Esiste una
nuova tradizione in casa Gunners, cui è scampato fino a qui solo il giovane Rob
Holding: diventare ufficialmente un giocatore dell’Arsenal all’insaputa del Club.
Fortuna che
Lucas Pérez, ormai ex attaccante del Deportivo La Coruña, abbia rimandato a
dopo l’annuncio ufficiale del trasferimento la conferenza stampa inizialmente
convocata lunedí 30 Agosto, durante la quale ringrazierà il Club galiziano, i
tifosi e tutti coloro che hanno contribuito al suo successo personale e al
conseguente grande trasferimento all’Arsenal; tripletta poco lusinghiera
evitata di giustezza per l’Arsenal…
Al di là dei
metodi più o meno ortodossi, ciò che conta è che Arsène Wenger ha rinforzato la
squadra con l’innesto di un centrale difensivo di spessore ed esperienza –
nonostante i 24 anni – e con un attaccante tutto da scoprire; se Skhodran Mustafi è un giocatore con pochi segreti, Lucas Pérez è poco
conosciuto al di fuori della Spagna e sarà interessante vedere in che modo può
migliorare la squadra.
Ecco in breve
il profilo di entrambi i nuovi arrivati.
Shkodran
MUSTAFI
Tedesco di
origini albanesi, 24 anni, 184 centimetri per 82 kilogrammi, il roccioso e
polivalente difensore arriva dal Valencia per una somma molto importante – che
oscilla tra i 30 e i 40 milioni di euro – e tante aspettative.
Lontanissimo
dal tipo di difensore che è chiamato a sostituire (Per Mertesacker, fuori
fino all’anno nuovo), Skhodran Mustafi può giocare sia come centrale
che come terzino, predilige un approccio molto aggressivo, del tutto simile a
quello di Laurent Koscielny.
Imponente in
elevazione e sempre pronto a giocare d’anticipo, sarà interessante vedere come
s’integrerà con una linea difensiva abituata ad avere sempre un centrale in
copertura; a meno di stravolgimenti tattici da parte di Arsène Wenger, Skhodran Mustafi e Laurent Koscielny dovranno essere bravi nel
coordinare i propri movimenti ed evitare di farsi entrambi troppo avanzati – un
errore commesso regolarmente da Gabriel,
ad esempio – e lasciare praterie davanti al povero Petr Čech.
Sarebbe
estremamente soddisfacente vedere l’Arsenal difendere in maniera diversa,
tuttavia, perché con due terzini veloci come Hector Bellerín e Nacho Monreal e un mediano come Granit
Xhaka davanti ai due centrali,
l’ipotesi di un pressing molto più aggressivo e di una linea difensiva più alta
non è affatto una chimera.
Staremo a
vedere cosa succederà, per ora c’è di mezzo la sosta per gli impegni delle
Nazionali quindi ogni discorso è rinviato.
Lucas
PÉREZ
Lucas Pérez
Martinez di nome completo, spagnolo, 28 anni il 10 Settembre prossimo,
attaccante molto versatile che ha girato mezza Europa prima di tornare
finalmente a casa, in Galizia, e trovare la consacrazione come centravanti.
Partito
dall’Alavés, transitato per l’Atletico Madrid C e B, il Rayo Vallecano B e
finito prima in Ucraina –al Karpaty Lviv e alla Dinamo Kiev – e successivamente
al PAOK Salonicco, lo spagnolo ha dovuto aspettare quattro anni dal suo debutto
ufficiale da professionista prima di poter coronare il sogno di vestire la
maglia del Deportivo La Coruña e calcare il prato del Riazor.
Spesso utilizzato
da seconda punta, il mancino galiziano sembrava destinato ad una carriera
dignitosa ma anonima, interamente dedicata al proprio Club del cuore nonostante
i problemi sportivi e finanziari del Dépor;
la svolta, oserei dire inattesa, è arrivata la stagione scorsa, quando è stato
spostato nel ruolo di attaccante centrale: da centravanti Lucas Pérez ha
segnato 17 gol ed elargito 8 assist in 36 presenze, eguagliando il record di
marcature consecutive (7) detenuto dal leggendario attaccante brasiliano
Bebeto.
Cosa possiamo
aspettarci dallo spagnolo? Accostato dalla stampa britannica e dallo stesso
Arsène Wenger nientemeno che a Jamie Vardy – l’uomo del gran rifiuto estivo –
Lucas Pérez è completamente diverso da Olivier Giroud e può quindi sia giocare
col francese che al posto del centravanti transalpino, offrendo velocità, un
grande lavoro di pressing e delle ottime doti di finalizzatore.
Restano
tuttavia tanti punti interrogativi, perché in fin dei conti l’acquisto di un
ventottenne con pochissima esperienza internazionale è una scommessa – il tempo
ci dirà se vinta o persa.
Nell’attesa
che torni finalmente il campionato e nella speranza che tutti i nostri
giocatori tornino integri dai loro impegni internazionali, i pensieri vanno già
alla sfida interna con il Southampton e il debutto stagionale in Champions
League, a Parigi contro il PSG orfano di Zlatan Ibrahimović.
Nessun commento:
Posta un commento
I Vostri Commenti