Può sembrare facile dirlo proprio adesso che siamo reduci da una bella
sberla: i nostri giocatori non sono
all’altezza.
È brutto generalizzare, perché in fin dei conti form is temporary, class is permanent, come diceva Arsène Wenger,
ma la qualità generale dei nostri giocatori è inferiore a quella dei giocatori
delle rivali che ci precedono.
Che scoperta! direte voi ed è difficile darvi torto: il problema non è una
novità.
La sola novità, se volete, è il fatto che adesso in panchina non c’è più
papà Arsène, che coccola i suoi giocatori e non è capace di punirli quando non
ci comportano bene; non c’è più papà Arsène che concede sempre un’occasione di
redenzione ai suoi uomini, anche quando tutto il mondo esterno ha capito che
tizio o caio proprio non è all’altezza di vestire la nostra gloriosa maglia;
non c’è più papà Arsène che se ne frega della difesa e della tattica e mette in
campo otto trequartisti e due punte.