Si
gioca il 19 gennaio e per noi è già decisiva.
Domani ospitiamo il Chelsea di
Sarri con un solo ed unico obiettivo: vincere.
Se prima dell’inattesa sconfitta
esterna rimediata col West Ham anche un pareggio avrebbe potuto essere
considerato un risultato accettabile, in questo momento l’unico modo per
restare in corsa per la Champions League è vincere.
Il Chelsea è già avanti sei punti e
gode di una differenza reti ben superiore alla nostra, farli scappare a +9
sarebbe imperdonabile e metterebbe fine ad ogni nostra pretesa, in termini di
classifica.
I risultati deludenti accumulatisi recentemente non fanno ben sperare per la partita di domani, in tutta onestà: il pareggio regalato al Brighton, la sconfitta a casa del Southampton penultimo e la scoppola rimediata ad Anfield hanno severamente minato le certezze della squadra, mentre Unai Emery sembra voler continuare la sua assurda battaglia contro Mesut Özil e fuori dal campo è il caos totale.
Sembra
quasi che la squadra ed il manager abbiano completamente perso il filo, una
volta incassata la sconfitta che ha messo fine alla serie d’imbattibilità
durata 22 partite; dalla
sconfitta del St. Mary’s Stadium in poi, complici anche gli infortuni, non
abbiamo più visto la stessa intensità nel nostro gioco e siamo passati
attraverso una serie di prestazioni scialbe, scelte di formazione quantomeno
sorprendenti e, come detto, risultati deludenti.
A
parte un inatteso e benvenuto scatto d’orgoglio a livello collettivo, non vedo
un altro motivo valido per credere alla vittoria contro il Chelsea.
Nonostante il Chelsea non
attraversi un momento di forma particolarmente brillante, come testimoniano la
sconfitta contro il Leicester e il pareggio a reti inviolate del Southampton,
la risicata vittoria ottenuta in casa col Newcastle ha permesso alla truppa di
Sarri di consolidare il quarto posto e avvicinarsi al Tottenham, terzo, lontano
un solo punto.
Solidi in difesa (17 gol subiti,
seconda difesa del campionato) i Blues non
segnano tantissimo (40 gol, peggior attacco tre le prime sei in classifica)
anche e soprattutto a causa della scarsa vena di Morata e Giroud, ai quali il
tecnico italiano preferisce ormai Hazard nonostante il belga non ami il ruolo
di “falso 9” attribuitogli da Sarri.
Il problema sarà risolto una volta
che Higuaín avrà finalizzato il proprio trasferimento a Stamford Bridge ed
allora sarà ancora più difficile restare in corsa per il quarto posto;
l’argentino, che ha già brillato sotto la guida di Sarri, dovrebbe arrivare in
prestito dalla Juventus e prendere il posto di Morata, destinato a tornare in
Spagna.
Fortuna che il termine per
registrare giocatori per la partita dell’Emirates Stadium sia già scaduto!
Non è impossibile che Morata parta
comunque titolare domani, con Hazard spostato sulla sua corsia prediletta e
Willian e Pedro a giocarsi l’ultimo posto in attacco, con lo spagnolo favorito
sul brasiliano; Sarri non si smuoverà dal 4-3-3 d’ordinanza quindi a livello
tattico non dovrebbero esserci grosse sorprese per Unai Emery.
Sembra semplicistico a dirsi, però
soffocare Jorginho a centrocampo vorrà dire mettere in seria difficoltà il
Chelsea - un po’ come fatto dal Tottenham in occasione del 3-1 inflitto ai
rivali il 24 novembre scorso.
Se Unai Emery è ancora il maniaco
del pressing alto che ci è stato presentato ad inizio stagione, allora domani è
l’occasione giusta per dimostrarlo.
Il basco potrebbe finalmente
tornare ad una difesa a quattro, complici i rientri a tempo pieno di Héctor
Bellerín e Nacho Monreal, e ricomporre il tandem Granit Xhaka-Lucas Torreira a
centrocampo che tanto bene aveva funzionato ad inizio stagione; fossi al suo
posto*, opterei poi per una linea di trequartisti composta da Alex Iwobi a
sinistra, Aaron Ramsey al centro e Ainsley Maitland-Niles a destra, per
utilizzare tutta la fisicità e l’aggressività a disposizione e assicurarsi
un’intensità di gioco sufficiente a mettere in difficoltà le prime due linee
del Chelsea, non esattamente tra le più atletiche del campionato.
Ovvio, ciò significherebbe
schierare dall’inizio uno solo tra Pierre-Emerick Aubameyang e Alexandre
Lacazette, tuttavia avere una carta da giocarsi a partita in corso potrebbe
fare una bella differenza.
Tra i due sceglierei Alexandre
Lacazette, molto più abile nel giocare coi compagni attorno all’area di rigore,
e punterei sulla velocità di Pierre-Emerick Aubameyang quando gli avversari
sono stanchi.
La mia formazione sarebbe completata
da Bernd Leno in porta, Sokratis e Laurent Koscielny al centro della difesa e
Héctor Bellerín e Nacho Monreal sulle fasce.
Al netto di quanto possa apportare
in fase offensiva, Sead Kolašinac è un pessimo difensore e preferisco di gran
lunga l’esperienza dello spagnolo, che tra l’altro ha l’ottimo vizio di segnare
gol importanti.
Appuntamento alle 17:30 di domani
per la formazione ufficiale, cui farà seguito la cronaca della partita ed
infine le pagelle.
Sarà un serata di passione,
iperventilazione e tachicardia ma d’altronde siamo Gooners, a certe sensazioni siamo abituati.
Stay
tuned!
* se fossi al posto di Unai Emery,
giocherei col 4-4-2 a rombo e Mesut Özil dietro a PEA e Lacazette, ma questo è
un altro discorso...
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