Digerito il
pareggio concesso al Crystal Palace il weekend scorso, stasera i Gunners
tornano in campo per affrontare il Blackpool in Carabao Cup.
La coppa di
lega non è mai stata la più affascinante tra le competizioni cui prendiamo parte,
tuttavia Unai Emery sembra prenderla molto più sul serio di quanto non facesse
Arsène Wenger – che era solito schierare una squadra quasi interamente composta
da ragazzini.
Come visto in
occasione della partita casalinga contro il Brentford, vinta tre a uno, è
probabile che il tecnico spagnolo schieri un undici titolare composto da tre o
quattro titolari abituali e un mix di riserve e giovani, più una panchina
composta quasi esclusivamente da giocatori che solitamente giocano dal primo
minuto in campionato.
Saranno quindi
pochi i giovanissimi che avranno la possibilità di guadagnare esperienza –
Emile Smith-Rowe, Eddie Nketiah e forse Julio Pleguezelo – mentre per i più
navigati sarà un’occasione per mantenere un buon ritmo partita e magari dare
una spolverata di autostima con un gol (Lacazette?) o una buona prestazione.
A 26 anni,
Emiliano Martínez sta vivendo una stagione da spettatore non pagante con la
sola speranza di ereditare il ruolo di secondo di Bernd Leno da Petr Čech, il
cui contratto è in scadenza a giugno 2019 e non verrà rinnovato.
Una strategia
molto rischiosa, vedremo se pagherà.
Chiusa la
parentesi Martínez, torniamo alla probabile formazione per stasera e i
possibili ritorni dall’infermeria: Ainsley Maitland-Niles, Stephan Lichtsteiner
e Carl Jenkinson si giocano una maglia a destra, in difesa, mentre a sinistra
sia Sead Kolašinac che Nacho Monreal sono recuperati – anche se quest’ultimo
dovrebbe essere risparmiato in vista della sfida di sabato contro il Liverpool.
Ancora fuori
sia Laurent Koscielny che Dinos Mavropanos, cui si aggiungono Hector Bellerín e
Mohamed Elneny – un altro che perderà una buona occasione per mettersi in luce
agli occhi di Unai Emery.
Ipotizzando,
la difesa potrebbe essere composta da Jenkinson a destra, Holding e Sokratis in
mezzo e Maitland-Niles a sinistra; a centrocampo potrebbero giocare Mattéo
Guendouzi e Aaron Ramsey in mezzo, con Henrikh Mkhitaryan e Emile Smith-Rowe
sulle fasce e il tandem Danny Welbeck-Eddie Nketiah in attacco.
Più che
probabile l’innesto a partita in corso di Mesut Özil, Alexandre Lacazette e
Sead Kolašinac.
Dall’altra
parte, il Blackpool arriva all’Emirates Stadium dopo la sconfitta rimediata a
casa del Fleetwood Town – la prima dopo una serie d’imbattibilità di tredici
partite - e la conseguente discesa al dodicesimo posto della League One, con la
zona playoff che si allontana; data la situazione societaria e i problemi
finanziari di cui il Blackpool soffre da mesi, gli uomini di Terry Phillips
stanno facendo una bella stagione e potrebbero creare qualche grattacapo ai
padroni di casa, se la difesa si confermerà solida quanto lo è stata fino a
qui.
Per l’Arsenal
si tratterà di essere pazienti e trovare l’imbucata giusta contro una
retroguardia molto bassa e compatta, senza esporsi a troppi contropiede.
Sulla carta il
compito è facile, segnare un gol in apertura sarebbe ideale per indirizzare la
partita sui binari migliori.
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