
Da una parte
una difesa composta da Gulliermo Varela, Michael Carrick, Daley Blind e Marcos
Rojo (poi sostituito da Fosu-Mensah; dall’altra un attacco composto da Theo
Walcott, Alexis Sanchez e Danny Welbeck – supportati da Mesut Özil e Aaron
Ramsey.
E siamo
riusciti a perdere!
Quando è
toccato a noi affrontare il Manchester United con una squadra piena zeppa di
riserve e debuttanti, i Red Devils di
sir Alex Ferguson ci hanno umiliato con un 8-2 che è diventato una delle pagine
più brutte della storia del Club; ora che le parti si sono invertite, ora che
il Manchester United è costretto a schierare giocatori come Rashford, Varela,
Fosu-Mensah e inventarsi una difesa da cima a fondo, noi siamo incapaci di far
valere la nostra superiorità – o presunta tale, a questo punto.
Questa
sconfitta brucia più della batosta di qualche anno fa perchè in questo caso non
ci sono scusanti.
Le
parole dei protagonisti
Mi astengo dal
riportare le dichiarazioni di Arsène Wenger o dei giocatori, innanzitutto per
evitare di dover scrivere per l’ennesima volta il “adesso bisogna reagire” del
manager e soprattutto perchè una singola frase dello stesso Arsène Wenger ha
reso del tutto inutile qualsiasi altra parola.
Interrogato sulle
ragioni dell’ennesimo risultato negativo ad Old Trafford, nonostante un
Manchester United più che incerottato, il manager ha risposto così:
“Non esageriamo. Loro avevano un centrocampo molto esperto e hanno speso un
sacco di soldi.”
Tralasciando
il fatto che spendere soldi non è un peccato capitale, a patto di averli in
banca, il centrocampo di grande esperienza schierato da van Gaal e che avrebbe
rotto gli equilibri era composto da Morgan Schneiderlin e Ander
Herrera...MORGAN SCHNEIDERLIN e ANDER HERRERA!
Avessi detto
Redondo, Pirlo, Xavi, Guardiola, Dunga, Vieira, Xab Alonso...ma Morgan
Schneiderlin e Ander Herrera?
Mettiamo anche
siano i due migliori centrocampisti al mondo, possono da soli arginare una squadra
avversaria che schiera Aaron Ramsey, Mesut Özil, Theo Walcott, Alexis Sanchez e
Danny Welbeck?
Possono
giocatori come Varela, Depay, Lingard e Rashford fare il bello e il cattivo
tempo contro una pretendente al titolo?
In certe
situazioni è meglio chiudere la bocca e tirare dritto verso il pullman,
rientrare a casa e reagire sul campo – altro che sala stampa.
La cosa buffa
è che il campionato sarebbe tutt’altro che chiuso, perchè cinque punti non sono
un abisso quando ne restano in ballo 33 – però questa squadra gioca talmente
male che ci ritroviamo a dover lanciare palloni lunghi in area e sperare che
accada qualcosa. Ci stiamo trasformando nello Stoke City, mentre Tottenham e
Leicester non sbagliano un colpo.
Mercoledì
arriva lo Swansea di Guidolin, occhio allo sgambetto perchè altrimenti tocca
soffrire per arrivare in Champions League...
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