
Il mercato è
chiuso; finalmente, aggiunge il sottoscritto.
Per i prossimi
cinque mesi, l’unica cosa interessante sarà vedere quanti punti riusciremo a
mettere insieme e quanti ne registreranno i nostri rivali diretti – ovvero Leicester,
Manchester City e Tottenham (si, ci sono anche loro quest’anno...)
Tra il
Manchester City che, a metà stagione, annuncia l’addio di Pellegrini e l’arrivo
di Guardiola, il Manchester United che non sa se tenere van Gaal o prendere
Mourinho, Watford e Stoke che spendono più del Parma di Tanzi e della Lazio di
Cragnotti e il Newcastle che compra qualsiasi giocatore disponibile, sono
contento di dover pensare unicamente a quale formazione Arsène Wenger potrebbe
(o dovrebbe?) schierare contro il Southampton.
Come previsto,
Arsène Wenger non ha aggiunto nessuna faccia nuova dopo l’arrivo di Mohamed Elneny e l’unico movimento degno di nota è stato il passaggio di Mathieu Débuchy al Bordeaux, in prestito: da tempo visibilmente scontento
dello scarso utilizzo, il terzino francese è sembrato più preoccupato di
perdere il posto all’Europeo 2016 che motivato a scalzare Hector Bellerín – quindi
la sua cessione è un bene per tutti.
Calum Chambers opererà sia da riserva
del terzino spagnolo e da quarto centrale difensivo, il che dovrebbe
permettergli di giocare un po’ più spesso.
I recuperi di Francis Coquelin e Danny Welbeck rimpolpano una squadra
effettivamente corta, mentre quelli sempre più vicini di Santi Cazorla e Jack Wilshere la completeranno; peccato aver perso – forse definitivamente,
salvo rinnovo di contratto inatteso – Tomas
Rosicky, la cui carriera con l’Arsenal
potrebbe essere finita dopo appena tre minuti dal rientro: il ceco si è di
nuovo infortunato e Arsène Wenger lo ha descritto come un uomo “devastato” da
questo nuovo contrattempo fisico.
Se l’infortunio
sarà grave come si teme in queste ore, la stagione di Tomas Rosicky sarà
finita e con essa anche la sua carriera a Londra.
Che tristezza.
Già a partire
da questo mese, che ci vedrà affrontare Leicester, Barcellona e Manchester
United, sapremo di più sulle reali possibilità di questa squadra e sulla stoffa
– mentale come tecnica ed atletica – dei giocatori cui Arsène Wenger ha
concesso fiducia totale, centellinando gli interventi sul mercato: se Danny
Welbeck sarà l’attaccante in più che avremmo potuto ingaggiare; se Jack
Wilshere potrà finalmente contribuire alla causa e offrire quella fantasia che
a volte manca; se Santi Cazorla tornerà fresco ed ispirato dopo l’infortunio e
se Mohamed Elneny s’integrerà ancora meglio dopo il buon debutto, allora
potremo andare lontano.
Mi rendo conto
che i se sono davvero tanti.
Staremo a
vedere.
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