La bella vittoria ottenuta contro il
Watford sembra lontanissima, complici gli ultimi giorni di mercato e la sosta
per le qualificazioni al Mondiale 2018, ma per i Gunners è fondamentale
ripartire dai primi quarantacinque minuti di Vicarage Road, fatti di velocità,
gol, organizzazione e trame offensive di prima classe.
Nonostante una seconda frazione
decisamente meno entusiasmante, gli uomini di Arsène Wenger hanno dominato
l’avversario e mostrato segni molto incoraggianti per il seguito della stagione,
soprattutto a centrocampo dove Santi
Cazorla e Granit Xhaka hanno
dettato legge tanto in fase d’impostazione quanto in difesa.
Con il Southampton ancora a secco di
vittorie e lontano dalle prestazioni dell’anno scorso, sarebbe imperdonabile
non farne un sol boccone e fare il pieno di fiducia in vista dell’esordio in
Champions League, a Parigi contro il PSG di Emery.
La
Conferenza Stampa
§ Ramsey out, Iwobi disponibile. Possibile turno di riposo
per Sánchez
§ Mustafi e Lucas Pérez in corsa per un posto da titolare
§ Questo Arsenal è una squadra di uomini, non più ragazzini
§ Sánchez ha le qualità per giocare ai livelli di Messi e
Cristiano Ronaldo
L’Avversario
Come anticipato, il Southampton non
naviga in buone acque in questo momento: le partenze di Koeman, Wanyama e Mané
pesano tanto negli equilibri della squadra, il nuovo manager Claude Puel (un
pupillo di Arsène Wenger) deve ancora dare un’identità precisa alla squadra e i
nuovi acquisti Højberg, Pied, Redmond e Austin sono ancora in fase di adattamento.
L’ultimissimo arrivo, l’estroso fantasista
Boufal prelevato dal Lille, è pronto al debutto e potrebbe portare quella
vivacità che è mancata nelle prime tre partite di campionato, terminate con due
pareggi deludenti contro Sunderland e Watford e la sconfitta contro il
Manchester United.
I Saints
dovrebbero schierarsi in campo con un 4-4-2 a rombo, resta da vedere quali
saranno gli uomini scelti da Puel per ispirare la manovra offensiva: Tadic è
stato deludente nella posizione di trequartista ma resta l’uomo più pericoloso
in casa Southampton, Redmond in versione attaccante ha convinto e Long è capace
di accelerazioni improvvise e letali – oltre a produrre un volume di lavoro
difensivo impareggiabile; se all’equazione aggiungiamo Boufal, acquistato
proprio per occupare la posizione di trequartista, Puel si trova con quattro
uomini per tre maglie e dovrà fare una scelta pesante.
Possibile che il Southampton si
preoccuperà innanzitutto di chiudere gli spazi sulla trequarti, anche a costo
di lasciare varchi sulle fasce alle sovrapposizioni di Hector Bellerín e Nacho Monreal, per poi rallentare il ritmo e far circolare il pallone a
centrocampo, dove Højberg e Romeu assicurano un possesso palla affidabile.
Con ogni probabilità, addormentare la
partita sarà la priorità di José Fonte e compagni, al fine di costringere i
padroni di casa a prendere qualche rischio in più per sbloccare la contesa e
punire il minimo errore con una verticalizzazione improvvisa verso i due
attaccanti.
Se i Gunners vorranno fare male alla
squadra ospite, sarà importante allargare la manovra al massimo per obbligare i
centrocampisti centrali del Southampton a liberare la zona nevralgica del campo,
pena ritrovarsi imbottigliati nel traffico davanti alla difesa; non avendo
infatti esterni di ruolo in mediana, il Southampton rischia di farsi travolgere
dalle avanzate di Theo Walcott e Hector Bellerín a destra
o Alexis Sánchez e Nacho Monreal a sinistra – a meno di non
chiedere gli straordinari ai propri centrocampisti centrali, con il rischio di
liberare spazi fondamentali per Santi
Cazorla e Mesut Özil sulla
trequarti.
La
Formazione di Arsène Wenger
Il rientro tardivo di Alexis Sánchez dal Cile (il giocatore è atterrato a Londra giovedì a notte
fonda, come David Ospina) scombussola lievemente i piani di Arsène Wenger, perché
improvvisamente l’ipotesi di vedere Lucas
Pérez in campo dal primo minuto
prende corpo: se il cileno dovesse davvero restare in panchina, lo spagnolo se
la vedrebbe con Alex Oxlade-Chamberlain per completare il
trio d’attacco accanto a Theo Walcott e Olivier Giroud – e l’inglese
non è proprio in forma smagliante.
A mio parere, Alexis Sánchez sarà
regolarmente titolare in attacco e lo spagnolo partirà quindi dalla panchina,
come sempre infatti sarà impossibile tenere l’ex attaccante di Udinese e
Barcellona lontano dal rettangolo di gioco.
L’unico altro dubbio di formazione
riguarda il centro della difesa, dove il giovane Rob Holding – eccellente
contro Leicester City e Watford – potrebbe perdere il posto da titolare a
favore di Shkodran Mustafi: l’inglese non ha fatto nulla
di male per finire in panchina, tuttavia l’opportunità di offrire minuti di
rodaggio alla coppia formata da Shkodran
Mustafi e Laurent Koscielny, in
vista di impegni più probanti come quello di martedì in Champions League, è
troppo ghiotta per lasciarsela scappare.
Per il resto, la formazione sembra più o
meno completa e non dovrebbero esserci grossi stravolgimenti rispetto a quanto
visto a Vicarage Road: Olivier Giroud dovrebbe essere l’unica novità,
salvo sorprese dell’ultimo minuto.
Questi i probabili undici che vedremo in
campo all’Emirates Stadium sabato alle 16 (ora italiana):
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