Sokratis squalificato, Shkodran Mustafi e Rob Holding
infortunati, Nacho Monreal e Laurent Koscielny di ritorno dopo i rispettivi
guai fisici - più o meno seri.
In vista della trasferta al St.
Mary’s Stadium, il tema principale in casa Arsenal resta l’emergenza in difesa:
quali saranno le scelte di Unai Emery?
La prima questione è tattica,
perché il tecnico spagnolo dovrà decidere se riproporre la difesa a tre vista
nelle ultime gare oppure tornare alla difesa a quattro, opzione più probabile
vista la penuria di difensori a disposizione.
Oltre all’emergenza in casa
Arsenal, tuttavia, la partita di domenica offre altri spunti interessanti, su
tutti il debutto casalingo del nuovo allenatore dei Saints Ralph Hasenhuttl,
chiamato a sostituire Mark Hughes e risollevare le sorti della squadra,
attualmente penultima.
Il tecnico austriaco si è
costruito un’ottima reputazione alla guida del RB Leipzig, dove ha predicato
un calcio aggressivo basato su un 4-4-2 nel quale i due esterni convergono al
centro, ma rischia di dover rivedere i propri piani al Southampton, dove gli
uomini a disposizione non sembrano del tutto congeniali alle sue idee.
Il Southampton possiede oggi il secondo
peggior attacco del campionato e la terza peggior difesa, quindi Ralph
Hasenhuttl ha tanto lavoro da sbrigare: in attacco mancano la creatività e
l’imprevedibilità di Tadić, passato all’Ajax e non rimpiazzato, mentre in
difesa l’unico elemento che sta rendendo secondo le attese è il terzino Cedric
Soares - con i compagni spesso male organizzati e distratti.
L’esordio dell’allenatore
austriaco è terminato con una sconfitta a casa del Cardiff, figlia di un errore
piuttosto banale di Jannik Vestergaard, quindi la voglia di lasciare il segno
nel primo incontro ravvicinato con i suoi nuovi tifosi sarà tanta.
Tornando all’Arsenal, le scelte
cui è confrontato Unai Emery non riguardano solo la difesa: Mesut Özil è
tornato a disposizione dopo l’infortunio alla schiena e si candida ad un posto
da titolare sulla trequarti, soprattutto se l’allenatore spagnolo dovesse
tornare al 4-2-3-1.
Così fosse, potremmo immaginare
uno schieramento con Bernd Leno tra i pali, Hector Bellerín, Laurent Koscielny,
Nacho Monreal e Sead Kolašinac in difesa; Granit Xhaka e Lucas Torreira in
mediana e infine Henrikh Mkhitaryan, Mesut Özil e Alex Iwobi alle spalle di
Pierre-Emerick Aubameyang - con Alexandre Lacazette in panchina, pronto ad
entrare a partita in corso a seconda del risultato.
In alternativa, Unai Emery
potrebbe optare per una formazione simile a quella vista con l’Huddersfield,
con Mesut Özil al posto di Mattéo Guendouzi e i due esterni a giocare più alti,
con la difesa incerottata ma più protetta.
Scelta azzardata, perché
vorrebbe dire mandare contemporaneamente in campo Stephan Lichtsteiner, Laurent
Koscielny e Nacho Monreal - le ultime risorse rimaste - ma permetterebbe a
Hector Bellerín e soprattutto a Sead Kolašinac di godere di maggiore libertà in
fase offensiva e vedrebbe Alexandre Lacazette, Pierre-Emerick Aubameyang e
Mesut Özil a terrorizzare una difesa, quella del Southampton, che ha già
incassato 30 gol in 16 partite.
Allo stato attuale, questo
Southampton non può fare paura all’Arsenal, tuttavia sottovalutare la voglia da
parte dei giocatori d’impressionare il nuovo allenatore e quella di
quest’ultimo di fare colpo sui nuovi tifosi vorrebbe dire mettersi nei guai da
soli.
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