Superpotenza in Super League – dieci titoli nazionali
nelle ultime tredici edizioni e un ottavo campionato consecutivo già ipotecato
grazie ai tredici punti di vantaggio dopo nove turni – il Basilea ha la brutta
abitudine di tirar fuori grandi prestazioni contro gli avversari di rango,
salvo poi perdersi contro squadre virtualmente più abbordabili come il
Ludogorets, di fronte al quale gli uomini di Urs Fischer non sono andati oltre
il pareggio interno.
I risultati di prestigio contro Chelsea, Liverpool e
soprattutto Manchester United sono ancora nelle memorie dei tifosi locali, però
è difficile non considerare quelle nottate poco più di momenti di perfezione
effimera, visto che il Basilea non si è mai spinto oltre gli ottavi di Champions
League e ha spesso arrestato i propri sforzi una volta raggiunto l’obbiettivo
della qualificazione alla fase ad eliminazione diretta.
L’Arsenal arriva alla sfida forte del sontuoso tre a zero
rifilato al Chelsea e della serie di cinque vittorie consecutive (sette
risultati utili, contando i pareggi contro Leicester City e PSG) ottenute
contro Watford, Southampton, Hull City e Nottingham Forest, prima dell’apoteosi
dello scorso weekend.
Nonostante un turnover che si annuncia piuttosto intenso
e l’ottima organizzazione dell’avversario, i Gunners hanno le qualità
necessarie per portare a casa i tre punti e dare seguito al pareggio ottenuto a
casa del Paris Saint-Germain.
La
Conferenza Stampa
§
Coquelin fuori
per tre settimane, gli esami hanno dato esito positivo
§ Dimostriamo di
aver imparato dalla sconfitta contro l’Olympiacos
§
Il Basilea ha
grande esperienza in Champions League
§
Giroud
squalificato ma in dubbio anche per la sfida contro il Burnley
L’Avversario
Come anticipato, il Basilea ha una pessima reputazione in
Inghilterra: una vittoria a Stamford Bridge contro il Chelsea, un pareggio a
Old Trafford contro il Manchester United e lo stesso risultato ad Anfield,
contro il Liverpool: dal 2011 ad oggi, i pluricampioni di Svizzera in carica
hanno disputato otto incontri in terra inglese e ne hanno persi solo due,
contro il Chelsea in semifinale di Europa League – bloccando la strada tra le
altre anche al Tottenham, fermato sul 3-3.
Molto ben organizzati e disciplinati, gli uomini di Urs
Fischer praticano un 4-2-3-1 piuttosto tradizionale, lasciando all’italo-argentino
Matías Delgado il compito di accendere la luce sulla trequarti – a patto che il
capitano dei basilesi recuperi da alcuni fastidi muscolari che lo hanno
afflitto recentemente; sulle fasce si giocano un posto Steffen, Bjarnsson e
Elyounoussi, con questi ultimi favoriti per via della maggiore esperienza
internazionale: il primo compito sarà ovviamente quello di proteggere i propri
terzini, però entrambi saranno chiamati a lanciarsi in avanti per evitare che
Doumbia – o il più versatile Janko – si ritrovino troppo isolati in avanti.
Difendere, chiudere gli spazi e ripartire – la ricetta
del Basilea è la più semplice del mondo ma allo stesso tempo la più rischiosa
perchè incassare un gol a freddo significherebbe mandare all’aria tutti i piani
e correre rischi inauditi contro Alexis Sánchez e compagnia.
Da tenere d’occhio il centrale difensivo Suchy e Taulant
Xhaka, fratello maggiore del nostro Granit, che sono i due organizzatori e
trascinatori della squadra – il loro apporto sarà fondamentale per tenere unita
una squadra che avrà bisogno dello sforzo di ogni singolo per portare a casa un
risultato positivo.
La
Formazione di Arsène Wenger
Sarà turnover in casa Arsenal: Lucas Pérez, Alex
Oxlade-Chamberlain, Granit Xhaka, Mohamed Elneny, David Ospina e Kieran Gibbs sono
in corsa per una maglia da titolare. Chi resterà fuori?
Sicuramente Petr Čech e – per ovvie ragioni – pure Francis
Coquelin, mentre a centrocampo potrebbe godere di un turno di riposo anche
Santi Cazorla, come successo contro il Nottingham Forest; probabile che Alex
Iwobi trovi posto in panchina per far spazio al nuovo acquisto Lucas Pérez,
mentre Mesut Özil, Alexis Sánchez e Theo Walcott dovrebbero essere tra i superstiti
della vittoria contro il Chelsea.
Appurato che Arsène Wenger non ama stravolgere la
fisionomia della squadra e visto il calibro dell’avversario – palesemente di
un altro livello rispetto agli ultimi avversari di Capital One Cup – credo che
la formazione di partenza non si allontanerà troppo da quella vista al City
Ground di Nottingham, rinforzata però da una linea difensiva più esperta e
rodata.
Sarebbero quindi quattro i cambi rispetto alla partita di
sabato scorso contro il Chelsea, con Granit Xhaka, Mohamed Elneny, Lucas Pérez
e David Ospina al posto di Santi Cazorla, Francis Coquelin, Alex Iwobi e Petr Čech, tutti in panchina – salvo colpi di scena, come sempre da mettere in conto quando in panchina hai Arsène Wenger.
Questi i probabili undici che vedremo in campo questa
sera alle 20:45 (ora italiana):
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