
Non doveva
finire così, la sfida con l’Hull City doveva essere vinta entro i novanta
minuti ed il capitolo chiuso in fretta; nonostante un avversario che ha
schierato pochi titolari abituali e nonostante l’atteggiamento ultra-passivo degli
uomini di Bruce, invece, ci ritroviamo a dover giocare una partita
supplementare della quale proprio non si sentiva il bisogno.
Delle ventidue
conclusioni a rete contate a nostro favore – e una volta mi piacerebbe capire
come sono contabilizzate, perchè non ricordo tale dominio – solo due sono state
davvero pericolose, una firmata Joel
Campbell su punizione e l’altra da Danny Welbeck, con la complicità di Bruce junior.
Pochissime per
recriminare seriamente su un risultato che è ben più grave di quanto sembri.
Se al posto
dell’impreciso Aluko ci fosse stato Hernandez, inoltre, saremmo qui a parlare
di un’eliminazione cocente anziché di un replay,
perchè la migliore occasione della partita è capitata agli ospiti e ancora non
capisco come il pallone sia finito
docilmente tra le mani di David Ospina.
Tra i tanti
modi per preparare al meglio la sfida di domani sera con il Barcellona, un
pareggio interno contro una squadra di Championship non è il più indicato.
Le
parole dei protagonisti
Arsène Wenger
ha commentato il risultato della partita di sabato, nascondendo a fatica la
delusione; il manager ha mandato un chiaro messaggio ai suoi, parlando apertamente
di egoismo e scarsa concentrazione:
“In certe occasioni siamo stati troppo egoisti, abbiamo peccato di pazienza
e freddezza davanti alla porta. Ciò dimostra che in ogni partita, tutti e
diciotto i membri della squadra devono essere concentrati, altrimenti non si va
da nessuna parte.”
L’alsaziano ha
poi sottolineato la propria frustrazione di fronte a questo risultato,
sottolineando una grossa differenza rispetto alla partita contro il Leicester:
“È stato frustrante perchè abbiamo avuto un ampio dominio del possesso
palla, abbiamo concluso a rete tante volte ma non siamo riusciti a chiudere la
pratica perchè loro hanno difeso molto bene e noi abbiamo mancato di qualità in
occasione dell’ultimo passaggio”
“Credo che la nostra concentrazione non fosse al livello della settimana
scorsa (contro il Leicester) e ciò lo abbiamo pagato caro.”
Infine, Arsène
Wenger ha cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno in termini di qualificazione:
“Sono frustrato di non aver vinto la partita perchè avremmo potuto
qualificarci, speriamo ancora di riuscirci a Hull. Tra un replay ed un’eliminazione,
sono contento di giocare il replay.”
Come detto, un
pareggio a reti inviolate contro un avversario indiscutibilmente inferiore, per
di più tra le mura amiche, non è il modo ideale per darsi la carica ed
affrontare la migliore squadra d’Europa.
Se è vero che
nel calcio non si possa mai dire, è naturale pensare che arrivare alla grande
sfida sulle ali di una vittoria sarebbe stato molto benefico per l’Arsenal –
cosa che purtroppo ci siamo colpevolmente impediti di fare.
Chiuso il
capitolo FA Cup, appuntamento a domani per l’anteprima della partita contro il
Barcellona.
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