
L’illusione di
aver giocato settanta minuti alla pari – perchè d’illusione si tratta, visto
che loro hanno monopolizzato il pallone e ci hanno impedito di creare un gioco
degno di tale nome – è l’unico conforto dopo una serata che ci ha visti
difendere con orgoglio e soccombere alle solite distrazioni fatali, in pieno
stile Arsenal in Champions League.
Il risultato è
una vera mazzata perchè la partita era stata preparata benissimo, però il piano
non è stato attuato in maniera adeguata: se per oltre un’ora la squadra è stata
disciplinata, concentrata e volenterosa, ha finito col cedere alla voglia di
vincere la partita e schiacciare il Barcellona nella propria metà campo; è
bastato un contropiede di Suarez, Neymar e Messi per mandare all’aria tutti i piani e spostare
gli equilibri della gara.
Il tragicomico
intervento in area del neoentrato Mathieu Flamini ha chiuso il discorso
qualificazione e reso ancora più amara la serata, aumentando a dismisura i
rimpianti per le occasioni fallite da Alex Oxlade-Chamberlain e la grande
parata di ter Stegen sul colpo di testa di Olivier Giroud.
Alla vigilia
della grande sfida, Arsène Wenger aveva insistito sull’importanza di
capitalizzare ogni occasione a disposizione: missione fallita e il Barcellona
ha presentato un conto salatissimo.
Arrivederci
Champions League, ci vediamo l’anno prossimo.
Le
parole dei protagonisti
Il manager
alsaziano non ci è andato con i guanti nel commentare la sconfitta di ieri,
utilizzando termini molto chiari e poco lusingheri nei confronti della squadra.
Consiglio di leggere l’intervista tutta d’un fiato, per capire a fondo la
delusione di Arsène Wenger:
“Certo che sono deluso perchè abbiamo dato tanto in questa partita. Abbiamo
perso nel momento in cui sembravamo poter vincere, e inoltre abbiamo perso in
un modo che non avremmo dovuto offrire loro. È deludente concedere loro certi
gol, specialmente il primo. Siamo stati estremamente colpevoli e non abbiamo
scuse per quel gol.”
“Siamo stati molto disciplinati a livello difensivo ma sapevamo che se
avessimo dovuto tenere lo 0-0, avremmo tenuto lo 0-0. Sono migliori di noi, lo
sanno tutti, ma penso che avremmo potuto vincere se avessimo mantenuto la
stessa disciplina per tutta la partita. Ancora una volta, come contro il
Monaco, è successa la stessa cosa. Ci siamo fatti sorprendere esattamente nello
stesso modo. Per un momento abbiamo creduto di poter vincere la partita e
abbiamo perso la nostra cautela nel difendere. Sapevamo che sarebbe stato
vitale non concedere loro il contropiede, la loro arma più pericolosa”
“Il Barcellona eccelle in ogni aspetto del gioco. Non appena sei in una
brutta posizione, uno o due dei loro giocatori possono punirti. Abbiamo avuto
due o tre occasioni per fermarli in occasione del primo gol ma non lo abbiamo
fatto, perchè non abbiamo avuto la giusta reazione alle situazioni che si sono
presentate ai nostri giocatori.”
“Quando I tuoi giocatori mettono così tanta energia come stasera, è
difficile accettare la sconfitta perchè vuoi che i tuoi giocatori vengano
premiati. Siamo stati frettolosi nella costruzione della manovra, abbiamo perso
palloni che di solito non perdiamo, e non perchè il Barcellona ci abbia messo
sotto pressione ma perchè non siamo stati abbastanza precisi nei nostri
passaggi.”
“Abbiamo avuto un’occasione incredibile nel primo tempo. Il modo in cui
abbiamo finalizzato le nostre occasioni oggi è stato problematico perchè mi è
parso che ci mancase qualcosa negli ultimi trenta metri.”
Pillola di
orgoglio e ottimismo per chiudere, non saprei dire quanto veritiera o di
facciata:
“Il Barcellona è qualificato al 95% però vogliamo andare là e provarci. Noi
siamo l’Arsenal Football Club e non andremo là per non provarci nemmeno.”
Circolare,
gente, non c’è niente da vedere.
Abbiamo
affrontato la squadra campione d’Europa e del Mondo in carica e lo abbiamo
fatto nel modo giusto per oltre un’ora, consapevoli di dover difendere e
mantenere la porta inviolata – anche a prezzo di non segnare.
Fino a quel
fatidico minuto 71, il carattere e la concentrazione messi in mostra dai
giocatori sono stati esemplari – poi abbiamo creduto di poter far nostra la
partita e abbiamo concesso un contropiede ad una squadra che dispone di
Iniesta, Suarez, Neymar e Messi.
Non contenti,
abbiamo pure regalato loro un rigore.
Io lo chiamo
masochismo – o se volete reazione da sindrome di Stendhal, per essere meno
duri.
Avanti con la
Premier League e la FA Cup, sempre che la Football Association decida una data
per il replay contro l’Hull City...
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