
Petr ČECH
– 6
Protetto poco
e male, vive quindici minuti di passione con Coutinho, Firmino, Lallana e Mané
che sbucano da tutte le parti. Incolpevole su tre dei quattro gol incassati,
avrebbe dovuto fare meglio in occasione del raddoppio del Liverpool. Si
riscatta con una respinta felina che ritarda il collasso. Indifeso.
Hector
BELLERÍN – 5,5
Volenteroso in
attacco, anche se non crea nulla di pericoloso; in difesa non soffre troppo,
però è da quelle parti che Coutinho fa’ la differenza e quindi avrebbe potuto
aiutare meglio l’esordiente Rob Holding. Impalpabile.
Rob
HOLDING – 5
Lanciato nella
mischia da Arsène Wenger, ha un inizio promettente. Soffre col passare dei
minuti, concede ingenuamente il calcio di punizione che vale il pareggio e poi
perde Coutinho in occasione del terzo gol. Impreparato.
Calum
CHAMBERS – 5
Si piace
tantissimo, quindi lascia da parte la ruvidezza indispensabile ad uno stopper
degno di questo nome. Sempre attendista, sempre alla ricerca dell’intervento
pulito ed elegante, finisce col lasciare tempo e spazio a chiunque lo punti. Il
gol non salva un pomeriggio da dimenticare. Narcisista.
Nacho
MONREAL – 6
Alex Iwobi lo
abbandona al proprio destino, così come farà Alex Oxlade-Chamberlain quando
subentrerà al nigeriano. Mané lo fa ammattire e Clyne non disdegna un buon
inserimento dalle sue parti, quindi lo spagnolo è costretto a subire . Non
perde la testa, è uno dei meno peggio. Assediato.
Mohamed ELNENY – 6,5 *MOTM
Lucido, preciso,
dinamico. L’egiziano domina a centrocampo durante il primo tempo, lasciando a
Francis Coquelin e Aaron Ramsey il compito d’incursori. Pattuglia la propria
zona con grande disciplina, offrendo sempre una soluzione ai compagni in
difficoltà. Sagace.
Francis
COQUELIN – 5,5
Ottimo il
tackle che lancia l’azione del gol, si danna l’anima come sempre ma – come sempre
– si ritrova fuori ritmo e fuori posizione. Un lottatore che ha bisogno di una
guida al proprio fianco, purtroppo Aaron Ramsey non è quel tipo di compagno di
reparto. Indisciplinato.
Aaron
RAMSEY – 5
L’infortunio è
l’apoteosi, il tassello finale di un pomeriggio pessimo. Inizia benino,
proponendosi per i compagni e inserendosi bene, poi finisce la benzina e non
riesce più né a difendere, né ad attaccare.
Scarico.
Alex
IWOBI – 5,5
La volontà non
manca, però il prodotto finale è davvero insufficiente. A parte l’assist per il
gol di Theo Walcott, i suoi passaggi sono sballati e imprecisi. Esce per
infortunio. Improduttivo.
Theo
WALCOTT – 6
Sbaglia
malamente il rigore, che pure si era procurato con un bell’anticipo su Alberto
Moreno, e due minuti più tardi trova il gol che sblocca la partita. Sparisce
col passare dei minuti, come tutta la linea offensiva dell’Arsenal. Enigmatico.
Alexis
SÁNCHEZ – 4
Non è un
centravanti, inutile continuare ad illudersi. Non è un uomo da area di rigori,
ha bisogno del pallone e di tanto spazio per fare male. Non lascia il minimo
segno sulla partita, una sola conclusione a rete in novanta minuti. Invisibile.
Alex
OXLADE-CHAMBERLAIN – 5,5
S’inventa un
gran gol, complice un Mignolet distratto, e poi si defila dalla partita.
Anziché volare sulle ali dell’entusiasmo, si spegne e osserva i compagni
giocare. Scostante.
Santi
CAZORLA – 6
Entra al posto
dell’infortunato Aaron Ramsey, prende in mano il centrocampo e confeziona l’assist
per il gol di Calum Chambers, pennellando una bella punizione a centro area.
Suo anche il tocco che dà il là all’azione del due a quattro, anche se
chiamarlo assist è troppo. Ispirato.
Granit
XHAKA – 5,5
Entra,
commette quattro falli e si prende il primo giallo stagionale. Si vede che la
sconfitta non è facile da digerire per uno come lui, lotta come se si trattasse
di una finalissima. Attitudine promettente, occhio ai cartellini però. Nervoso.
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