l’inglese
dovrebbe avere un’altra opportunità per lasciare il segno sulla partita, dopo
due prestazioni opache.
Alex Oxlade-Chamberlain e Calum Chambers sono gli
outsider, anche se entrambi hanno pochissime possibilità di partire titolari.
Questi gli undici che Arsène Wenger dovrebbe mandare in
campo questo pomeriggio alle 17:15 (ora italiana):
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