Archiviata giovedì sera la qualificazione ai sedicesimi
di Europa League, l’Arsenal riceve oggi pomeriggio all’Emirates Stadium i Wolves di Nuno Espírito Santo, uno degli
allenatori più sorprendenti di questo inizio di Premier League.
A tenere banco in casa Arsenal è ovviamente l’infortunio
occorso a Danny Welbeck, per il quale si teme la frattura della caviglia destra
e la fine anticipata della stagione; il prodotto del vivaio del Manchester
United rischia di aver già terminato la stagione e potrebbe addirittura aver
già disputato la sua ultima partita con la maglia dei Gunners, dato il contratto in scadenza a giugno dell’anno prossimo.
In casa Wolves
c’è preoccupazione per la serie di tre sconfitte consecutive rimediate dalla
neopromossa, che naviga comunque in acque sicure dall’alto dei nove punti di
vantaggio sul terz’ultimo posto; se la sconfitta interna contro il Tottenham
era preventivabile, quelle con Watford (0-2 al Molineux) e con il Brighton (0-1
in trasferta) suonano molto più sinistre perché rimediate contro due concorrenti
dirette – anche se in entrambe le occasioni i Wolves sono stati puniti al di là dei reali demeriti, soprattutto
contro il Brighton.
La trasferta a casa dell’Arsenal sarà una sorta di uscita
bonus per il Wolverhampton, che non vince contro i Gunners dal 1979 e ha
raccolto tre pareggi e ben sedici sconfitte negli ultimi diciannove incontri
disputati; abitualmente schierati con un ardito 3-4-3, è più probabile che Nuno
Espírito Santo prediliga un 5-4-1 con i velocissimi Adama Traoré e Raúl Jimenez
pronti a sfruttare in contropiede – qualora il centrocampo dell’Arsenal dovesse
ritrovarsi sbilanciato.
Per quanto riguarda la formazione dei Gunners, i dubbi per Unai Emery riguardano
principalmente la difesa: Shkodran Mustafi, Rob Holding e Sokratis sono tutti
abili e arruolati e in competizione per i due posti a disposizione, con il
greco che parte in posizione leggermente sfavorevole rispetto ai due colleghi;
personalmente preferirei una coppia composta da Rob Holding e Sokratis ma
Shkodran Mustafi contro il Liverpool ha sfoderato una delle sue migliori
prestazioni da quando è sbarcato a Londra, quindi la conferma del tedesco sembra
scontata e meritata.
Sugli esterni invece i dubbi li risolve la situazione d’infermeria,
con Nacho Monreal e Stephan Lichtsteiner malconci e l’obbligo quindi per Unai
Emery di schierare Hector Bellerín a destra e Sead Kolašinac a sinistra.
A centrocampo le certezze si chiamano Granit Xhaka, Lucas
Torreira e Mesut Özil, con il più che probabile impiego di Alex Iwobi e
Pierre-Emerick Aubameyang a supporto di Alexandre Lacazette.
Le possibili sorprese potrebbero essere Aaron Ramsey e
Henrikh Mkhitaryan, anche se nessuno dei due ha incantato contro lo Sporting
Lisbona, mentre uno tra i due giovanissimi Emile Smith-Rowe e Eddie Nketiah
troverà spazio in panchina, data l’assenza di Danny Welbeck.
Il ruolino di marcia casalingo dell’Arsenal infonde
fiducia, così come il momento non esaltante che stanno attraversando gli
avversari di giornata, quindi ci sono delle ottime basi affinché i Gunners possano tornare alla vittoria in
campionato, dopo i pareggi registrati contro Crystal Palace e Liverpool – o per
lo meno per estendere la striscia d’imbattibilità che dura ormai da dieci
partite.
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